«Okay, più a destra. Più indietro, vicino alla scrivania del capo. No, un po' meno di così. Più avanti. Ancora un po'. Okay, perfettamente simmetrico. Posalo lì».
Segnò un cerchietto accanto all'ordine appena svolto con immensa soddisfazione. Tutto era nel posto in cui doveva essere. Dopo aver calcolato anche il minimo centimetro, l'ufficio dell'Agenzia dei Detective Armati era completamente addobbato a puntino per il party natalizio che si sarebbe tenuto quella sera. Tutto aveva rispettato i disegni del suo diario, preparati meticolosamente da settimane. Anzi, no. C'era ancora qualcosa che lo turbava.
«Atsushi, quella ghirlanda è troppo a sinistra. Spostala di due centimetri in là».
«Kunikida è la terza volta che la sposto! Va benissimo così, davvero!».
Quello che era diventato il suo schiavo personale per l'occasione stava lì davanti a lui, con le braccia a penzoloni e la voglia di fare completamente esaurita. Ma lui, l'onorevole Kunikida che si era addossato la grande responsabilità dei preparativi, non poteva lasciare quel dettaglio fuori posto.
«Anche un solo difetto potrebbe turbare l'aria di festa. Non ci pensi a Kyouka?».
Gli occhi di Atsushi divennero delle fessure.
«Non credo saranno degli addobbi fuori posto a rendere Kyouka meno felice... ».
Seguì un momento di imbarazzo, in cui quelllo cominciò a fissare le pagine del proprio diario dubbioso sul da farsi, mentre l'altro si era lasciato andare a un facepalm.
«Dai, Kunikida... puoi segnarlo come fatto. Non sarà mica quello a intaccare la tua reputazione... ».
Colpito nel profondo, Kunikida cominciò a stringere la stilografica, mentre la punta a forma di stella cometa dondolava impazzita all'estremità.
«Reputazione?! Cosa stai sottointendendo, Atsushi?».
«Ah,emh... ecco, nulla! Non è quello che pensi... in realtà... umh, volevo dir-».
«Buongiorno! Merry Christmas! Sono io, Babbo Natale!».
Era entrato all'improvviso spalancando di colpo la porta dell'ufficio, vestito in maniera ridicola e con alle spalle un grosso sacco marrone. Aveva un sorriso ebete stampato in volto. Atsushi e Kunikida era immobili come statue di gesso dallo sconcerto.
«Ecco, signor Babbo Natale, lei a regola dovrebbe passare questa notte dal camino, quindi...».
Ma al signore in rosso, che non era più grassoccio come nei suoi anni migliori, cominciarono a scendere lacrimoni di tristezza e lasciò cadere il suo pesante bagaglio.
«Atsushi, tu non...non mi riconosci?».
«Dazai! Dove diamine ti eri cacciato? Ho dovuto fare tutto da solo!».
«Sono andato a fare shopping, mio caro Kunikida. Quello che fanno le persone scaltre come me, ovviamente.». Si lasciò andare sul cornicione sistemandosi il ponpon del grande cappello.
«Ah, giusto! Preferisci un teaser, del cianuro o una corda già annodata come regalo?».
«Lo sapevo... sempre a battere la fiacca te!».
«Ma figurati, Kunikida! Anche a Natale tu sei sempre così buono e generoso da far evacuare tutti i membri dell'Agenzia per le tue manie di grandezza... o sbaglio?».
«Mi auguro ardentemente che le tue priorità per il nuovo anno non siano delegare il tuo lavoro agli altri e dannarmi l'anima!».
«E anche per quest'anno contaci solo tu, Kuni-kun!».
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Come fiocchi di neve
Fanfiction«Come fiocchi di neve, cadremo insieme». Piccola one-shot natalizia, pensata come regalo per tutti voi! Vi ringrazio per il vostro supporto in questi miei primi mesi in cui sono stata attiva su Wattpad e buon Natale a tutti! (24/12/2017)