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Jay si era ritrovato fin troppo spesso a pensare a Carlos in modo del tutto nuovo.
Non aveva idea di cosa lo stesse cambiando così tanto, ma quella sera dopo l'ennesimo allenamento con la squadra tutto era cambiato.
Erano negli spogliatoi e Carlos parlava con alcuni componenti della squadra, forse il fatto che fosse diventato più forte, i capelli leggermente più lunghi o solamente il suo sorriso fecero provare a Jay un moto di gelosia così forte che per un attimo il cervello gli si scollegò e bloccò l'amico contro il muro baciandolo sotto gli occhi di tutti i presenti.
In quel momento una marea di emozioni nuove gli scossero il corpo tanto che quando si allontanò dall'amico fuggì a tutta velocità fuori dallo spogliatoio: Che cosa mi succede? Cosa sono tutte queste emozioni contrastanti?
Non aveva risposta alle sue domande e si fermò solo quando raggiunse di corsa il giardino frontale della scuola dove la statua della bestia sovrastava tutto il resto e s'accomodò sotto di essa immergendo le mani nei capelli cercando di recuperare il controllo del suo respiro pensando: Ho milioni di pensieri che si muovono nella mia mente, mi sono mancante tantissime cose nella mia vita. Non so se questi sentimenti sono giusti o sbagliati, se solo sapessi cosa vuole dirmi il cuore le cose sarebbero più facili. Forse questo è solo un sogno e breve mi sveglierò, vorrei saper leggere tutti i segnali che questi sentimenti mi mandano...
I suoi pensieri furono spezzati da Carlos stesso che si piazzò davanti a lui guardandolo seriamente.
Jay portò lo sguardo sul suo volto e lui gli domandò: «Sei innamorato di me?»
«Credo di esserlo sempre stato...» ammise lui realizzando che era proprio quello il sentimento che l'aveva confuso.
Il ragazzo s'avvicinò a lui un po' di più e lo baciò prendendo l'iniziativa a quel punto lui ricambiò semplicemente.
Quando si allontanarono erano senza fiato, ma felici di aver capito quale reale sentimento li legasse.
