₀₂

1K 63 13
                                    

Le persone erano davvero troppe. Ridevano scherzavano, facevano solo rumore. Cominciai a sentirmi male e sentirmi soffocare. Era tutta quella gente a soffocarmi e farmi perdere il respiro. Tutto in torno a me girava come un via positiva di un film.

Senti qualcuno chiamare il mio nome. Riconobbi la voce di seokjin. Mi saluto con gli occhi illuminati e sprizzanti di gioia. Io non poté che sorridere come avevo sempre ‪fatto.in‬ fondo dovevo solo ricominciare a sorridere e a fingere che andasse tutto bene ma forse questa volta sarebbe stata più dura.

Arrivati all'interno della struttura seokjin mi porto verso un gruppo di ragazzi che non riconobbi subito.poco dopo capi che erano i nostri amici:
Namjoon il leader chiamto da noi rap monster.Yoongi, è sempre stato un ragazzo serio e tranquillo ma spesso da l'impressione di essere un po' apatico ma noi sappiamo che nasconde un suo lato dolce per questo è da noi chiamto suga da sugar. E in fine Taehyung tanto stupido quanto bello a volte. Ricordo che eravamo a buffoni del gruppo.

Yoongi urlò subito il mio nome appena mi vide arrivare
JHOOOOOPE~
mi chiamvano jhope, dicevano che ero la loro speranza ma non ho mai creduto a ciò fino in fondo. Sapevo che per me non ci sarebbe mai stata alcuna speranza, figuriamoci che io fossi la speranza di qualcuno.

I volti dei miei amici erano tutti così sorridenti e felici nel rivedermi ma sinceramente non capivo il perché.

Namjoon mi arruffó i capelli e mi sorrise. Anche se ero più grande di lui mi ha sempre trattato con affetto paterno e protettivo nei miei confronti e a me non che abbia mai dato fastidio. Il rapporto che avevo con i miei amici era qualcosa di speciale che nessun altra persona avrebbe potuto mai avere o capire.
Ma con il mio allontanamento trovavo tutto ciò un pò soffocante.

Ci dirigemmo nelle nostre aule. Facevo parte del corso di psicologia insieme a jin e yoongi.
A metà della lezione comincia a sentirmi male così uscii dall'aula.

Stavo passeggiando per i corridoi. Mi fermai alla vista di un ragazzo dai capelli platino seduto atterra tra i due distributori. Mi avvicinai per vedere meglio il suo volto. Aveva due guance paffutelle e rosee due piccoli occhietti a mandorla e delle labbra carnose e anche esse di uno splendido colore. Notai che aveva diversi orecchini. Se ne stava li tranquillo senza neanche muovere un ciglio . Nelle sue orecchie aveva delle cuffiette nere che cadevano dolcemente sulle sue spalle. A quanto pare si accorse della mia presenza visto che mi guardò e si alzò come per andarsene da lì. Preso dal panico gli dissi la prima cosa che mi venne in mente

e-ecco COSA STAI ASCOLTANDO?!? EHEH

Il ragazzo mi guardo con aria infastidita ma sempre in modo impassibile poi si avvicinò a me e mi mostrò il suo telefono dove su di esso c'era scritto il titolo della canzone

"You are in my veins" era
Non mi sembra di conoscerla
Gli dissi con aria imbarazzata

ah G-GRAZIEE

Il ragazzo s'inchinó di fronte a me e si diresse verso l'altro lato del corridoio. A quel punto non avevo nessuna scusa per impedergli di andarsene. Mi fermai un attimo a pensare. Al perché avessi bisogno di quel ragazzo di cui non sapevo neanche il nome. Forse perché in lui rivedevo qualcosa di me del mio carattere. Urlai

HAI DEI BELLISSIMI CAPELLI DAVVE-*respira* DAVVERO BELLISSIMIIII

Il ragazzo si girò verso di me spalancò gli occhi e poi si giro velocemente.
Rimasi qualche minuto immobile.Quella persona così silenziosa mi aveva fatto sentire vivo per qualche istante e stranamente felice.

Continua...
angolino brutto
ciaoo~

b l i n d i n g  light 、jihopeDove le storie prendono vita. Scoprilo ora