"Ti amo, piccolo".

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Avevo il cuore che batteva a mille e non vedevo altro se non quella figura. Non ci pensai due volte, prima di afferrarlo dal polso e girarlo verso di me.

Ci guardammo negli occhi, ed il mio sguardo oscillò poi anche sul suo viso.
Era Louis.
Così come lo ricordavo. Aveva gli stessi occhi che avrebbero fatto invidia al mare, le stesse labbra sottili e gli zigomi incavati.
Mi sorrise, ed io rimasi immobile ad osservarlo, mi persi nei suoi occhi mentre i miei si riempivano di lacrime.
Mi sorrise, ed ai lati dei suoi occhi comparvero quelle rughette che avevo sempre amato.

Scoppiai in lacrime, e lo strinsi in un abbraccio disperato.
Sentii i suoi singhiozzi mentre stringeva la mia maglietta con le mani. Dopo quella che a me era sembrata un'eternità, mi allontanai dal suo corpo per guardarlo ancora negli occhi, tenendo però la mani sulle sue spalle.

"Ha-arry...?" Balbettò lui, con la voce tremante ed un piccolo sorriso. Io sorrisi ed annuii freneticamente.
"Dimmi che questo non è u-un altro dei miei s-sogni o visioni... t-ti prego dimmi che sei qui per davvero..." sussurrò prima di stringermi di nuovo a sè, poggiando la testa al mio petto.

"Sì... sono qui per davvero, amore mio, non è un sogno" sussurrai. Lui alzò la testa ed i nostri sguardi si incontrarono di nuovo, e poi avemmo lo stesso pensiero, e le nostre labbra si unirono in un bacio.
Carico di lacrime, di disperazione, nostalgia e soprattutto amore.
Non ci credevo, che stavo davvero di nuovo baciando le sue labbra. La mia mente non era più lucida, riuscivo a concentrarmi soltanto sul sapore di menta e fumo che avevano le labbra di Louis.

Le labbra di Louis,
le labbra di Louis,
le labbra di Louis.
Il paradiso.

"Ti prego portami via di qui" sussurrò lui sulle mie labbra, con le mani sulle mie guancie.
Io annuii. "Lo farò, amore mio, non preoccuparti" risposi sottovoce. Portai una mano sulla sua ed incrociai le nostre dita, prima di girarmi e condurlo dov'erano Nick ed il suo collega.

Le nostre mani unite come non lo erano state per troppo tempo.
Il mio cuore stava per esplodere per davvero.

Quando arrivai però al punto in cui era partita la mia corsa, Nick non c'era più.
Urlai il suo nome nel silenzio, e sentii dei passi provenire da un vicolo cieco, insieme a delle voci.
Uscirono entrambi da lì, e quando Nick vide Louis dietro di me, un enorme sorriso si fece largo sul suo volto.
"Louis!" Esclamò.
Si avvicinò a noi a grandi passi. Guardò Louis.
"Dov'è lui?" Gli chiese, e Louis non ebbe problemi a capire a chi si stesse riferendo.
Scosse velocemente la testa, sembrava spaventato a morte.
"N-non ve lo dico, m-mi spiace" balbettò con lo sguardo basso.

"Louis... ti prego. Dobbiamo arrestarlo, non può restare in circolazione" gli spiega pacato Nick.
Ma Louis scuote la testa. "Mi punirà. O mi ucciderà. Se viene a scoprire che sono stato io. N-no! No! No!".
Notando che lo sguardo di Louis era più che spaventato, lo strinsi a me.

"Adesso non c'è più nessuno pericolo, Lou, non si avvicinerà più a te" sussurrai.
Lo sentii singhiozzare. "Oggi l'ha fatto di n-nuovo" sussurrò, "M-mi fa m-male tutto...".

"Cosa ti ha fatto, amore?" Chiesi, abbastanza spaventato. Lui scosse ancora la testa e non mi rispose tanto subito. "Harry andiamo via di qui, ti prego portami lontano da lui, ti prego, ti prego!" Continuava a ripetere tra i singhiozzi.
Io quasi piansi a sentire le sue parole.
Guardai Nick in cerca di una specie di aiuto.
"Louis, devi dirci dov'è. Ti promettiamo che non ti farà più nessun male" disse il collega di Nick -aveva un nome costui?- con voce calma, per cercare di tranquillizzare l'uomo tra le mie braccia.

L'uomo tra le mie braccia che più che un uomo, sembrava un cucciolo spaventato.
"In f-fondo a destra," sussurrò dopo aver deglutito, "C'è una p-porta di legno. Stanno gi-giocando e s-sniffando... s-sono tanti...".
Nick non chiese altro, fece segno all'altro di seguirlo e andarono nella direzione indicata da Louis.

Quando furono andati via, lui alzò lo sguardo sul mio. "T-ti prego, andiamo v-via prima che torni... prima che si r-renda conto che s-sono stato io" mi supplicò.
"Louis, non possiamo andare da nessuna parte" gli spiegai in un sussurro, "Devo aspettarli o ci perderemo".

"Non me ne fotte un cazzo di perdermi!" Esclamò, mentre vedevo le sue mani cominciare a tremare, "Io devo scappare, ora! Altrimenti lui mi ucciderà! L'ha fatto con George e lo farà anche con me! Harry, Harry, ti prego!".
Piangeva disperato ed io non sapevo come farlo smettere.

Finché, presi la sua mano e cominciai a correre con lui al mio seguito, e corsi finché non ebbi più fiato nei polmoni.
Louis dietro di me aveva smesso di piangere, una volta arrivati vicino alla fermata di una metro.
Mi girai verso di lui. Aveva gli occhi rossi, ed il suo aspetto... era probabilmente uno dei peggiori in cui l'avessi mai visto, eppure per me rimaneva la più bella opera d'arte di sempre.
"Harry" mi chiamò con la voce debole.
"Dimmi" mormorai.
"Tu... tu mi ami ancora?".
Io strinsi la sua mano ancora di più. "Ti amo e non ho mai smesso, Louis. Ti ho amato per tutto questo tempo e non puoi immaginare quanto io abbia sofferto la tua mancanza" mormorai mentre le lacrime si facevano di nuovo strada sulle mie guancie.

Louis sorrise felice alle mie parole. "Non sei stato mai con nessun altro?" Mi chiese guardandomi negli occhi.
"Nessuno, Lou... se non il tuo ricordo" sorrisi anche io.

"Ti amo, piccolo" sussurrò poggiando la testa al mio petto. Si morse il labbro inferiore e sorrise.
Non sentivo queste parole da troppo tempo, e immagino che Louis in quella posizione abbia sentito il mio cuore andare all'impazzata. Non risposi e lo strinsi a me come se potesse scomparire da un momento all'altro.
"Ti amo, ti amo, ti amo, ti amo" ripeteva lui, ancora, e mi fece sorridere, ancora.

***

Io e Louis rimanemmo a quella fermata per lunghi quarti d'ora. O forse ore? Non lo so. So solo che il tempo che avevo speso a perdermi nel blu dei suoi occhi e a baciare le sue labbra, era stato speso bene.
A dir poco bene.

Nick mi chiamò e mi chiese dove fossimo, ed io glielo spiegai... nel migliore dei modi... -male-. E feci ridere Louis.
Si bloccò il mondo in quel momento, per me, ed un sorriso a trentadue denti comparve sul mio volto mentre chiudevo la chiamata.
"La tua risata mi è mancata così tanto..." confessai.
"Tu, mi sei mancato così tanto" disse lui guardandomi negli occhi.

"Cosa è successo... mi spieghi?" Chiesi, sperando che Louis non rifiutasse la mia richiesta.
Sospirò. "E vabene. Sarà una storia lunga ma..." fece spallucce.
"La ascolterò" gli assicurai.
"Allora..."

***
S/A
il capitolo doveva continuare.
Ma ho deciso adesso di no :D.
Amatemi dai sono buona

in fondo.

Kisses,
-F

White Balloons {L.S.} Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora