Capitolo 6

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Una volta concluso il pranzo, Knox raggiunse il loro tavolo. Si sedette al suo solito posto, quello di capotavola, con un'espressione visibilmente turbata.
Ottenne, immediatamente, l'attenzione dei compagni, i quali stavano ancora finendo il dolce.
Era facile notare quando qualcosa non andasse ad uno di loro, dopo cinque anni di convivenza a Welton e Knox aveva tutta l'aria di avere alcune cose importanti da comunicare al loro gruppo.
Incrociò le braccia sul tavolo, tenendo lo sguardo fisso nel vuoto, notevolmente preoccupato; poi si rivolse a Charlie, il quale era sempre il più critico e ostico in fatto di nuove notizie.

"Dov'eri finito?" gli chiese Charlie retorico, in modo da tirare fuori le parole, dalla bocca dell'amico.

"Ho una cosa difficile da dirvi." Ammise Knox sincero, arrivando subito al nocciolo della questione.

"Di che si tratta?" domandò Neil, con il suo solito tono comprensivo.

Gli altri rimasero in silenzio, attendendo pazientemente la spiegazione di Knox, che tardava ad arrivare.

Prese coraggio e si convinse a parlare: "Poco fa ho parlato con Chris e...". Si passò velocemente un mano fra i capelli.  "Mi ha fatto una richiesta complicata.".

Neil gli fece un gesto con la mano, invitandolo a proseguire.

"Insomma, Chris mi ha chiesto di partecipare, anche con le sue amiche, alle riunioni della setta.".

Il resto del gruppo esplose in un verso di disapprovazione, rompendo il silenzio della sala mensa e attirando l'attenzione delle tavolate vicine. Charlie, contrariamente, rimase calmo e pensieroso; mentre Knox, prontamente, li zittì.

"Sei per caso impazzito?" esclamò Gerard Pitts, il loro amico spilungone e un po' bonaccione, e l'intero gruppo si beccò un richiamo da un paio di professori.

Da quando la setta dei poeti estinti era stata rifondata, ormai un anno fa, i membri erano sempre e solo stati loro. Non avevano mai sentito il desiderio di ampliarsi o di, addirittura, invitare delle femmine ad unirsi alla loro cerchia. Le riunioni della setta erano il loro modo di sfuggire dalla pesante routine scolastica e di evadere dalla realtà, per godersi qualche ora liberi, senza regole e senza limiti.

"Ormai stiamo insieme da nove mesi." . Si giustificò Knox, cercando di farli ragionare. "Non mi sembra una richiesta, dopotutto, eccessiva.".

Si guardavano tra di loro, scuotendo la testa impensieriti. Charlie, in un'altra occasione, si sarebbe aggregato al dissenso dei membri della setta, ritenendo sconvenite, per tutti, la presenza di donne. In quel caso, però, era mosso dalla voglia di avere più occasioni per interagire con Emilie, la quale, quasi sicuramente avrebbe anch'essa partecipato; data la conoscenza con la compagnia di Chris. Inoltre, quello della setta, era un ottimo campo, sul quale metterla e mettersi alla prova. Lontano dall'ambiente scolastico era svincolato dalle direttive del preside e si poteva comportare con la nuova arrivata, come più desiderava:  mettendosi in mostra e sfoggiando il proprio carisma, come amava fare.

"Io ci sto!". Dichiarò, a Knox, entusiasta, con una scintilla che gli illuminava lo sguardo. Le sfide complesse, come quella di infrangere le regole e disobbedire al college, erano la base del suo carattere insubordinato. Il fatto di ammettere anche le studentesse era solo un piccolo spruzzo in più di disobbedienza, che andava ad infervorare la sua adrenalina.

"Come possiamo fidarci?". Chiese Cameron, allarmato. "Se ne parlassero con qualcuno?".

"Non lo faranno.". Ribatté Knox, infastidito dalle supposizioni del fulvo. "Mi fido della mia ragazza.". E rivolse un sorriso riconoscente a Dalton.

Neil, d'altro canto, era stato il primo ad incitare, mesi prima, gli amici, per far risorgere la setta, ma aveva paura che troppi membri potessero seriamente metterli nei guai. Loro sette, ormai, ci avevano fatto la mano. Erano diventati abili al non fare rumore nel cuore della notte, e soprattutto a non farsi cogliere in fragrante. Non era più un peso dormire qualche ora in meno per tornare tardi alle brande e, il giorno dopo, non erano più di tanto stanchi, durante le lezioni.

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