Dana
Erano le otto e nove minuti e il sole già splendeva pallido nel cielo, rivelando a poco poco la tipica aria fresca di settembre. Avevo improvvisamente voglia di ritornare al mare, di uscire con i miei amici, di ritornare ai tempi in cui con lui andava tutto bene... Ma i miei passi si stavano dirigendo verso quell'edificio color rosa sbiadito, luogo significativo che aveva accompagnato tutta la mia adolescenza, la scuola: cuffie nelle orecchie, zaino in spalla e occhiaie che nemmeno il trucco era riuscito a coprire. Quel posto non mi era mancato per niente durante i tre mesi estivi. Mi sentivo fiacca, stanca, nemmeno arrivare lì a piedi era riuscito a farmi svegliare del tutto: con il corpo ero lì, ma con la mente ero rimasta ancorata al letto.
Arrivai nel cortile della scuola, che pullulava di studenti schiamazzanti, cosa che per poco non mi fece scoppiare la testa. Tra volti nuovi e volti già conosciuti, ne notai uno in particolare: se ne stava seduto sul muretto in disparte come sempre. Teneva la testa dai capelli biondi e scomposti calata verso il pavimento e gli auricolari nelle orecchie, per mettere in silenzioso il mondo intero e immergersi nella sua solita music rock. Non era mai stato un ragazzo espansivo e dinamico, era sempre circondato da quel velo di mistero, che l'aveva reso fin troppo attraente ai miei occhi.
Più lo guardavo, più mi si stringeva il cuore: ormai per lui ero un'estranea, così come tutte le ragazze che si era portato a letto. Probabilmente si era dimenticato di tutti i nostri bellissimi momenti insieme, di quanto fossimo belli e complici l'uno a fianco all'altra.Avevo perso un grande amico, Lorenzo.
Avevo perso l'unica persona per cui avessi mai provato qualcosa di forte, Mike.
Cosa mi restava?Avrei voluto fregarmene di tutto, smetterla di piangermi addosso e avvicinarmi a lui con spavalderia, senza alcun rimpianto. Ormai non avevo più nulla da perdere.
Avrei voluto prendergli quel viso pallido tra le mani e baciare le sue labbra rosee e carnose davanti a tutti.«Ehi, piccola peste!» fu proprio l'ex fidanzata di Mike, Giselle, con cui ormai avevo stretto amicizia, a risvegliarmi dal mio flusso di pensieri. Si aggrappò a me con goffaggine e mi fece quasi perdere l'equilibrio. Dietro di lei c'era Helene che ridacchiava «Wow» mi squadrò da capo a piedi Giselle «Sei più abbronzata del solito!»
«Tu sembri un vampiro.» ricambiai quello sguardo. Come al solito, la sua carnagione estremamente chiara era messa in risalto dai vestiti rigorosamente neri, non l'avevo mai vista indossare un colore all'infuori del nero. Solo se avessero inventato un colore più scuro del nero l'avrebbe indossato. I capelli biondi le erano cresciuti e sembravano meno ribelli del solito e il suo trucco si era fatto stranamente più leggero: notavo che era molto più carina «E Cameron?» mi guardai intorno, alla ricerca del suo fidanzato «Dove l'hai lasciato?»
«Non so dove sia.» scosse la testa, un po' allarmata «Di solito è il primo a essere qui, odia arrivare in ritardo. È sempre il solito.»
«Io vado a salutare Mike!» sbuffò Helene, stanca di essere ignorata.
«Io no.» le rispose Giselle, con un sorrisetto amaro in viso e Io ridacchiai.
«Fino alla fine quei due si metteranno insieme.» commentai a bassa voce, per farmi sentire solo dalla mia amica, mentre osservavamo Helene andare verso il ragazzo in questione. Non dovevo destare sospetti, non volevo far capire a nessuno di provare ancora qualcosa per lui: a saperlo saremmo state solo Io e Io. Non avrei neanche voluto rovinare la mia amicizia con le ragazze.
«Non mi farebbe mai una cosa del genere, è mia amica.» Giselle incrociò le braccia al petto.
«Ehi, donzelle!» una voce maschile alle nostre spalle ci fece sussultare entrambe «Avete finito di fare le pettegole?» Cameron arrivò in mezzo a noi, solare come sempre, più solare del sole quella mattina. Il sole continuava ad essere estremamente pallido e Io mi strinsi nella mia giacca di pelle per resistere al freddo, al vento che piano piano mi entrava fin dentro le viscere.
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Ardente come il fuoco
Teen Fiction*Sequel di "Fredda come la neve". Se volete leggere questo libro non è necessario che leggiate anche il primo, ma se lo leggete è meglio!* Dana, brillante studentessa diciottenne, è divisa tra due cuori: il ragazzo timido, oscuro e intrigante, ex fi...