-Sai a cosa stavo pensando?- chiese Amanda a Mike, mentre lui aveva ancora il fiatone per via dello spavento.
-A come farmi morire di paura per la terza "fottutissima" volta?-
-No, che potresti farmi da cavia-
-Farti da cavia?-
-Si, esatto-
-E... Cosa intendi?-
-Sai, mio padre è uno scienziato e ha inventato una sorta di "antidoto" per guarire da questa malttia-
-Ma io non sono uno zombie...-
-Ah, davvero? Pensavo che fossi uno di loro, visto che sei senza cervello!-
-Se fossi uno zombie ti avrei già morso, no?-
-Ci serve il sangue di un umano, cretino!- Amanda sospirò...
-E come lo prendete questo sangue?-
-Forse con un ago?-
-Ah... E... Scordatelo-
-Perchè?-
-Ho... Paura... Degl'aghi-
-Davverò? Ma tu sei un uomo-
-E allora? Tutti hanno delle fobie!-Amanda sospirò di nuovo.
-Scusa, ma vostro padre non può prendere il sangue da te o... Da tua sorella?-
-Nostro padre non ci farebbe mai del male-
Concluse Amanda con una piccola risatina.-Senti... Sarà meglio c...che c...ci muoviamo...-
Disse Amanda la vocie incrinata dalla paura, mentre guardava fuori dalla vetrina una mandria di zombie che si avvicinava.-Scappiamo!- Gridò Mike, mentre prese l'avambraccio di Amanda per trascinarla fuori dal ristorante.
Corsero davanti a loro senza una meta precisa mente gli zombie li seguivano.
-Vieni qui!- Disse Amanda trascinando Mike dietro una casa.
Aspettarono che gli zombi se ne andarono, per uscire dal loro nascondiglio.
Mike prese la pistola per sicurezza, mentre Amanda sorreggieva la mazza. Per fortuna, non c'era nessuno... O meglio dire... "Non c'era niente".Amanda tirò un sospiro di sollievo, mentre Mike abbassò la pistola, anche se l'aveva ancora in mano.
-Ok... Ehm... Non so se tu te ne sei resa conto ma, penso che ci siamo persi- Disse Mike, un pò preoccupato (non si direbbe).
-Cosa?!- Esclamò Amanda, guardandosi in torno -Davvero abbiamo corso così tanto?-
-Già, non si direbbe...- Disse Mike in tono scherzoso.
-Come cavolo fai ad essere così tranquillo? Ci siamo persi, ma ti rendi conto? Giurò, vorrei tanto sapere cosa ti passa per la testa, come cavolo fai a rimanere così tranquillo, anche in queste situazioni?!- Esclamò Amanda, piena di rabbia.
-Hei, guarda che ci basta ritornare indietro!-
-Tornare indietro... Tornare indietro?! Abbiamo percorso moltissime strade, come facciamo a sapere se quella che prenderemo è quella giusta?-
-Senti... Io non sono Pollicino, non ho seminato pietre o briciole lungo tutta la strada...-Amanda sospirò.
-Non hai una bussola?-
-Secondo te io giro con una bussola? E poi, dove dovrei metterla?-
-Credo che in quello zaino ci possa entrare di tutto, anche la lampada di Mary Poppins-
-Non è il momento di scherzare... E adesso, che facciamo?-
STAI LEGGENDO
Combattere per il domani
УжасыAmanda, una ragazza di 18 anni, è costretta a combattere per il domani assieme all'aiuto di sua sorella minore, Livia (14 anni) , e al loro padre, unico genitore rimasto, nonché scienziato, Neil (46 anni) . Purtroppo, la madre di Amanda e Livia, mo...