Capitolo 3

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Parcheggia la macchina ed entriamo nellospedale, chiedo informazioni e mi dicono che Anna si trova al terzo piano nella stanza 27. Prendiamo lascensore stracolmo di gente e scendiamo al nostro piano.

Inizio a trovare la stanza, noto che la gente ci guarda male, secondo me è perché siamo vestiti così, ma non mi interessa, che non hanno mai visto delle persone vestite in modo elegante?? Okay forse in un ospedale no, ma non ci posso fare niente. La mia amica ha bisogno di me.

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Eccola 27!

Poso la mano sulla maniglia ma non ho coraggio di abbassarla.

-hei che ti prende ? – mi chiede Cristian alle mie spalle.

-niente e solo che ho paura- poi lui fa una cosa che veramente non mi sarei mai aspettata.

Mi gira e mi abbraccia, allinizio sono un po rigida ma alla fine mi sciolgo e ricambio labbraccio, anche se lo conosco da poco lui ha capito che ne avevo bisogno, questo ragazzo mi stupisce sempre di più ogni secondo che passa.

-io non entro, questa ragazza non la conosco, però entra e fagli vedere che ci sei e ci sarai sempre per lei- dice mettendomi la mano dietro la mia testa per far sì che io lo guardi meglio negli occhi.

-okay. Tu .. aspetta qua fuori- mi allontano da lui, mi sento in imbarazzo e secondo me lha pure capito, dato che mi ha appena fatto un mezzo sorriso. Mi volto e apro la porta, entro e la chiudo alle mie spalle. Smetto di respirare per un secondo. Cè Anna, che dorme, stesa su un letto con dei fili ,collegati a dei macchinari ,attaccati al suo corpo, la madre è seduta su una sedia vicino sua figlia. Mi guarda e poi si alza per abbracciarmi. Mi scende una lacrima.

-che le è successo ? non la vedo per qualche giorno ed è ridotta così.. io .. ti prego dimmi che starà bene e che non andrà nellaltro mondo- dico singhiozzando e stringendo di più Tiziana, la madre di Anna.

-io avevo detto di dirtelo, ma ha preferito di no, non voleva che tu soffrissi o che ti preoccupassi per lei, invece così è peggio- dice per poi iniziare a fare avanti e dietro per la stanza.

-Tiziana dirmi cosa?-

-Anna ha un tumore allo stomaco, non so come, ma si è esteso nonostante seguissimo la cura, ma a quanto pare non ha funzionato- lei si ferma vicino la finestra e inizia a fissare un punto fuori, senza dirmi più niente.

Lei ha un tumore ed io non me ne sono mai accorta?? Ogni tanto sospettavo di qualcosa, quando usciva prima da scuola oppure di quelle tante volte che non stava bene, ma non avrei mai pensato che avesse un tumore. Che amica che sono, lei aveva bisogno di me ed io non mi sono accorta di niente.

Appoggio la schiena al muro e osservo la mia amica come fosse lultima volta che la vedo viva e ho paura che smetta di respirare, non voglio. Porto le mie mani sul viso e inizio a piangere, ancora.

-non piangere- non può essere, si è svegliata.

- tesoro ti sei svegliata, vado a chiamare un medico, Jasmine resta con lei- dice Tiziana prima di andarsene in fretta e furia dalla stanza.

-vieni qui, devo .. devo, parlarti ti prego non piangere- mi chiede Anna. Mi avvicino a lei, e sono ancora scioccata nel vederla sveglia, cioè si è svegliata proprio ora, che ci sono io.

Mi siedo affianco a lei, sul suo letto e mi asciuga le lacrime con le sue mani ormai docili.

-Io ti ringrazio per tutto quello che hai fatto per me, sei stata unamica fantastica e spero che lo pensi pure la tua prossima migliore amica che avrai, ti voglio bene Jasmine, purtroppo io devo andarmene, non penso che durerò ancora per molto, mi devi promettere una cosa però, ti prego per me questa promessa è importante- dice Anna per poi tossire.

- oddio ti prendo un bicchiere dacqua- sto per alzarmi ma lei mi ferma.

- no, ferma, non serve- mi dice lei stringendomi di più la mano.

-Jasmine devi promettermi che non ti innamorerai mai di un ragazzo in particolare -

-Anna io ti posso promettere tutto, che io mi porta questa promessa nella tomba, ora dimmi chi è questo ragazzo-

-lui è. Moro con gli occhi celesti, è molto gentile e anche un bel ragazzo, mi sono innamorata di lui ma non mi ha mai notata, ti innamori facilmente di questo ragazzo perché ti sa prendere il cuore e so che .se ti incontrerà poi ruberà il cuore anche a te e tu lo ruberai a lui, a scuola è molto bravo anche se la marina spesso, ah poi fa lo scientifico- mi sta dicendo queste cose come se lo conoscesse da una vita, e gli occhi gli sono iniziati a brillare appena ha iniziato a parlare di lui.

-dimmi il suo nome Anna-

-il suo nome è- il suo respiro inizia a diventare affannoso e ha chiuso gli occhi, il macchinario vicino a me ha cambiato suono e in 3 secondi non ho capito più nulla.

Un medico che mi portava via, la madre di Anna che piangeva io che mi ribello e cado a terra battendo la testa.

Apro gli occhi e li sbatto in continuazione per mettere a fuoco la stanza dove mi trovo. Mi guardo a sinistra e noto Cristian seduto sulla sedia con la bocca aperta mentre dorme. Mi esce una piccola risata nel vederlo così, lo scrollo un po' e finalmente si sveglia.

-e che succede? Oddio sei sveglia! - si alza dalla sedia e mi abbraccia. Ma lo sa che ci conosciamo da solo un giorno sì?

-oddio calma che ti prende! Non è mica morto qualc. Cazzo Anna! – mi siedo sul letto e sto per alzarmi ma noto che ho il mio pigiama.

-Cristian ma che cavolo è successo? -

-Jasmine, mentre ti portavano fuori dalla stanza di Anna ti sei opposta e sei cascata battendo la testa-

- quanto ho dormito e soprattutto dovè Anna-

- hai dormito un giorno, i tuoi sono stati con te fino a 10 minuti fa, poi sono arrivato io e siccome non stavano messi bene gli ho detto di tornare a casa farsi una doccia e mangiare-

sto per chiedere di nuovo di Anna ma entra un medico, perfetto chiederò a lui, a quanto pare Cristian non me lo vuole dire.

-ciao Jasmine sono il medico Robertini, come si sente? Le gira la testa? –

-salve, mi sento in perfetta salute, mi può dire della ragazza che si trova al terzo piano nella stanza numero 27? Il suo nome è Anna Rizzolini-

- informerò il prima possibile, prima devo farle alcuni esami-

Fatti gli esami il medico mi ha promesso di dirmi di Anna appena sa qualche informazione.

-non vuoi dirmelo vero? - chiedo a Cristian. Mi guarda ma non mi risponde.

Dopo 10 minuti il medico torna.

-sono felice di informarla che la possiamo dimettere e ho notizie della sua amica-

- si mi dica-

-mi dispiace informarla che è deceduta ieri alle 22.07, condoglianze, mi dispiace Jasmine-

Metto le mani sul viso e scoppio a piangere.

-mi scusi può lasciarci un attimo da soli? La prego- chiede Cristian al medico.

-certo, porterò le cose della signorina tra 10 minuti-

Il medico esce e ci lascia da soli.

-Jasmine vieni qui- mi chiede Cristian a braccia aperte.

Mi alzo e ci abbracciamo, non so, cè qualcosa tra noi che ci lega, ci conosciamo da due giorni però sembra che ci conosciamo da una vita, non è che è lui il ragazzo di cui parlava Anna? Non penso cioè almeno credo, ci sono tante persone in questa città non può essere lui, e di come so Anna non aveva nessun amico che si chiamava Cristian.

Anna mi dovevi dire quel nome. Adesso mi tocca scoprirlo da sola.

Anna ti voglio bene, non dimenticarlo.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Jan 14, 2018 ⏰

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