Ero circondata dalla neve e dal bosco.
La Luna splendeva piena nel cielo scuro e illuminava le piante intorno a me illuminando il sentiero e guidandomi. Le zampe affondavano a fatica nella neve alta e un vento gelato mi colpiva violentemente.
L'intero bosco era immerso nel silenzio, solo ogni tanto si sentiva qualche uccellino cinguettare seguito subito dal pigro bubolare di un gufo, scossi il muso annusano l'aria in cerca di prede e la coda si rizzò appena fiutai odore di sangue.
Seguendo solamente il mio istinto e il mio stomaco iniziai a correre in direzione dell'odore e, a conferma del mio infallibile fiuto, trovai delle gocce di sangue sparse sulla neve.
Mossi le orecchie per capire se ci fossero minacce in agguato e poi continuai a camminare senza emettere rumori e osservandomi in giro; passai dietro i cespugli e drizzai le orecchie appena trovai la preda.
Era umana.
L'odore del sangue era così forte da farmi girare la testa e il fatto che l'umano si stesse agitando non fece altro che alimentare il mio desiderio di affondare i denti nella sua gola.
Ringhiai piano e agitai la coda appena sentii la paura dell'uomo disperdersi attorno a lui come un alone puzzolente; gli girai intorno per poter individuare il suo punto debole e, appena lui si voltò, scattai velocemente in avanti con gli artigli pronti a lacerarlo e la bocca spalancata per affondare con precisione i canini.
Mi alzai di scatto e, ringhiando, allungai una mano graffiando l'aria con gli artigli totalmente estratti. Avevo il respiro accelerato e i capelli appiccicati al collo; tentai di calmarmi guardandomi un momento intorno, giusto per constatare di essere effettivamente in camera mia e non immersa in uno sperduto bosco canadese.
E' tutto okay...
Avevo appena rivisto uno dei miei ricordi, la lupa aveva preso il controllo nel sonno; con la Luna piena era una cosa molto comune, l'istinto da lupa diventava sempre più forte e capitava spesso che le sue sensazioni si mischiassero a quelle umane, che mi atteggiassi più da lupa o, com'era successo in questo caso, mi proiettasse alcune dei nostri ricordi.
Quella sera era toccato all'incidente di qualche mese prima in Canada, in cui un escursionista era stato attaccato da un "feroce animale" di cui però si erano poi 'misteriosamente' perse le tracce.
Mi alzai agilmente e m'incamminai silenziosa verso il bagno cercando di non pensare al fatto che quella mi sarei trasformata senza avere il controllo del mio corpo e che sarei stata in balia del mio istinto da lupa.
Era questa la parte peggiore del giorno della Luna piena.
La trasformazione sarebbe stata più veloce ma sarei diventata la cosa più pericolosa in circolazione, qualsiasi cosa avesse incontrato il mio cammino, lupo o umano, sarebbe morto.
Accesi la luce sospirando appena notai i miei occhi gialli spiccare sul mio viso.
Come vi dicevo, ero più lupa che umana e il color ocra vivo delle mie iridi era li proprio per ricordarmelo; aprii l'anta sotto il lavandino tirando fuori le mie lenti colorate con uno sbuffo.
Non che fosse il massimo tenerle su tutto il giorno visto che bruciavano da impazzire,ma era necessario per la nostra sicurezza; trafficai non poco prima di riuscire a metterle ringhiando ogni volta che sbagliavo ma, dopo cinque minuti di lotta, tornai ad avere gli occhi castani.
-Devo resistere solo dodici ore... non è tanto e ce la possiamo fare- ripetè il mio riflesso.
Non sono pazza, credetemi. Certo, la lupa metteva a dura prova la mia sanità psicologica ma non ero così tanto pazza come potrebbe sembrarvi.
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Wild Heart
WerewolfCorrevo. L'unica cosa a cui riuscivo a pensare era a scappare, correre per salvarmi la vita. Il buio non mi permetteva di vedere, come se correre nel mezzo del bosco a mezzanotte non fosse già abbastanza difficile. [...]Quando alle mie spalle...