rinascita

127 7 0
                                    

P.O.V. LUCY

"Eccolo lì" esclamai dopo avere visto in lontananza la persona che avrei dovuto sopportare per tutta la serata assieme alla mia bff, contentissima di vedere codesta, avvicinarsi in tutta fretta...

"Allora, che fine hai fatto? È più di 1 ora che ti aspettiamo, pensi che sia una cosa accettabile?" Dissi tutta incazzata.

"Ho perso l'autobus amica mia, me la sono dovuta fare a piedi dalla fermata fino a qui, e non ce la faccio più" disse il nostro amico Natsu, tentando di giustificarsi per l'enorme ritardo. Natsu, è un ragazzo alto, capelli rosa, corpo atletico, senso dell'umorismo​ alle stelle, testardo e maniaco come nessun altro dei miei amici.

Lanciai un'occhiata di sfida a Natsu, per fargli capire che, quando usciva con noi, doveva stare ai nostri comandi.. a un certo punto la mia bff, Levy, mi sussurrò una frase all'orecchio, e dovette ripetermela qualche 10 volte perché Natsu si intrometteva sempre.

"Che ne dici se gli lanciamo una sfida?" Mi disse Levy indicando la cima della montagna dove, (si dice) furono ritrovati resti umani nei dintorni della casa costruita sulla cima.

"Ehi Natsu, ti va di fare una corsetta?, e chi arriva per primo avrà il solenne onore di vestire per un mese colui che arriverà per ultimo" cosa che ovviamente Natsu voleva evitare, perché solo e soltanto lui poteva scegliere come vestirsi e presentarsi agli altri..

La scommessa consisteva nel correre fino ai piedi della montagna dove, fin dai tempi dell'Ottocento, era costruito un castello. Una leggenda narra che il castello sia abitato dal fantasma del vecchio proprietario, un vecchio tirchio senza cuore che si divertiva a spaventare a morte tutti, e dico tutti, coloro che si ritrovavano sul suo territorio. Ora nelle mura del castello il vecchio si divertiva a terrorizzare gli agenti immobiliari che provavo a venderlo; come avete capito, senza successo. È per questo che io e Levy abbiamo voluto lanciare una sfida al nostro amico Natsu, perché si è sempre vantato di essere più coraggioso di noi due messe assieme, inoltre si è vantato di non avere paura di nulla, e cosa c'è di meglio che dimostrare il contrario?
Dopo avere trascorso tutto il pomeriggio assieme, e architettando a lungo la nostra sfida, siamo ritornati a casa, io ho preparato un borsone in cui ho messo qualche cambio, del cibo, delle torce, batterie di ricambio sia per le torce che per il telefono, accessori vari e scarpe. La mattina non volevo neanche alzarmi, non solo perché avevo dimenticato la mia stupida sfida lanciata a quello stupido di Natsu, ma anche perché la sera prima ero andata a letto molto tardi, quindi si e no avevo dormito poche ore, e la mia dolce sveglia era sempre pronta a svegliarmi nel modo più "delicato" possibile, cioè suonando a ritmo delle canzoni più rumorose possibili.

Dopo aver martellato la mia amata sveglia, usando una delicatezza che solo io ho la mattina, mi alzai, con la mia calma, andai in bagno e preparai la vasca da bagno e lo stereo, mentre preparavo anche un caffè, di quelli potenti, che solo chi è nelle mie condizioni può assumere. Solo quando misi piede nella vasca mi ricordai della sfida lanciata a Natsu, infatti dopo si e no dice minuti suonò alla mia porta il mio carissimo amico, per il quale avevo una cotta sin dai tempi che ci siamo conosciuti, e stranamente aveva le chiavi di casa mia (tempo prima avevamo deciso di darci le chiavi delle nostre case, perché siamo amici inseparabili, ma ricordavo che le mie non le aveva, mm) così entrò e salì in camera mia e io dovetti minacciarlo di morte per farlo uscire così che io potessi cambiarmi in santa pace. Cercai di fare più in fretta possibile, infatti stavo rischiando di dimenticare qualcosa a casa, ma alla fine partimmo e andammo a prendere a Levy, e iniziamo a dirigerci verso i piedi della montagna. Eravamo eccitati, ma mi rendo conto che eravamo anche stupidi, ma non così, infatti solo gli stupidi potevano pensare che fare una passeggiata sulla montagna del vecchio fosse una buona idea. La tensione a mille, le foto che non finivamo mai di pubblicare, perché ogni tre per due ci facevamo selfie e cose varie, e i sensi di colpa che salivano ad ogni passo. Un ragionamento perverso mi stava possedendo sempre di più, ad ogni mio passo si coordinava sia la stupidità della situazione, sia il dolce respiro di Natsu.. avevo dimenticato la sensazione che mi faceva stare con lui, anche se può sembrare il contrario, visto che uscivamo sempre assieme, noi tre, inseparabili migliori amici, compagni di avventure e cazzate fino a uscire dalla testa, risate e pianti e tanto altro, e in tutto ciò, io non sentivo così forte, come ora, quello che stavo provando, almeno se prima lo sentivo, non ci facevo tanto caso.

"Lu-chan, esci dal mondo dei sogni" mi disse una voce, che mi riportò subito alla realtà.

"Si, Lu, ha ragione, stiamo per fare la storia e tu ti perdi nel mondo dei sogni e della fantasia?" Ribatté Natsu come se fosse una cosa del tutto scontata.

"Ma insomma, ora non si può più neanche riflettere?" Dissi io usando un tono che sembrava dovesse convincere più me che loro, e nel mentre continuavamo sempre​ la nostra "camminata/sfida" verso quella che di certo sarebbe stata un'avventura elettrizzante.

Ormai eravamo a metà strada, a metà strada dal coronare l'inizio di una storia mozzafiato che sarebbe stata raccontata da generazione a generazione, o a metà strada da quella che sarebbe stata la più grande delusione della nostra vita? La risposta che cercavo si trovava in quel maledetto castello, che sembrava non fosse raggiungibile, perché la strada si faceva sempre più lunga, come se il castello stesso stesse facendo in modo di non farci raggiungere il suo territorio, ma con noi non attacca, abbiamo affrontato situazioni peggiori e non ci saremmo di certo tirati in dietro ora che eravamo così vicini a raggiungere la vittoria della nostra scommessa lanciata a Natsu tanto per cazzata. Levy-chan, vedendomi pensierosa, fece avanzare di qualche passo Natsu, in modo che non potesse sentire ciò che ci dicevamo, e mi sussurrò

"tutto ok amica? Dai conosco quella faccia, è la classica faccia tua di quando pensi a un ragazzo, forza ti ascolto" mi incoraggiò a parlare, e allora alzai delicatamente la mia mano in direzione di Natsu, ormai lontano anni luce, e con il suo solito sorrisetto da imbecille, ci disse

"forza lumache, di questo passo vincerò io la scommessa", facendoci una faccia del tipo😏 e invitandoci con la mano a darci una mossa.....

destino o no?!Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora