Primo giorno al collage

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Mi sveglio di soprassalto, schiantandomi contro il pavimento in legno. Strabuzzo gli occhi ancora mezza intontita, rendendomi conto solo ora di essermi addormentata sul divano. Mi alzo lentamente mentre massaggio con la mano destra il mio sventurato fondoschiena e sbadigliando mi dirigo in bagno. Mi sciacquo la faccia con acqua fredda e lavo accuratamente le ascelle. Indosso una maglia a mezze maniche azzurra ed un paio di jeans blu a vita alta. Lego i capelli in una coda alta e trucco gli occhi con del semplice mascara nero. Vado in cucina per poi staccare il cellulare dal caricabatteria collegato alla presa. Lo accendo e subito noto che sono le 9:20! CAVOLO! Ho dimenticato di impostare la sveglia! Mangio una merendina al volo, precipitandomi fuori dal mio nuovo alloggio. Prendo la borsa e mi dirigo in biblioteca in tutta fretta. Per trovare questa dannata stanza ci sono voluti più di venti minuti ed ora sono le 9:50. Grandioso! Meglio di così non poteva andare! Mi avvicino al bancone in legno scuro e chiedo alla signora dei libri.

«Il suo nome signorina.»

«Layla Black.»

«Aspetti un attimo.»

Entra in uno stanzino e torna poco dopo con quattro volumi in mano. Li poggia delicatamente sul tavolo di legno, compiendo un grande sforzo.

«Sono 600$.»

«Ehm, io ho qui solo 200$. Posso portarle il resto domani mattina?»

«Certo.» Sorride cordialmente. «Aspetti un attimo signorina! Ho con me anche il suo orario.»

Lo legge e poi mi dice: «Per oggi ti lascio il libro di matematica ed il primo volume di chimica. Gli altri due te li consegno domani quando mi porterai il resto dei soldi.»

Roteo gli occhi al cielo, altamente infastidita dalla sua mancanza di fiducia nei mie confronti. Però alla fin fine non posso darle torto. Non mi conosce e sicuramente non sarò di certo la prima ragazza che compra i libri da qui. Le lascio i 200$ e vado via con i due libri. Quando le ho dato i soldi, mi ha lanciato uno sguardo mezzo schifato. È vero che non le ho dato 600$ però ha avuto la mia parola e domani glieli porterò. Incredibile!

Layla la signora non ti conosce.

La mia vocina interiore tenta di farmi ragionare però a mia difesa posso dire che non sembro una di quelle ragazze che non mantengono la parola data.

Layla ma allora sei proprio stupida? La signora non ti conosce! Non può darti i libri come se niente fosse dopo che tu non la paghi.

Ok, ok. Mi arrendo. La mia vocina interiore ha totalmente ragione. Mi dirigo verso l'aula di matematica per poi indugiare qualche istante prima di mettere piede dentro la grande stanza. Il cuore mi batte forte in petto in quanto è la prima lezione che seguirò qui, la prima lezione in assoluto che seguo al collage! Butto fuori tutta l'aria, facendomi coraggio ed entrando subito dopo. Con mio gran stupore noto che la classe è quasi tutta piena, constatando che ci sono ancora due posti vuoti. Osservo con curiosità che uno di questi è vicino ad una ragazza con indosso le cuffiette e dal suo volto angelico traspare tranquillità mentre porta il ritmo con lievi cenni del capo. M'incammino verso di lei, mettendo i libri sul banco ed attirando di conseguenza la sua totale attenzione. Di colpo si avverte in classe un silenzio tombale, poi i ragazzi iniziano a fare commenti sottovoce. La ragazza si toglie le cuffie, guardandomi con cipiglio.

«Questo posto è occupato.»

«Da quel che vedo è vuoto.» Le rispondo con garbo.

«Sì invece. Mi siedo sempre sola e non voglio nessun compagno di banco.»

Devo ammettere che dietro il suo visino angelicato si nasconde una leonessa con un carattere alquanto insolito e bizzarro. M'impongo di mantenere la calma, ribattendo con finta calma.

Il figlio della Luna (Da revisionare)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora