Capitolo 6

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Capitolo 6.

Quella volta fu Dianna a portarmi a letto.

Ed intendo in tutto e per tutto.

Amavo quando era lei a prendere l’iniziativa, cosa che non capitava spesso.

Non so bene perché lo fece, ma non era quello l’importante.

Forse aveva bisogno d’amore dopo una giornata come quella. Io non potevo darle amore, potevo darle soltanto me stesso.

Ed io ero psicologicamente instabile.

Eravamo stati tutto il giorno all’ospedale, senza un vero motivo. Rimanevamo nella sala d’attesa in silenzio. Ogni tanto uno di noi usciva, a volte per prendere del caffè per tutti, altre semplicemente per andarsene da quella stanza.

Era opprimente, ti lacerava dentro. Quel giorno era arrivata anche Eleanor, la ragazza di Louis, ed ero sicuro ci fosse anche Danielle nella stanza a fianco.

Liam e la sua codardia non avevano avuto il fegato di andare a vedere.

Era un puttaniere senz’anima: ecco cos’era diventato. 

L’amore l’aveva divorato, il bello era che era stato lui a volerlo.

Louis mi faceva ancora più pena.

Era innamorato perso di Eleanor, ma continuava a dire a se stesso che era troppo giovane ed occupato per fare i conti con l’amore.

Dio.

Santissimo Dio.

Liam era stato con troppe ragazze in troppo poco tempo dopo la rottura con Danielle.

Era troppo orgoglioso per ammetterlo, ma lui aveva bisogno di lei. Quasi tutta la band aveva provato a parlare con lui, a convincerlo in qualche modo. Anche Lou, da brava mamma adottiva, aveva provato.

Il nulla più totale.

Una notte una ragazza, un’altra la notte successiva e via così.

Un completo idiota.

Ci fu una buona notizia: ci permisero di vedere Niall per pochi minuti a testa. Non era tanto, però per noi fu come se ci fosse stata concessa l’immortalità. Ormai era chiaro che Niall fosse fuori pericolo, o almeno di morte.

Il primo fu Greg, il fratello maggiore, che era arrivato poche ore prima. Era teso e si vedeva chiaramente che era a pezzi, ma cercava di tenere duro.

Quando uscì abbozzò un sorriso, il che ci fece tirare un sospiro di sollievo. Guardai i ragazzi, nessuno si fece avanti per andare a vedere come stesse Niall.

Andò Dianna.

Non so esattamente cosa si dissero, lui era ancora mezzo addormentato, forse lei gli disse che non aveva fatto due ore di macchina per vedere un biondo tinto irlandese in un letto d’ospedale. Vidi che Niall le sorrise e poi lei se ne andò. Liam, Louis ed io non entrammo. Dianna si inventò, poco prima di uscire, che eravamo troppo scossi e che quindi eravamo tornati a casa sotto consiglio dei medici.

Io l’avevo sempre detto che era una fantastica attrice.

Fu Dianna a fare tutto per me.

Quando chiamò mia madre rispose lei, dicendo che ero sotto la doccia. Poi quando fu ora di tornare a casa, guidò lei.

Io ero sotto shock.

Ero ad un secondo dal perdere i miei due migliori amici, due fratelli.

Che mondo di merda.

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