Capitolo 3

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“Emma!”

Sonia mi riporta alla realtà. Non sono tra le braccia di Maurizio, sono a lavoro e i clienti aspettano i loro caffè. Vado di corsa al bancone, pronta a preparare le bevande.
Ho paura, non voglio che a Maurizio succeda qualcosa di brutto. Quella gente non scherza, è pericolosa. Che uomo altruista, avremmo bisogno di più tipi così, il mondo sarebbe un posto migliore.

Mentre servo i tavoli, spero di veder entrare presto il mio grande amore.

“Ma che hai?” Mi chiede Sonia curiosa. “Sei strana oggi, è successo qualcosa?”

Vorrei raccontarle tutto, ma non posso, non tradirei mai il mio eroe, non voglio metterlo in pericolo.

“Niente, sono solo un po’ sovrappensiero.” Sospiro.

“So io a chi stai pensando!” Si allontana ridendo.

Guardo il tavolo dove il mio amore prende posto di solito, la sedia su cui si siede con quella sua innata agilità è ora vuota. Una grande tristezza mi assale.

Sento la porta aprirsi e spero con tutto il cuore di vederlo entrare.

Mi giro e per poco non mi prende un colpo. È uno dei tizi che Maurizio aveva incontrato la sera prima!
Lentamente mi dirigo al bancone, cercando di sembrare più calma possibile.
Come si chiamava? Maurizio lo aveva richiamato. Flavio, doveva essere lui.

In quel momento prendo una decisione. Avrei aiutato Maurizio nella sua indagine.
Vedo l’uomo estrarre il telefono e comporre il numero.
Decido di avvicinarmi a un tavolo vicino il suo, così da poter sentire.

“Buongiorno dottore!” Esordisce Flavio.

Di chi stava parlando?

“Sì, dottore, ha accettato l’offerta.”

Sembra non notarmi mentre faccio finta di pulire il tavolo alle sue spalle.

“Sa, quel Guido, mi sembra un tipo in gamba.”

Tiro un sospiro di sollievo, il solido travestimento del mio adorato non era stato scoperto. Che uomo pieno di risorse, sospiro.

“Va bene dottore, ci prepariamo al jackpot, la Scossa non fallirà.”

La Scossa? Chi poteva essere a capo di questa spietata organizzazione?
Probabilmente mi stavo mettendo in una situazione pericolosa, ma l’amore spinge a fare pazzie. Maurizio ha bisogno di me, non posso abbandonarlo.

“Ciao Maria!” Sento Sonia salutare.
Un grande urto si appropria di me, di nuovo lei.
Facendo una sorta di sfilata si dirige al tavolo di Flavio. Si conoscevano?

“Maria, buongiorno.” La saluta quest’ultimo.

“Salve, Flavietto. Ci sono novità?”

“Abbiamo preso l’americano delle armi, quel certo Bruce Willis. Siamo riuscito a beccarlo in un negozio della Vodafone.”

Maria era coinvolta? Che ruolo aveva in questa storia? Fortunatamente Maurizio era in incognito, dubito che Maria avrebbe potuto scoprire il suo travestimento perfetto.

“Bel lavoro. Teniamo un profilo basso, non voglio che il Maurizio, il mio ragazzo ci scopra.”

Quelle parole sono come un forte pugno allo stomaco che mi riportano alla realtà.
Maurizio sta con Maria, avrei dovuto farmene una ragione, ma non ci riuscivo.
Ora però avevo cose più urgenti da fare. Dovevo avvisare Maurizio, dirgli della sua ragazza.

“Sonia, io esco, non mi sento tanto bene, vado a prendere un po’ d’aria.”

“Va bene, Emma. Qualsiasi cosa chiamami.”

La mia collega è davvero gentile.
Cerco sulla rubrica il contatto “AmoreGraNdiSsimodellaMiAViTA” e lo chiamo, con l’ansia a mille.

Dopo poco tempo sento la sua voce.

“Protto?” Dice in modo incredibilmente sexy.

“Ciao Maurizio, sono Emma.”

“Emma, tono contento di tentirti, cota tuttede?”

“Ascolta, devo parlarti riguardo ieri, e importante, ho scoperto dellle cose.”

“Tei al bar? Non ti muovere, arrivo tubito!”

Riaggancio, aspettando con il cuore che batte a mille.
Mentre riordino i pensieri, sento qualcuno alle mie spalle.

“Ciao, Emma! Ti cercavo.”
Johnny, ancora lui. Che seccatore.

“Ciao Johnny.” Rispondo sforzandomi di sorridere.
“Cosa c’è, sono molto impegnata e aspetto una persona.”

Il suo sorriso beffardo scompare da quel volto.

“Qualcuno? Oh, capisco. Vuoi che ti faccia compagnia nel frattempo?”

“No grazie, starà per arrivare.”

Dal fondo della strada sento un forte rombo di moto, chissà dove sarà Maurizio.

“Bellla giornata oggi, vero?”

Sì che lo era, stavo per incontrare Lui.

Sulla strada compare un motociclista. Mi basta un attimo per capire che è lui, il mio amore. Il mio cuore è sul punto di uscire dal petto, corrergli incontro e abbracciarlo.
Viene verso di noi con il motociclo, ci sgomma davanti e arresta il mezzo.
Scende e si toglie il casco. Nel mentre mi mordo un labbro.

Vedo Johnny su tutte le furie andargli incontro.

“Così ora te la fai con Emma?” Gli urla contro.

“Tilentio, ragatto! Tono quettioni da grandi, torna a giocare con i toldatini.”

“Fottiti Stronzo!”

Johnny cerca di colpirlo, ma Maurizio schiva il colpo facendo una spaccata e tirandogli un pugno sul ginocchio. Mentre l’aggressore grida, il mio amore si ritira su grazia a una ccapriola all’indietro, per poi saltare ed eseguire un calcio volante con cui mette a tappeto il suo avversario.

Il mio uomo aveva appena vinto quella rissa. Era un guerriero formidabile.

“Tcuta per il tuo amico, ma mi ha attaccato e ho ritpotto.”

“Sei fortissimo!”

“Grattie Emma, tono etperto di tutte le arti martiali. Il mio maettro Brut Lee mo ha inteniato bene.”

“Sono contenta che tu sia venuto da me, devo parlarti, ma non qui, ci serve un luogo sicuro.”

“Va bene, dove andiamo? Qui è troppo pericoloto!”

Lo prendo per mano e lo guido verso la cantina del bar. Sto per vivere un’avventura con Maurizio, credo di essere la persona più felice al mondo.

Voglio un Uomo con la Testa sulle SpalleDove le storie prendono vita. Scoprilo ora