Capitolo 5

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Questa sera a casa di Maurizio rimarrà per sempre nel mio cuore. È un vero e proprio gentiluomo, sia fuori che sotto le coperte...

Abbiamo fatto l'amore per 12 ore filate, nessuno prima di allora ni aveva fatto provare emozioni simili.
Oggi ho il giorno di riposo e non devo andare a lavorare, posso ancora coccolare il mio amore.

Allungo il braccio verso di lui, ma noto che non è qui, nella camera ci sono solo io.
Mi guardo intorno spaesata, quando la porta si spalanca e compare Maurizio con in mano un vassoio con sopra cornetti alla crema e cappuccini. Lo amo. Lo amo sempre di più.

"Buongiorno Tetoro! Ho preparato la colattione! Tpero ti piaccia!"

Come fanno alcune ragazze ad amare soltanto i bad boy? Quegli idioti non valgono l'unghia di un uomo sempre così disponibile e premuroso.
Altro che Johnny, Maurizio tutta la vita.

"Buongiorno." Gli regalo il migliore tra i miei sorrisi. "Che bello, grazie mille!"

"Grattie a te! Tei traordinaria."

Quando mi parla in quel modo, mi sciolgo come un kinder pinguì fuori dal surgelatore, lasciato sull'asfalto rovente della Salerno-Reggio Calabria nel più torrido mese di agosto.
Rovente come me quando sto con quel fustacchione.

Si accoccola sul letto vicino a me e mi bacia con passione. Arrossisco e ricambio con trasporto.
Veniamo interrotti da un telefono che suona. Il mio uomo torna improvvisamente serio.

"È il cellulare che uso per ttare totto copertura, mi tta chiamando Amadeut!"

Era arrivati il momento allora! Volevano informarlo del colpo. Dovevo andare con lui.

"Tì, tono Guido, tiao Amadeut. Allora ci vediamo tra poco, porto con me Tutanna, la mia attittente."

Riattacca, lanciando un lungo sospiro.
"Mi ha detto dove vederlo, dobbiamo andare, fammi vettire come Guido!"

Si spoglia davanti a me, lasciandomi sbavare, per poi indossare la calzamaglia e la parrucca bionda.
Io mi infilo quella arcobaleno.
In poco tempo siamo pronti all’azione.

Maurizio imposta sul navigatore la destinazione e mi fa salire su un fuoristrada enorme, sui lati della vettura c’e scritto MAURITTIOMOBILE.
Che uomo pieno di gusto e stile.

“Metti la cintura tetoro, Ti volaaa”

La macchina sfreccia veloce per le vie della città, nessuno sembra in grado di arrestare la nostra corsa. Questa macchina è la metafora stessa del nostro amore: Insieme siamo così forti, veloci e avanti che nessuna macchina, camion o motociclo puo’ arrestarci.

In poco tempo arriviamo all’edificio dell’incontro.
Il telefono mi vibra in tasca, lo prendo e leggo il nome sul display: Johnny. Non ora, riattacco e rinfilo il cellulare in tasca.

“Chi era?” Mi chiede Maurizio.

“Johnny” Rispondo sincera, non voglio che ci siano segreti tra noi.

Arriviamo al portone. Maurizio bussa tre volte in attesa di una risposta.

“Parola d’ordine?” Una voce gracchia dall’altro lato.

“MYDILEMMAITYOU.” Risponde Maurizio sicuro di se.

Che uomo possente, sa anche parlare perfettamente l’inglese.
Se il mio amore comandasse il mondo, non ci sarebbero più guerre, carestie o crisi. Sarebbe una società perfetta che prospera nell’amore e nella gentilezza. Peccato che questa sia solo un’utopia.

“Potete entrare!” La porta ci viene aperta.

L’uomo ci conduce in una stanza, dove sono seduti diversi individui. C’è anche Maria! Il mio battito aumenta esponenzialmente. E se ora ci riconosce? Mio dio. Siamo in pericolo.

“Talve a tutti!” Esordisce Maurizio, sicuro di se.

“Ciao, Guido!” Lo risaluta la sua ex con voce sensualissima.

Una grandissima gelosia si sta impossessando di me, spero che Maurizio la sbatta in prigione presto.

“È la prima volta che ti vedo, devo dire che sei molto più affascinante di quanto mi avessero detto!”
Maria guarda la calzamaglia del mio amore mentre se lo mangia con gli occhi. Brutta stronza.

Il lato positivo era che il travestimento di Maurizio era efficace.

“Ma grattie, ora però pentiamo al lavoro. Perché mi avete chiamato?”

“Hai la nostra fiducia ora!” Flavio compare alle nostre spalle.

“Il dottore si fida di te ormai, hai dimostrato che ci sai fare. Ora appena arriverà, ti spiegherà tutto lui.”

Stavamo per incontrare il capo dei capi? Le mie ginocchia stavano per cedere. Dio, menomale che il mio amore era lì con me.

Da una porta alle spalle di Maria, fece il suo ingresso Amadeus, ma non era solo.
Alle sue spalle comparve un altro uomo. Indossava un completo nero, scuro quasi come il colore della sua pelle. Indossava degli occhiali e aveva i capelli dello stesso colore del vestito.

“Quindi tu saresti il famoso Guido.” Disse avvicinandosi. “Io sono Carlo, piacere mio, ragazzo.”

“Talve Carlo. Ai tuoi ordini.”

Il leader supremo della Scossa era ora qui davanti a noi. La sua statura mi metteva a disagio, facendomi sentire ancora più piccola davanti a lui.

“Stavo cercando una persona Tale e Quale a te, Guido, che ci aiuti in questo colpo.”

“Dimmi tolo quello che devo fare e lo faremo!”

“Vai subito al punto? Mi piaci, mi ricordi i miei Migliori Anni.”

“Grattie, tignore!”

“Signori!” Carlo si rivolge a tutti i presenti. “Se il nostro piano funziona, potremo lasciare un’Eredità enorme persino ai nipoti dei nostri nipoti.”

Amadeus ride, mentre prende posto al tavolo.

“Colpiremo la Filiale Assicurativa Nazionale Comunitaria Unitaria Largamente Organizzata. Anche abbreviata in FANCULO.
Ogni sera l’edificio viene chiuso e una squadra speciale rimane al suo interno per il controllo. Dovremmo infiltrarci, disattivare gli allarmi, far saltare i generatori elettrici e aprirci un varco fino alla cassa blindata. La squadra di guardia va tolta di mezzo.”

“Di cota dovrei occuparmi io?” Chiede Maurizio.

“Tu disattiverai gli allarmi e poi ti unirai alla squadra di assalto. Alla prossima riunione vi spiegheremo il piano nei particolari. Tenetevi pronti, entreremo presto nell’azione.”

E così siamo agli sgoccioli, tra poco questa storia finirà,, in un modo o nell’altro. Quella banda andava fermata. Guardo Maurizio, la sua sola vista mi fa capire che sono disposta ad andare fino in fondo. Lo amo e lo seguirò. Fino alla fine.

Voglio un Uomo con la Testa sulle SpalleDove le storie prendono vita. Scoprilo ora