Passarono ancora mesi,arrivò giugno,fine giugno.
Trovai la forza di incontrarlo,ero stata bloccata ovunque,chiesi l'aiuto di una terza persona per convincerlo a sbloccarmi.
"Ciao,quando ci vediamo?"
Ripartì tutto da qui,ci incontrammo la sera stessa,in un parcheggio.
Ero seduta su un muretto girata di spalle,lo vidi arrivare ma feci finta di nulla,non riuscivo a girarmi e a riguardarlo di nuovo negli occhi,negli occhi che tanto mi avevano fatta innamorare. Era bellissimo,come sempre,ma si vedeva che non era lui,aveva lo sguardo spento e i suoi occhi non brillavano più. Ed era colpa mia,era solo e tremendamente colpa mia,non c'erano scuse che tenessero.
Iniziò a piovere.
"Ti porto a casa?"
"No,vado a piedi"
"Beh se ti ammali fatti tuoi,io un passaggio te l'ho offerto"
Accettai,sapevo in cuor mio,che da quel parcheggio,da quella sera,tutto sarebbe ricominciato.
Arrivammo sotto casa,imbarazzo.
"Posso abbracciarti?" io,che chiedo un abbraccio,mai successo.
Sentì le stesse emozioni di quella prima volta al lago,tremavo,avevo solo voglia di piangere.
Avrei ribaltato la terra e tutti i pianeti del sistema solare per riavere quell'amore con me.
Non resistevo più,avevo bisogno di vederlo anche il giorno seguente, però questa volta Laveno,fu la meta ideale,il lago,un gelato è una panchina. Una scena da film,di un romantico incredibile,tranne per quel frappè che era veramente tremendo.
Però,mi sono dimenticata un passaggio (lo so amore che già me lo stavi per scrivere che mi sono dimenticata della foto con la faccia da koala,invece no!)
Quella sera lo aspettai davanti a un tabacchino,nell'attesa su Instagram mi scattai una foto con un filtro parecchio stupido,gliela mandai immediatamente.
<< faccia da culo >>
<< però sono caruccia>>*🚑🆘👫*