Capitolo 20: We can't stop

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AN: Questo capitolo è super importante.

Se non siete d'accordo con la scelta di Liza sono sicura che non lo sarete alla fine.

Ci saranno delle oscenità, ma se non vi piacciono potete semplicemente saltarle ed andare alla fine perché il finale del capitolo è molto importante.



Mi sbattè la porta in faccia, urlando "No" facendo oscillare e poi cadere a terra i numeri dorati sulla porta del motel, mentre io ridevo.

"Andiamo Principessa, fammi entrare." Dissi con un ghigno, bussando ancora e sentendo il suo respiro pesante dall'altra parte.

"N-no mia Signora. Sto mantenendo la mia posizione questa volta e mi rifiuto di essere ingannato con le tue argute osservazioni sarcastiche. Te l'ho già detto, potrei ferirti. Hai bisogno di stare molto lontana da me- solo finchè non avrò ucciso il demone." Rispose con tono preoccupato mentre io posavo le mani sui miei fianchi sospirando.

"Sei un cretino. Sto bene e sono qui. Tra l'altro lo sai che anche se l'insegna dice Royal motel non significa che è per persone di sangue reale?" Mi morsi il labbro per non ridere di lui, sbattendo le palpebre alla porta prima che lui l'aprisse quanto bastava per rivelare un po' d'imbarazzo sul suo viso mentre guardava in basso sui suoi piedi.

"Si... L'ho realizzato quando ho scoperto il roditore morto in bagno... ma il gentiluomo davanti alla scrivania aveva già preso uno dei miei anelli d'oro per accedere ad una delle sue stanze, quindi era troppo tardi per tornare indietro." Mi spiegò Prince Harry con un piccolo broncio che mi fece piegare la testa di lato per avere una visuale migliore del suo bellissimo volto, prima che i suoi occhi verdi incontrassero i miei.

"Quell'uomo era tutto fuorchè un gentiluomo. Ora mi lascerai entrare?" Gli chiesi continuando a donargli un sorriso gentile mentre lui mi guardava sovrappensiero prima di scuotere lentamente la testa e chiudere la porta.

"No. Devi stare al sicuro." Disse la sua voce smorzata.

Aspettai qualche istante, battendo pazientemente il piede a terra contro la moquette macchiata con le braccia incrociate sul petto.

"Molto bene allora," Sospirai stringendo le mani, prima di sfregare i palmi camminando lentamente nel corridoio davanti alla sua stanza.

"Qui Demone, Demone! Vieni a prendermi! Sono qui tutta sola pronta ad essere pres-" Iniziai, annunciando dove mi trovassi con tutta l'aria dei miei polmoni prima di sentire la porta aprirsi alle mie spalle; una grande mano calda mi afferrò il polso e mi trascinò gentilmente dentro la stanza. Prince chiuse la porta con un'espressione incredula in viso.

"Sei pazza donna? Ti farai uccidere." Mi disse afferrandomi per le spalle  e guardandomi mentre io perlustravo con lo sguardo la vecchia stanza polverosa con il condizionatore rotto, con un economico letto traballante, e un tavolo scheggiato di legno vicino ad una finestra che aveva-"

"Vermi gommosi!" Esclamai ignorando Prince e scrollandomi le sue mani di dosso per camminare verso il piccolo pacco di caramelle sul tavolo; i miei occhi brillarono per la sorpresa quando scoprii il piccolo pacchetto vicino alla sua spada.

"Hai un preservativo?" Domandai voltandomi verso di lui con sguardo divertito, reggendo tra le dita il piccolo pacchetto solo per trovare Prince coi polsi ammanettati sulla testiera di legno, goffamente in piedi vicino al letto.

"Ah si, è così che li chiamate? Psycho me ne ha dati due prima di separarci, mi ha detto che avrebbero aiutato, mi angoscia. È un cappello terribile." Si accigliò, senza davvero prestarmi attenzione mentre strattonava la sua mano per verificare che fosse abbastanza resistente.

The Styles Effect (Traduzione italiana)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora