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Seth quella mattina si era svegliato molto tardi.
Si sentiva stranamente accaldato ed eccitato.
Per un attimo ripensò al sogno che aveva appena fatto e un brivido di piacere lo scosse dalla testa ai piedi facendo pulsare dolorosamente la sua virilità ormai sull'attenti, facendolo gemere di piacere.
In quello stesso momento bussarono alla porta della sua stanza: «Chi è?»
«Sono Jacob...» coprendo l'evidente erezione sotto i boxer con il quale stava dormendo rispose: «Entra!»
Il ragazzo dall'altra parte della porta entrò nella stanza, facendo battere ancora più forte il cuore di Seth che solo pochi minuti prima l'aveva sognato in un modo del tutto diverso e molto più eccitante del solito: «Forza alzati dobbiamo andare di ronda» Seth arrossì imbarazzato ed ammise sommessamente: «Non posso»
Jacob capì subito e con la mano lo spinse contro il materasso mentre con la mano libera gli tolse la coperta di sopra.
La sua ipotesi era giusta.
Seth era molto eccitato, così sorridendo gli calò gli abiti liberando l'erezione ormai dura e turgida di Seth: «Jake, cosa?» in tutta risposta Jacob prese in mano il suo sesso e iniziò a masturbarlo con forza.
A quei tocchi irriverenti, il ragazzo iniziò a gemere di piacere vedendo come reagiva lo fece voltare costringendolo a mettersi a quattro zampe. Si abbassò il pantalone scoprendo il suo sesso duro e turgido, allargò i glutei di Seth e lo penetrò senza nemmeno prepararlo, Seth sentendosi spaccare a metà urlò di dolore, ma Jacob si stava godendo troppo il suo corpo stretto.
Iniziò a muoversi subito dopo scopando il ragazzo sotto di lui senza pietà.
Si liberò alcuni minuti dopo dentro di lui e rimase soddisfatto nel vederlo ricoperto di sperma e sangue, tanto che se ne andò ridendo.
Seth si svegliò di soprassalto spaventato.
Jacob disteso sul letto al suo fianco se ne accorse e con delicatezza lo avvolse in un caldo abbraccio: «Seth, stai bene?» il ragazzo al sicuro tra le sue calde braccia rispose: «Ho sognato che mi violentavi...» la sua voce arrivò alle orecchie del mutaforma più grande in un lieve sussurro lasciandolo sorpreso per un attimo: «Lo sai che non ti farei mai del male?»
«Sì. Lo so Jake. Era solo un sogno...» si voltò in quel caldo abbraccio per poterlo guardare in faccia e posò un bacio su le sue labbra, per poi riaddormentarsi poco dopo nascondendo il volto contro il petto di Jacob che lo coccolava accarezzandogli la schiena.
