Rosse, bianche per un nuovo inizio e forse qualcuna colorata a rappresentare le emozioni.
Poi, da qualche parte, c'è una rosa nera.
C'è una rosa nera ad aspettare di essere trovata.
Una rosa nera che pensa di non essere accettata.
Un esemplare difficile da trovare, da coltivare...
Aspetta ancora qualcuno che le dica che è speciale.
Le rose sono come le persone che le colgono:
Tutti amano le rose e tutti odiano le spine.
Le rose sono belle, colorate, profumate;
le spine fanno male, pungono, sono pericolose.
Tutti quelli che prendono le rose le preferiscono morte, senza steli o con gli steli di plastica.
Da qualche parte, come tante, c'è una rosa spinata, di tutte la più pericolosa, che aspetta ancora di essere presa.
Nessuno tocca le rose se hanno le spine.
Le avvolgono in un involucro e le lasciano morire.
A questa rosa manca il contatto, il tocco di una persona è l'unica cosa che vuole sentire.
Ma c'è una cosa, delle rose senza spine, che la gente odiosa non vuole sentirsi dire:
Quelle rose sono finte, sono imitazioni, copie, illusioni, un inganno...
Vogliono ammaliarti con una bellezza che in realtà non hanno.
Finché non moriranno, non scompariranno;
Buttate, bruciate, sepolte, dimenticate.
Ed una sola rosa, la più bella, rimarrà alla fine:
Una rosa nera, ignorata e dannosa considerata, con le spine.
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Pensieri e monologhi//thoughts and monologues
PoesíaCose random che mi capiterà di scrivere Random things I will happen to write