"Com'è potuto accadere?!Maledizione!" urlo e scaglio l'ennesimo piatto contro la parete della cucina.
Mi sono fatta abbindolare da lui. No, non mi avrà mai, non starò con uno come lui, mi rifiuto di stare con qualcuno. Sto bene da sola!
"Brutto stronzo che non sei altro! Non mi innamorerò di te!" grido tirando l'ultimo utensile da cucina integro che mi rimane.
"Perfetto, adesso devo pure andare a comprare queste cose. Ti odio da morire." esclamo alzando gli occhi al cielo. Prima di andare a scuola pulisco tutto il casino che ho fatto, potrei arrabbiarmi ancora di più nel caso inciampassi su uno di questi innumerevoli cocci.
Sfreccio con la moto per le strade della città per poi parcheggiare poco isolati fuori la scuola perché oggi non voglio proprio che qualcuno mi ronzi intorno come una zanzara fastidiosa, non voglio attirare l'attenzione e pretendo di essere lasciata in pace o potrei davvero sbranare qualcuno.
"Ehi Isafiel." No Lucas, scelta sbagliata.
"Evapora." esclamo impassibile.
"Ti sei svegliata male stamattina." Il suo tono è allegro e questo m'infastidisce ma non più del suo braccio intorno alle mie spalle.
Lui. Ha. Osato. Toccarmi.
"Senti brutto coglione, non so se parliamo la stessa lingua, ma ti ho appena detto di lasciarmi in pace, vedi di eseguire oppure ti ammazzo qui davanti a tutti." Gli sussurro tutto questo con sguardo minaccioso e lui sembra aver recepito il messaggio perché perde il sorriso e si allontana da me quasi impaurito.
Mi precipito in classe ma ovviamente vengo fermata nuovamente da qualcuno, l'artefice del mio malumore.
"Cosa vuoi?" Cerco di mantenere un tono calmo ma allo stesso tempo vorrei strappargli il collo a morsi.
"Che hai?" Mi guarda preoccupato. Ridicolo.
"Vedi di lasciarmi in pace ora e per sempre! Non voglio avere niente a che fare con te, lo capisci? Non sono la tua Luna, non voglio esserlo! Prova ad avvicinarti di nuovo ed io ti ammazzo ok?!" Grido. Di nuovo. Non posso farne a meno.
"Vuoi davvero sfidarmi Isafiel?" E' serio. Molto serio. Lo sa che non sto scherzando come sa che non mi tirerei mai indietro.
"Ti faccio a pezzi Ares!" Gli sussurro arrabbiata.
"Andiamo allora." Lo seguo desiderosa di finire questa storia il prima possibile. Oltrepassiamo il giardino della scuola ed entriamo nel bosco. Non ci allontaniamo molto, ci serve solo un po' di spazio per combattere.
"Sei pronta?"
"Fatti sotto"
Ci trasformiamo entrambi, ormai sono abituata al dolore delle ossa che si rompono quindi non mi lamento. Il suo pelo è nero e gli occhi rossi lo rendono davvero pauroso senza parlare delle sue dimensioni, io in confronto sembro il cucciolo di un carlino.
Non aspettiamo il momento giusto, prendiamo la carica e ci scagliamo uno contro l'altra, cerco di attaccarlo alla gola ma lui ovviamente è più agile di me e si sposta prima che io riesca a colpirlo, mi graffia la zampa anteriore sinistra e nonostante il sangue e il dolore continuai a colpirlo senza sosta. Prima o poi dovrà stancarsi di parare i miei colpi, peccato che dopo un'ora la situazione non accennava a cambiare ed io iniziai a sentire la stanchezza. Proprio quando sto per cedere inizia ad attaccarmi ed io per fortuna riesco a schivare i suoi colpi finché non colpisce di nuovo il punto ferito precedentemente. Non riesco a resistere, cado a terra stramortita e arrabbiata con me stessa per avergli permesso di battermi.
Si allontana da me e prende il suo zaino per poi dirigersi dietro un albero e ritrasformarsi. Ovviamente io non avevo niente per rivestirmi e mostrarmi nuda davanti a lui non rientra nei miei piani.
Quando ritorna da me noto che si è messo solo i jeans, senza maglietta, a petto nudo e sinceramente non mi sarei mai aspettata un fisico così scolpito, sono quasi sorpresa...quasi.
"Che aspetti a ritrasformarti l'invito?" Alza un sopracciglio ed io mi giro dall'altra parte arrabbiata. Non abbandonerò mai la mia forma di lupo.
"Tieni." Mi lancia la sua maglietta sul muso ed io gli ringhio contro. Mi alzo indignata e mi dirigo anch'io verso un albero per ritornare alla mia forma umana. Una volta infilata la maglietta noto che mi arriva poco sopra io ginocchio coprendo totalmente le mie intimità. Esco fuori dal mio nascondiglio e senza guardarlo in faccia recupero il mio zaino e me ne vado.
"Hai perso" mi fa notare divertito.
"Sei quarantasette volte più grosso di me che ti aspettavi?" Infilai gli stivali neri alti fino al ginocchio e indossai il mio giacchetto di pelle.
"Era il mio vestito preferito" sentenzio arrabbiata ricordando il mio vestito distrutto. Mi dirigo verso la moto e ci salgo sopra con l'obiettivo di tornare a casa.
"Dove vai?" mi chiede ancora.
"Lontano da te." Rispondo cercando di mettere in moto ma ovviamente Ares ha sfilato le chiavi.
"Smettila. Ti odio! Lo capisci?! Lasciami in pace maledizione!" grido esasperata dal suo comportamento.
"Perché? Ieri mi sembra che sei stata bene in mia compagnia, cos'è successo?"
"Non sarò mai tua Ares. E' stato un errore e ti giuro che non si ripeterà!" Afferro le chiavi e dopo aver messo in moto sfreccio via lasciandolo senza nessun rimorso alle mie spalle...o meglio, mi convinco di non averne nessuno.
E' la scelta migliore per tutti.
Spazio Autrice
Eccomiii, sono Benny, spero che il mio capitolo vi sia piaciuto, nel prossimo sarà Ares ad essere arrabbiato e forse vi renderete conto del motivo per cui è temuto da tutti...
Scusate gli errori e alla prossimaaaaaa
Baci.
Benny :3

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LA FUGGITIVA
WerewolfIsafiel Black ha sedici anni, ed era la figlia dell'Alpha di un branco che fu sterminato molto tempo fa. I suoi genitori si sono sacrificati per proteggerla, per questo è l'unica sopravvissuta. Non crede più nell'amore e spera di non trovare mai il...