Today.
Un improvviso dolore alla tempia la costringe ad aprire gli occhi ancora impasticciati di mascara, mentre la bocca brucia, bisognosa di acqua fresca. Il dolore che sente alla testa pizzica la sua fronte, facendola mugolare. Si guarda intorno, notando che quella non è decisamente la sua stanza, e l'unica cosa che si limita a fare è buttarsi di nuovo fra le coperte per fissare una piccola sveglia di fianco al letto, che segna le sei del mattino. Un corpo si muove al suo fianco, nel piumone morbido, e avvinghia il braccio attorno al suo fianco.
"Fanculo" sussurra mentre con una mossa fugace si libera dalla sua presa e si sposta nel lato più lontano del letto.
Sente la figura dietro di sé alzare il busto., lo capisce dal materasso che si abbassa e le molle che scrocchiano sotto il suo peso.
"Buongiorno", sente farfugliare. Rimane zitta, per qualche secondo, fingendosi ancora addormentata per evitare di farsi una piacevole chiacchierata con il ragazzo della sera prima. "So che sei sveglia" continua a parlare.
Bryana si gira lentamente, e vede due spalle ben scolpite e dei ciuffi biondi arruffati che incorniciano la testa dell'uomo accanto a lei.
Lo saluta a bassa voce, poi si alza pigramente dal letto raccogliendo i propri vestiti."Te ne vai di già? Pensavo saresti rimasta di più. Ci siamo divertiti ieri sera". La mora sbarra leggermente gli occhi mentre chiude l'ultimo bottone dei jeans.
Osserva il suo profilo, il naso all'insù e le labbra sottili. È quasi invitata dalla proposta del ragazzo, ma scuote la testa facendo muovere i lunghi capelli lungo la schiena."Mi dispiace, devo andare a lavoro" risponde sommessamente cercando la porta nel buio.
"Non è presto? Sono le sei del mattino."
"Non è mai troppo presto per fare affari", sorride di spalle, afferrando la maniglia della porta. "Buona giornata, in qualunque caso", ridacchia, chiudendosi la porta alle spalle.
9.00 del mattino.
Cammina sinuosa fra le vetrine graziose del piccolo quartiere francese di New York, mentre i piedi sono compressi in dei tacchi alti e i capelli legati troppo stretti sulla nuca. Oggi è più caldo del solito, si sta bene con il cappotto, e se non fosse per il terribile post-sbornia, le piacerebbe quasi questa giornata.
Entra nel solito bar, aprendo la porta in legno e facendosi investire dal profumo dei dolci caldi e delle torte appena sfornate.
Sbatte la spalla contro un uomo che cammina velocemente, frettoloso, in un completo blu scuro e con una borsa rossa in pelle alla spalla. Lo insulta a bassa voce, mentre lui continua a galoppare nervoso muovendo i capelli ricci e ordinati.
Poi si tranquillizza, e si acciglia, mentre la rabbia ritorna nel suo inconscio facendola tranquillizzare un po'."Un caffè espresso e un cornetto al pistacchio, per favore" ordina in modo cordiale, appoggiandosi al bancone mentre sorride e porge alla solita commessa i soldi. Poi mangia velocemente e fa scorrere il caffè amaro lungo la sua gola. Ama quei cornetti, le ricordano la sua Parigi.
14th May 2012.
Soffiò tutte le candeline sulla torta al cioccolato, mentre il suo fidanzato la teneva stretta per i fianchi e i suoi genitori le scattavano delle foto ridendo fra di loro.
La casa era chiassosa, piena di parenti, e persino sua sorella Barbara era tornata dall'Ohio per farle visita con i nipotini e suo marito.
Le ventiquattro candele erano ora in mano al figlio più piccolo, che ci giocava e le rompeva prima di scoppiare a piangere."Sei pronta per il regalo?", chiese la madre, avvicinandosi con una scatola gigantesca di fronte a lei, in cartone. Si limitò a sorridere mentre annuiva, sperando che fosse qualcosa di migliore di quanto l'incarto poteva lasciar pensare.
Lo aprì velocemente e scavò con le mani gracili fra le cartacce di giornale di cui il pacco era colmo. Poi sentì un foglio di carta sul fondo di esso, ma era diverso. Sembrava liscio, non stropicciato, di carta più consistente. Lo estrasse e guardò incredula il biglietto con occhi spalancati.
Quell' estate, lei e Scott sarebbero finalmente partiti per Parigi. Era il regalo più bello che potesse desiderare in quel momento.
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JUDAS KISS • harry styles
FanficBryana Bloomwood è una ragazza complicata. Il suo passato continua a torturarla e non riesce più a trovare una luce che non la faccia sprofondare nell'oscurità. Ha spento le sue emozioni, perché ha paura di poter provare altri sentimenti. Riuscirà m...