LOUISE POV:
Warnings: super fluff, pretend you could sing!
Words:741
-Non facevo altro che pensarla, pensare a lei e a ciò che era.
Era bella, era perfetta.
Non era magra, ma non era neanche grassa.
Il viso era uno di quelli che ti faceva pensare alla dolcezza, uno di quelli che già al primo sguardo ti facevano sentire tra le nuvole.
Cantava, sapeva farlo benissimo, era come se la sua voce fosse del miele che cola a goccie sul microfono che spesso utilizzava le sere in cui cantava al Monet. (Fate finta che sia un bar nella vostra città)
Dolce e vellutata, una voce dolce e vellutata.Gli occhi profondi, ti ci perdevi.
Se solo fossi rimasto per un pò più di tempo a fissarli, avresti potuto vedere i suoi demoni.
Come se li portava fiera sulle spalle, anche se pesavano, pesavano tanto.
A volte le davano fastidio.
Tanto fastidio da portala a soffrire di nuovo su cose che credeva avesse superato.
Era instabile e bipolare, forse anche lunatica.Era giusta, giusta davvero.
Odiava le ingiustizie, odiava le cattiverie immotivate.
Se sbagliavi e ti amava, te lo diceva dolcemente. Non le piaceva ferire gli altri, perché sapeva cosa significava esserlo.
Gli altri la avevano fatta dannare.
Aveva tenuto talmente tanto le cose dentro che si era avvelenata, rovinando ogni suo organo.
I demoni e i loro ritorni l'avevano spezzata, per questo non voleva soffrire.
Era difficile che ti perdonasse e se lo faceva, inconsciamente ricordava sempre l'errore che avevi fatto.Amavo di lei le labbra, la chiamavo bocca di rosa, bocca di rosa.
Perché lei era così, aveva le labbra rosse, che con quella pelle bianca risaltavano ancora di più.
Risplendeva sotto i miei occhi, sotto il mio tocco.Brillava, non era invisibile, si vedeva a occhio nudo che era diversa da tutte.
Non cercava attenzioni, le scansava.
Da un lato era anche cattiva ed un pò permalosa.Di lei amavo tutto, il fatto che fosse un pò goffa, ma allo stesso tempo leggiadra e silenziosa.
Per me era la perfezione.
Era come l'arte, e l'arte non deve essere bella, deve significare qualcosa per qualcuno.
Per me lei era tanto.
Per gli altri era niente.
Un Microbo fermo, incapace di provare affetto, asociale , solitaria.Mi dava fastidio questo,perché nessuno ci aveva mai provato a conoscerla a fondo.
Nessuno.
Non c'era nessuno che la faceva sentire speciale. E per questo si odiava. Finché quella sera d'estate la sentì cantate al monet. Me ne innamorai subito.Lei non mi ha mai fatto male,anzi.
L'ho presa tra le mani, piccola ed indifesa, silenziosa e impaurita.
L'ho curata, protetta.
Tutto ciò che gli altri non sanno fare o non hanno saputo farlo.
Perché una persona ci prova, riprova e ancora, ma poi si stanca.
Io no, ho continuato.
Lasciando perdere tutto.
Mi sono in un certo senso anche affidato a lei, come io curai lei, lei curò me.
Non potevo farne a meno..Ho protetto,salvato, ed apprezzato quel l'angelo. Siamo stati insieme per tanto tempo finché poi non sei arrivata tu e hai rovinato tutto.-
La bambina sorride e mi tira un pugno sulla spalla.
-papà, mi hai fatta piangere-
Dice strofinando le sue manine intorno agli occhi, probabilmente per il sonno.
-piccola mia- invece Ridacchio io alzandomi dal letto e scoccandole un bacio sulla fronte.Carezzo i suoi capelli e mi rendo conto che sono morbidi come quelli di (t/n). Ogni giorno mi rendo conto che le somiglia così tanto. La guardo per altri pochi secondi.
-ti prometto che finchè sarò in vita nessuno ti farà mai del male-
Dico e (nome/bambina) sorride sincera e contenta.-ora a letto su!- pronuncio mentre le rimbocco le coperte rosa del piccolo lettino della mia bambina.
-notte papà-
Sorrido e mi giro, notando mia moglie sul ciglio della porta che da la buonanotte a nostra figlia.Chiudo la porta alle mie spalle e abbraccio (t/n), poggiandomi con la schiena alla medesima porta
-sei dolce, lou, racconti sempre a tutti di quella lettera- dice prendendomi in giro dolcemente.
- so che per te significa tanto- le sorrido, mi ricordo quanto pianse quando gliela scrissi.Bacio quelle labbra che amo anche a distanza di anni e sorrido staccandomi.
- ti amo piccola-
-anche io lou, ora andiamo ho tanto sonno- dice quasi come fosse una bambina.
- quanto ti lagni, andiamo-
Mano per mano ci rechiamo nella nostra stanza, dove dormiamo aspettando un altro giorno sorgiere.
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🌙Louis Patridge🌙|In Revisione Leggi Bio|
FanficHo deciso di revisionare questa storia quindi cambierò probabilmente personaggi così da poterla continuare con ispirazione. Louise patridge X reader Enjoy! Ps: spesso i miei capitoli potrebbero avere spunti presi da ovunque : che siano storie di Wat...