Anna’s pov
Oggi ho la visita per scoprire il sesso del bambino.
Il mio istinto mi dice che sarà un maschietto, e sono convinta che Lorenzo avrebbe fatto i salti di gioia.
Desiderava tanto un piccolo bomber.
Ma che vado a pensare! Lui non esiste più.
Fortunatamente, con me c’è Kostas, che ha deciso di farmi una sorpresa venendo qui a Napoli.
Gli voglio un mondo di bene, senza di lui sarei davvero persa.
Mi serve un punto di riferimento maschile, che non sia mio fratello, qualcuno su cui possa contare quando ho bisogno, una spalla su cui piangere.
Mi risveglio dai miei pensieri quando suona il campanello, e, una volta aperta la porta, trovo di fronte a me il greco con un sorriso smagliante.
«Pronta?» annuisco, e, a dire la verità, sono un po’ agitata.
So che lo stress causato da Lorenzo potrebbe aver fatto male al bambino, ma spero vivamente di no.
Arriviamo in poco tempo all’ospedale, e subito la mia ginecologa mi porta a fare l’ecografia.
Mi fa alzare la maglietta, e noto che ogni tanto lancia occhiate furtive verso il ragazzo al mio fianco, ma non fa domande.
Mi spalma sulla pancia il gel, e dopo aver posato su di essa lo strumento per poter vedere il bimbo, accende lo schermo.
«È un maschietto! Ed è in ottima salute» ci informa, con mia gioia.Lorenzo’s pov
Se non fosse stato per Dries, non avrei minimamente saputo della visita di Anna.
E la cosa che mi fa imbestialire, è che ci sia andata da sola.
Non l’ho mai lasciata guidare, e di certo non comincerà ora.
Ho fatto quel che ho fatto, ma rimango sempre il padre del bambino, è lecito che mi preoccupi per la sua salute, e quella di Anna.
In ospedale, mi dirigo subito verso la sala della dottoressa, tanto è sempre quella.
Giungo lì davanti, e noto con mio grande dispiacere che lei non è sola, ma Manolas è lì accanto a tenerle la mano.
Stringo i pugni e faccio un respiro profondo: me lo merito.
Non ho il coraggio di entrare, infatti aspetto che escano.
Quando lo fanno, lui, quasi d’istinto, si mette davanti ad Anna.
«Che ci fai tu qui?» mi chiede lei, con evidente disprezzo nella voce.
«Volevo solo sapere il sesso di mio figlio» dico, marcando bene delle ultime due parole.
«È un maschio» taglia corto, e trascina il difensore della Roma via da questo posto.
Ma soprattutto, via da me.Direct tra Ele,Sabry e Lorenzo
Ele:
Allora cos'è ? Sei andato con lei oppure no?Lorenzo:
Calma no non sono andato con lei perché non mi aveva detto niente e l'ho saputo solo grazie a Dries ,con lei c'era il romano !! Ah ed è un maschiettoSabry:
Lorè mi dispiace dirlo perché sei mio fratello ma l'hai voluta tu questa situazione ,e comunque se non sei andato con lei come fai a sapere il sesso del bambino ?Lorenzo:
Perché sono andato in ospedale e ho aspettato Anna fuori dallo studio della dottoressaEle:
Marò lorè devi in qualche modo farti perdonare da Anna ,altrimenti finirà che il bambino quando nascerà e crescerà chiamerà papà qualcun altro anziché di chiamare teLorenzo:
Questo mai mi riprenderò la mia ragazza 💪❤️Allora volevo ringraziare _crazystupidgirl_ per avermi aiutata a scrivere il capitolo (altrimenti senza di lei non so come avrei fatto) ❤️
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