Capitolo 2

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Capitolo 2.

I due si diressero verso l'aula della lezione che avevano a quell'ora ed entrarono andando ad accomodarsi ad uno dei primi posti.

Il professore iniziò a spiegare la lezione e Merlin prese tutti gli appunti possibili.

Arthur dava segno di essere in difficoltà per questo una volta terminata la lezione gli avrebbe passato gli appunti e spiegato quello che non era riuscito a capire dalle parole del professore.

Al termine della lezione, Merlin e Arthur, si diressero verso l'aula della prossima lezione, ma il ragazzo dai capelli corvini si ritrovò a terra investito da un altro studente.

Quando alzò lo sguardo sgranò gli occhi sorpreso trovandosi davanti qualcun altro del suo passato e con un filo di voce disse: «Gwaine...»

Il ragazzo l'osservò tendendogli la mano per farlo rialzare: «Ci conosciamo?»

Merlin scosse la testa, ma accettò l'aiuto del ragazzo.

Quando fu da solo con Arthur abbassò lo sguardo e il ragazzo biondo non potè che passargli un braccio sulle spalle attirandolo a sé: «Va tutto bene. Vedrai che riuscirai a fargli ricordare di te...»

Merlin lo prese per mano e timidamente alzò lo sguardo per poi guardarsi un attimo intorno e vedendo che erano da soli posare le labbra sulle sue e sussurrargli: «Grazie, avevo bisogno di sentirmelo dire»

Per tutta la mattina i due ragazzi seguirono le lezioni e al termine di esse raggiunsero la mensa dove presero da mangiare e si accomodarono al tavolo.

Durante il pranzo Arthur fu raggiunto da alcuni amici, che naturalmente non si ricordavano di Merlin.

Il ragazzo dai capelli corvini abbassò lo sguardo e si mise a ricontrollare gli appunti, in quel momento uno dei ragazzi versò per sbaglio la brocca del succo. Merlin agì d'istinto e con la magia bloccò la brocca sotto lo sguardo sorpreso dei presenti la prese e la rimise in piedi senza far cadere una goccia di liquido.

Vedendo lo sguardo sorpreso dei ragazzi si alzò dal tavolo e recuperati gli appunti se ne andò nel giardino della scuola sedendosi sotto uno dei tanti alberi.

Arthur subito lo raggiunse e si accomodò al suo fianco recuperando il fiato: «Non dovevi scappare così sai?»

«Scusami. È che ho agito d'istinto e non ho potuto farci veramente niente» ammise lui tristemente.

Il ragazzo biondo gli passò un braccio attorno alle spalle e lo attirò a sé: «Non preoccuparti. Vedrai che capiranno e prima o poi ricorderanno»

Lancilotto e Gwaine che erano rimasti a tavola si alzarono di scatto e corsero fuori dalla mensa raggiungendo il giardino.

Ricordavano perfettamente la loro vita precedente e la loro amicizia con Merlin per questo erano corsi a cercarlo.

Quando si fermarono davanti ai due affannando dissero: «Merlin, ci dispiace non esserci ricordati subito di te» il ragazzo dai capelli corvini annuì e corse ad abbracciarli felice che avessero nuovamente i loro ricordi.

Per tutto il resto della giornata i quattro rimasero a parlare del più e del meno, con la speranza nel cuore che anche gli altri si ricordassero presto chi erano in passato.

Quella giornata alla Camelot High School sembrava passare molto tranquilla.

Merlin e Arthur spesso si prendevano dei momenti per restare da soli concedendosi una pausa dallo studio, ma Uther in quelle ore notò il cambiamento del figlio a tutto quello che lo circondava.

Merlin lo teneva concentrato nello studio in classe e in quello dei compiti al di fuori delle lezioni portandolo ad avere voti più alti.

Non disse niente nemmeno per lo strano rapporto di simbiosi che si era creato tra di loro.

Al termine della giornata molti altri ragazzi si erano ricordati di Merlin e si erano uniti al gruppo.

Quella era l'inizio di una nuova avventura. 

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