Ambar...in giro per la città

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Vorrei tanto portare anche mia figlia a fare la passeggiata con me e con Lily, ma penso che ,anche per la piccola età di Katie, sia meglio portarla dalla "nonna",lei infondo desiderava tanto passare un po' di tempo con la sua nipotina e mi piacerebbe tanto che almeno lei abbia un legame affettivo con una persona adulta, tutto quello che io non ho mai avuto e che, nonostante mi ostinassi a far credere il contrario, desideravo tanto.
Inoltre è pure l'occasione giusta per far conoscere Lily a mia zia.

Dopo aver preso una tazza di té da Sharon, ci siamo avviate verso il centro, dove abbiamo accertato la nostra iscrizione all'università e dove fortunatamente abbiamo visto che gli orari dei corsi sono perfetti per le nostre necessità (io ce li ho la mattina e lei il pomeriggio).
Abbiamo fatto un giro tra i migliori negozi del luogo e abbiamo fatto anche un bel po' di compere, per il piacere di Lily...abbiamo visto i migliori pub del luogo (forse non sembra ma Lily è una ragazza che si sa divertire nonostante il forte senso di responsabilità che la pervade il più delle volte) e come se non bastasse siamo andate al Jam e Roller.

Ieri avevo pensato di aspettare un po' di tempo prima di farla conoscere, ma credo che alla fine non cambi nulla, inoltre ieri sera a cena le ho spiegato tutta la situazione fin dagli albori e quindi lei sa cosa dire e cosa non dire...ho troppa paura che scoprano la messa in scena, proprio ora che sto imparando a godermi la vita.

È stato troppo divertente vederla pattinare con Luna, impara molto in fretta, dopo pochissimo tempo già sapeva fare "molte" cose quasi alla perfezione. Nina l'adora, mi ha detto che la vede come una sorella maggiore (anche se hanno pochi anni di differenza) da cui prendere ispirazione, ha letto alcune pagine della bozza del libro e sarà la prima,a suo dir, che lo acquisterà; Matteo, invece, è rimasto affascinato dal suo sorriso e dalla sua pelle di porcellana, mentre Simon, anche se contento della sua presenza e di averla conosciuta, sembrava orientato altrove, aveva uno sguardo quasi triste, assente e vuoto della luce interiore che lo contraddiceva, mi ha fatto quasi male vederlo così...stavo male quando lo vedevo soffrire, come se il suo umore potesse condizionare in un istante fulmineo anche il mio, come se i miei occhi si riempissero di dolore a vederlo soffrire; troppe volte ero stata io la causa di quel dolore e avrei tanto voluto credere che quella volta non centrassi per nulla, ma io sapevo che non era così, sapevo che stava pensando alla menzogna che gli ho raccontato, chissà quanto avrà sofferto, chissà quante volte avrà pensato di essere stato uno stupido incapace ad avermi lasciato andare a Parigi, ma io voglio credere che lui non l'abbia mai fatto, che lui non sia mai stato male per quello e che anzi abbia trovato nel fondo del suo cuore un minimo di felicità.

Ci sto molto male, ma credo ancora che ciò che abbia fatto sia stata la scelta migliore della mia vita, non volevo negargli un minimo di libertà, volevo essere, anche io, libera...voglio molto bene a Simon, ma preferisco che mia figlia non abbia un padre e che pensi che il vero amore non sia quello tra due genitori, ma quello tra madre e figlia, sangue del proprio sangue, io non voglio che mia figlia pensi che io non sia capace ad amare qualcuno tranne che me stessa; l'amore è la capacità di amare e non va confusa con l'innamoramento poiché quello è un sentimento e quindi non è per sempre, io voglio che lei creda che il nostro amore invece sia incondizionatamente perenne.

Abbiamo incontrato anche Jazmin e Delfi, che stranamente l'hanno accolta a braccia aperte e le hanno fatto anche un'intervista complimentandosi con lei per il suo buon gusto e per il suo aspetto ben curato.
Poi siamo andate a prendere Katie, prima che Luna ritornasse a casa, successivamente siamo andate a casa a cenare, a guardare un film drammatico e infine a dormire.

Simbar ...una sorpresa che cambierà per sempre le loro viteDove le storie prendono vita. Scoprilo ora