Prologo

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CRISTIAN POV'S
"E quindi la radice cubica di 512 è..."
La voce noiosa di quel cazzone del professore di matematica viene interrotta da qualcuno che bussa alla porta. Menomale! Non ce l'avrei fatta a sopportare una parola di più. Quell'uomo dice solo un sacco di stronzate, a cosa mi servirà mai sapere la radice cubica di...vabbè non mi ricordo manco di cosa dato che, come al solito, stavo per addormentarmi.
"Buongiorno professor Ricci, scusi il disturbo, ma il preside ha convocato immediatamente nel suo ufficio l'alunno Cristian Innocenti, quindi, se non le dispiace, dovrebbe uscire dalla classe".
"Innocenti! Hai sentito?! Svegliati e vai, sarà la volta buona che ti espellono che qui servi solo a riscaldare la sedia e a fare guai!"
Ecco, continua con le solite stronzate...lo sanno tutti che non verrò mai espulso da qui dato che mio padre paga pure la carta igienica, povero illuso.
"Sìsì, certo, lo prendo come un augurio di buona fortuna" mi rivolgo al professore con uno dei miei sorrisetti più falsi e strafottenti, e lui, spazientito, sbatte una mano sulla cattedra intimandomi con un'occhiataccia di andarmene subito di lì e, così, ridendo mi dileguo dalla classe.
Intanto la bidella mi dice di seguirla e così faccio molto tranquillamente. So benissimo che quello che è successo stamattina è molto grave e il regolamento della scuola prevederebbe l'espulsione istantanea, ma sono altrettanto sicuro che basterà del denaro in più per far chiudere un occhio a quel deficiente del preside Venturi.
Sono così distratto dai miei pensieri che non mi accorgo nemmeno di essere davanti alla porta della presidenza, così busso ed entro senza farmi tanti problemi.
"Ah, eccola qui Innocenti, la stavo proprio aspettando...sa, sono passato molte volte sopra le sua bravate, ma questa volta è troppo, ha decisamente superato il limite!
Ero stato informato della sua fama da seduttore e don Giovanni, ma questo non le permette assolutamente di intrattenere rapporti sessuali nel bagno della scuola con una professoressa solo perché giovane e appena entrata in servizio. Tutto ciò è deplorevole, e, come da regolamento, lei è ufficialmente espulso! Non si disturbi a chiamare suo padre, è già stato avvisato di tutto e non potrà fare nulla per rimediare. Ora vada che non ho altro tempo da perdere con lei!" Non mi dà neanche il tempo di controbattere. Cerco di metabolizzare il tutto, Cristo, che cazzo! È vero la professoressa è davvero una bella donna, ma qui è lei la sgualdrina a farsela con i suoi alunni, io ho solamente soddisfatto le sue voglie...
Mi alzo dalla sedia e la sbatto violentemente, non possono cacciarmi! Questo significherebbe che sarei costretto a  trasferirmi da quella stronza della mia matrigna a Napoli ed io sto così bene qui a Rimini! Che nervi! Appena vedo quella stronza della professoressa Bianchi gliela farò vedere io!
"Innocenti è ancora qui?" mi domanda il preside Venturi visibilmente irritato.
"Beh, se io sono stato espulso, nemmeno la professoressa Bianchi può passarla liscia...è lei che mi ha sedotto proponendomi cose che, le assicuro, non riguardano per niente la materia che dovrebbe insegnare!" dico preso dalla rabbia.
"Non si preoccupi, anche la professoressa Bianchi ne pagherà le conseguenze, ma questo non le deve interessare dato che adesso non fa più parte di questa scuola. Quindi se ne vada. ORA!"
Ed è proprio in quel momento che arriva mio padre, grazie al cielo, sicuramente sarà venuto per salvarmi il cu...
"Cristian, eccoti qui, non mi sarei mai aspettato una cosa del genere da te!
Ma adesso ti faccio vedere io, così imparerai una volta e per tutte la lezione. E preside Venturi lo perdoni da parte mia, togliamo subito il disturbo, arrivederci".
Ma cosa diavolo gli è preso?! Cazzo, sono sul serio in un mare di guai, ma che dico...un oceano!
"Sali in macchina, c'è già tutta la tua roba dentro e adesso andremo dritti dritti a Napoli da Teresa e Amanda!"
Addio vita felice e senza pensieri, benvenuta reclusione.

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