Verità che ferisce

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P.O.V. LUCY
Mentre pranzavamo, non so come, è stato aperto il discorso sui genitori, delle loro azioni buffe, il loro modo di essere e cose del genere, ognuno aveva esposto la sua storia, Dragos si era dissociato dal raccontare e mancavo solo io... Avrei preferito molto chiudere l'argomento perché della mia famiglia si sapeva poco e nulla, e certi ricordi era meglio dimenticarli; toccava a me parlare della mia famiglia, stavo per iniziare quando mi prese un forte senso di tristezza e mi cominciarono a scendere le prime lacrime, io mi alzai e me ne andai nell'altra stanza, per evitare che mi vedessero scoppiare...

Levy-chan ovviamente mi corse dietro, e fece altrettanto Natsu. Levy-chan mi prese per un braccio e mi fece voltare verso sé, mentre Natsu era rimasto dietro lei, la quale vedendomi "esplosa"mi strinse in uno dei suoi abbracci, e in sottofondo mi disse

"raccontami quello che hai.." Intanto Natsu era venuto dietro di me, aveva messo le sue braccia attorno ai miei fianchi, e mi abbracciò, avevo due migliori amici veramente eccezionali. Quando mi sfogai un po e riuscii a dire qualche parola, chiesi a Levy-chan se poteva far allontanare Natsu, perché non volevo stesse in pensiero per me, all'inizio fu un po testardo, ma poi ci lasciò sole, e io potei raccontare a Levy-chan...

Ci sedemmo sul divano una di fronte all'altra, e iniziai, tra una lacrima e l'altra, a raccontare

"è successo qualche anno fa, a quel tempo avrò avuto 13-14 anni, io e la mia famiglia eravamo ad una cena, con molti invitati, tra cui anche i miei nonni, che mi hanno sempre accettata.."

" in che senso accettata?" chiese Rosy con tono confuso...

"Ora ci arrivo" e ripresi

"in quella cena si parlava di tante cose, c'era mio padre che era un uomo abbastanza severo, soprattutto a livello scolastico, e infatti quella sera me lo dimostrò..." tra una lacrima e l'altra continuai

"Era uscito il discorso scuola, perché mi era stato chiesto come andavo quel periodo, io risposi che andava molto bene, e che nell'ultima verifica che avevo fatto, avevo preso 8-, e mio padre iniziò a sbraitarmi contro e io gli dissi che 8- era un buon voto e che da li sarei potuta anche arrivare al 9 o al 10, ma a lui non piacque questo discorso e mi urlò contro che io non studiavo e che perdevo tempo, allora io di tutta risposta gli dissi che lui in quel momento non si stava comportando come un padre, che mi aspettavo che capisse e che mi dicesse, va bene figlia mia, ti sei impegnata è questo che conta, ma devi promettere che alla prossima verifica andrai meglio.. Solo questo mi bastava, ma lui iniziò a mandarmi a quel paese, con un sonoro vaffanculo, che tutti gli invitati lo sentirono, inoltre mi disse anche un'altra cosa: "tu non sei parte di questa famiglia, ti abbiamo cresciuta solo per pietà, ma tu sei figlia di..." Ma non finì la frase che mio nonno mi tappò le orecchie e mi portò lontano, mi abbracciò forte e mo disse che tutto sarebbe andato bene, ma non fu così, mio nonno tentò di calmare mio padre, ma non ci fu verso, inoltre sentì uscire dalla bocca di mio padre, "se arriveranno i suoi veri genitori bene, sennò può morire per quel che mi riguarda, io non voglio crescere più in casa la figlia do un criminale..." a quelle parole restai pietrificata e fuggì via, ormai non ero gradita, lasciai un biglietto ai miei nonni, con la mia email e il mio telefono, nel caso volessero sentirmi, ma non si fecero mai sentire..."

Levy-chan si catapultò su di me e mi strinse nel suo abbraccio, dicendomi

"è una storia assurda, ma ci siamo sia io che Natsu, noi ti vogliamo bene, il nostro rapporto non cambia anche dopo quanto mi hai detto💗"

io ricambiai l'abbraccio e scoppiai a piangere per buttare fuori tutto l'amaro, e Natsu, che aveva sentito tutto si fece avanti e mi abbracciò dai fianchi, sussurrandomi

"ci sono io con te..."

Quando mi calmai, ringraziai i miei amici, l'unica famiglia che mi era rimasta e ci promettemmo che non ci saremmo mai divisi...

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