The Secret

Capitolo 15

I giorni passavano lenti e si sentiva la fatica e la stanchezza,mancavano solo 4 mesi alla fine della scuola e non vedevo l'ora!

Mi sono fatta accompagnare da mia madre non volevo che Nash si disturbasse a venire ancora da me anche se lo faceva tutti i giorni.

Scesi dall'auto e mi avvicinai a Jenny e a Josh che mi abbracciarono calorosamente.

"Hey Sel come stai?"  mi chiese Josh tirandomi verso di lui tra le sue braccia.

"Si va avanti,sono distrutta!" 

"A chi lo dici!"  disse una voce dietro di me,capi subito che era Nash e mi girai verso di lui abbracciandolo.

"Sono passato da te ma non c'eri..."  continuó.

"Mi sono fatta accompagnare da mia madre non volevo disturbarti"  gli dissi avvolta tra le sue braccia.

"Hey Austin siamo qui!!"  gridó Janny facendo cenno ad Austin appena sceso dalla sua Ranger Over nera.

Non ci parlavamo da tanto e anche se frequentavamo gli stessi amici stessi posti e stessa classe le cose non sono cambiate ero ancora incazzata con lui.

"Hey come va ragazzi" disse avvicinandosi a Janny e abbracciandola,facendo una mossa a Josh e Nash per poi arrivare a me,ero immobile non sapevo cosa fare o abbracciarlo anche io un normale abbraccio,fare la stessa mossa che ha fatto con Nash,non lo sapevo!

Alla fine si avvicino e mi diede un bacio sulla guancia un normale bacio.

"Allora che fate questo pomeriggio?"  chiese guardando tutti per poi guardare me.

"Io ci sto al santuario partitella??"    domandó Nash,per poi vedere Austin facendogli un sorriso a 32 denti.

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"Sel!!Nash ti aspetta giú sbrigati!" mi urló mia madre da giú.

Mi misi le mie solite vans presi il cellulare e scesi questa volta ero comoda non volevo portarmi la borsa forse facevo qualche tiro a basket con i ragazzi.

"Fimalmete!" disse una voce famigliare provenire dal salotto.

Andai verso Nash afferrandolo da un braccio e aprendo la porta per uscire.

"Sel fai presto oggi arriva Michele"  mi disse mia madre prima che chiudessi la porta.

Arrivati al santuario vidi sul campo Austin e Jenny giocare a bascket e scherzare,sembravano in sintonia tra di loro.

Vidi Austin andare dietro a Jenny ed abbracciarla da dietro per poi girarla verso di se e baciarla.

Non potevo credere a quello che avevo visto,lo faceva con tutte!

Ma pensavo che Jenny per lui era solo un'AMICA,ma cosa sto dicendo lui é AUSTIN.

"Hey Austin allora con Jenny non ci hai detto niente?"  disse Nash sedendosi sul gradone,Austin mi stava guardando pensava che non l'avevo visto,ma era tutto evidente ed chiaro.

"No storia complicata..."  disse per poi fare un sorriso e alzare lo sguardo verso di me,ero arrabbiata si con me stessa,volevo saltargli addosso e picchiarlo con tutte le mie forze,perché lo faceva!

Non capivo piú niente!

"Nash io vado mia madre avrá bisogno di qualcosa dato che Michele arriverá stasera"  dissi scendendo,stavo per cadere.

"Sel vuoi che ti accompagno?"  disse Nash aiutandomi tenendomi per una mano.

"No no tranquillo vado da sola"  dissi facendo un sorriso falso e girandomi,mi senti prenders da una mano.

"Sel ti devo parlare perfavore!"  mi disse tirandomi da una mano e portandomi piú lontana possibile dagli altri.

"Che vuoi!Farmi vedere come sei bravo con le ragazze!Lo sanno tutti e sai una cosa sarai pure bravo,ma non in grado di farle felici e non farle soffrire dopo una settimana"  gli dissi tutto d'un fiato ero stanca di tenere tutti dentro e pensare che io gli piacevo...ma perché lo faceva...

"No no non pensare questo di me..."

"Austin tutti pensano questo di te...Vorrei anche io crederti in quello che mi hai detto quella sera a casa mia,ma tu mi fai credere il contrario"  continua,mi prese una mano e la intreccio con la sua,sentivo quei brividi sulla schiena,mi tiró verso di lui per poi abbracciarmi forte a se.

"Mi dispiace per tutto" mi disse,la mia testa diceva di non credergli e il cuore di credergli,ma aveva ragione la testa perché credergli se poi la storia é la stessa....

Mi staccai da lui

"Non posso Austin mi dispiace..."  dissi per poi andarmene,non volevo stare male ancora il passato mi soffoca ancora e non riesco a liberarmene.