Le emozioni fanno male

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Le emozioni fanno male.
Rimangono rinchiuse dentro di te e crescono
Crescono, finché non esplodono
e quando esplodono le provi tutte assieme, in quantità che nemmeno riesci a immaginare
Non riesci più a prendere decisioni
Non sai più cosa vuoi, cosa non vuoi
Ti senti male, ma nel tuo male stai bene e quando ti senti bene veramente, ti sembra tutto finto
come un sogno, un illusione
Non distingui realtà e fantasia
Poi, all'improvviso, le tue emozioni si nascondono di nuovo
Si nascondono, ma non scompaiono
Rimangono lì, nel tuo cuore
Tu non le senti, ma loro ci sono
Rimangono lì e ti feriscono
lentamente...
Ti feriscono e non te ne accorgi, quasi non le senti
Ma loro ci sono
Ci sono e sono lì per distruggerti
Ti fanno affondare
Ti fanno cadere
Ti rinchiudono in una gabbia
una gabbia di metallo, di quelle resistenti, di quelle che nessuno può rompere, spostare, sollevare, distruggere
E tu sei lì...
e nessuno se ne accorge
Nessuno può vederti, sentirti, parlarti, salvarti
Piangi, gridi, sbraiti
Cadi e non ti rialzi
Sprofondi nel vuoto e non te ne accorgi
Sei rinchiuso in una gabbia, ma tu non lo sai, tu non la vedi
E pian piano continui a morire
Quando te ne accorgi è troppo tardi
Stai perdendo pezzi del tuo corpo uno ad uno
Prima gli occhi: ormai attorno a te vedi solo oscurità
Poi i polmoni: ad ogni respiro ti manca l'aria, stai soffocando
In seguito la bocca: ad ogni parola ti blocchi, ti manca il fiato. Parli, ma nessuno ti ascolta, nessuno ti capisce. La sensazione è esattamente quella di una mano che ti stringe la gola
Una mano che non riesci a vedere. Prima ti strappa tutte le corde vocali poi ti spezza la lingua
Perdi la mente, la ragione: ormai sono gli altri a pensare per te, ti smembrano per poi riassemblarti a loro piacimento
Si continua con lo stomaco: non riesci a mangiare o, in caso contrario, non riesci a placare la fame
Poi le mani: tutto ciò che tocchi svanisce nel nulla, come se non fosse mai esistito
Poi l'udito: hai smesso di ascoltare. Hai smesso di ascoltare chi cerca di cambiarti, di trasformarti
Hai smesso di ascoltare chi ti obbliga e chi ti impone
Hai smesso di ascoltare tutte quelle stronzate, tutte quelle falsità
Cosa più importante, hai smesso di ascoltare il tuo cuore, le tue emozioni
Cerchi di ascoltare il tuo cervello, la tua mente. Quella stessa mente che hai già perso
Infine, perdi il tuo cuore...
No. Il tuo cuore no.
Dovresti, ma non lo perdi
Non lo perdi perché non vuoi
Così lo lasci crescere...
E lui cresce, cresce così tanto che alla fine si spezza
Si spezza e tu cerchi invano di aggiustarlo, di ricucirlo, reincollarlo, sostituirlo
Ma ormai è rotto. È rotto e non puoi cambiarlo, non puoi salvarlo, ricostruirlo
Tu continui
continui a riattaccarlo, ma lui si spezza di nuovo
Quindi ripeti, è come un limbo
Pensi di averle vinto, ma le tue gambe hanno ceduto
Le tue braccia non hanno retto e un masso ti ha schiacciato
Le ossa distrutte, gli organi scomposti, il cranio fracassato
Gli occhi sanguinano, le ferite si riaprono
Il morto prende vita, ma cerca di nasconderlo
Rimane ucciso, ammazzato, sepolto, disintegrato
I tuoi sentimenti, quelli che ti hanno pervaso e in seguito assassinato, se ne vanno
Per loro è tutto un gioco, una recita
Ti lasciano solo, ti osservano dall'alto e ti guardano soffrire
La vita è questa
Se non soffri non sei vivo, ma se soffri sei morto
Andiamo per gradi, per ordine di importanza
Il disgusto, quello che provi per l'umanità
L'odio, quello che provi per te stesso, si trova in sintonia con l'amore, quello per il tuo io interiore
Felicità e Tristezza vanno a braccetto
Non c'è l'una senza l'altra, ma non può coesistere una se già esiste il suo opposto
Il gran finale spetterebbe alla rabbia: forte, omicida, furba, astuta, auto-difensiva
Quelle che restano sono Ansia e Paranoia: loro ci sono sempre state e sempre ci saranno
Sono sotto livelli della paura
La paura c'è in tutti e sotto varie forme
La paura ti mangia le emozioni, le racchiude in sé per poi mandarle via
Vuole essere la regina, prendere il potere
Vuole controllare le tue azioni, sovrastare i tuoi pensieri, rovinare i tuoi ricordi
Quando cerchi di muoverti lei ti ributta giù
Finito il mio monologo il morto si rialza
Coraggio? Forza di volontà?
No, quella è Speranza. È sempre lei che ti salva
Spesso ci rovina, ci mette in testa strane idee, sogni che non si avverano
Però si prende cura di noi, non ci fa arrendere
Senza di lei saresti già al tuo funerale, in una bara a qualche metro sottoterra
Come ho già detto in precedenza, la vita è questa. Se non vuoi continuare, se vuoi arrenderti, le vie sono tante
Di fronte a te c'è una corda, pende dall'alto. Alla sua fine c'è un cappio: vai e blocca il tuo respiro
La tua testa non funziona più, per cui lì c'è una pistola. Un colpo la perfora e la tua anima ti abbandona
Immagina l'oceano: immenso, profondo...
Un peso alla caviglia e presto toccherai il fondo
Rimboccati le maniche, il tuo polso sta sanguinando
Nell'altra mano hai un oggetto, ma la tua vista è offuscata. Sfiori il suo contorno, è affilato. Ora te ne vai, tutto d'un fiato
Ricordi la terrazza a casa tua?
Un passo avanti, un altro ancora, scavalchi e cadi giù
Sei ancora qui, sei resistente
Ma ricorda ciò che ho detto, ricorda questa realtà:
Le emozioni fanno male
e da loro non puoi scappare.

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