Singolare

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Esternato dai pensieri,

voglio udire il niente;

socchiudo piano gli occhi

e allontano la mia mente;

avi i tempi antichi

in cui regnavi tu;

nè gioie nè dolori,

nè peccati nè virtù.

Assai mi sono chiesto

se un un uomo può colmare

ogni arduo sentimento

come un vuoto singolare;

il buio fa star male,

caro il prezzo da pagare

per potere contemplare

l'inesistenza del reale.

E così mi lascio andare,

sono stanco di lottare;

riportami là dove

nell'oscuro so brillare;

brillerò di luce mia

e non di riflessione;

Nè stelle nè pianeti

ad offuscarmi la visione.

Riallattami al tuo seno,

in quel guscio primordiale

e rimettimi a dormire

nel mio letto singolare.


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