Marta è una ragazza molto cattolica che passa il suo tempo libero aiutando gli anziani in una casa di riposo e in parrocchia.
Ivan è il diavolo dagli occhi di ghiaccio affidato al Servizio Sociale in seguito a 6 mesi di detenzione.
Lui entrerà nel s...
Questo capitolo é diviso in due parti. Più tardi aggiornerò per la seconda volta. Vi ringrazio tutti 😗😗😗
POV IVAN
Prima d'aprire gli occhi sorrido e allungo un braccio, in direzione del lato di Marta.
Li sbarro di scatto quando mi accorgo che il suo posto è vuoto e l'ansia che sia andata via, che mi abbia abbandonato prima del previsto prende il sopravvento su tutto.
Credo che sarà sempre così, io e la mia costante paura di vederla andare via da me non appena si rende conto che c'è di meglio e che io non sono il meglio.
Invece è vicino alla finestra che mi guarda con fare sognante. La cosa più bella che abbia visto di prima mattina e anche in tutta la mia vita.
Indossa un pantaloncino ed una maglietta, le lunghe ed esili gambe sono ben in mostra.
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Se penso che stanotte sono state avvinghiate alla mie mi viene da sorridere come un quindicenne. L'idea iniziale era quella di dormire ma Marta aveva altri piani.
E' iniziato tutto da un semplice tocco delle sue mani. Inizia sempre tutto da lì. Piano piano sono scese fino a quel punto, mentre lei continuava a stare attaccata a me usando solo le mani. Si è allontanata solamente per succhiare tutto ancora una volta fino all'ultima goccia.
Mi sono addormentato con la testa sul suo seno e l'ho abbracciata forte a me.
Nonostante la bellissima visione del suo sedere di prima mattina, avrei avuto più piacere nel trovarla a letto accanto a me.
<<La prossima volta ti voglio qui, accanto a me>>
Le dico con la voce impastata a causa del sonno.
Dannazione spero non sia troppo tardi perché devo cucinare qualcosa altrimenti al lago non mangeremo nulla.
<<Dal sorriso che stai facendo non credo ti dispiaccia. Comunque mi sono alzata perché c'è un bellissimo sole e pensavo che potremmo andare al lago subito>>
Scoppio in una risata fragorosa, è eccitata quanto lo sono io.
Non ha idea di quello che faremo queste due settimane assieme.
<<No infatti non mi dispiace guardarti il culo ed immaginarmici dentro. Per ora di pranzo andiamo, così mangeremo qualcosa lì>>
Si gira e raggiunge a grandi falcate il letto.
Inizia a tirarmi pugni sul petto con scarsi risultati perché le afferro le mani e la blocco.
<<Voglio andarci ora>>
Alzo il busto e la bacio con possesso.
<<Marta manca poco, approfittane per sistemare le tue cose e poi andiamo>>
