Capitolo 3.

316 14 2
                                    


Capitolo 3.

Il paesaggio tetro attorno a loro avrebbe fatto scorrere brividi freddi sulla schiena di tutti, ma Harry era impassibile.

Aveva in mente solo una cosa e avrebbe portato a termine la sua missione.

L'uomo che lo guidava disse: «Sai che sei nel regno dei dannati?»

«So che sono nel regno dei dannati, ma i morti non mi fanno paura» rispose lui semplicemente.

L'uomo alzò un sopracciglio scettico e si sfilò il capuccio dalla testa.

Harry l'osservò un attimo, ma ignorò la cosa.

«Potter, immagino che non ti sorprenda avermi come guida negli inferi» disse l'uomo tranquillamente.

«Tom, il fatto che tu mi faccia da guida in questo luogo, non è importante. Ho una missione da portare a termine e per salvare quella persona darei la mia stessa vita» rispose lui seriamente.

Tom condusse Harry oltre un altro portone: «Benvenuto nel nono girono dell'Inferno, la strada che ci attende è lunga»

«Molto bene. Non perdiamo altro tempo» disse lui.

L'uomo pensò che sapendo quel piccolo particolare si sarebbe tirato indietro invece non fu così anzi il ragazzo era pronto ad andare avanti.

Senza indugiare lo condusse lungo il sentiero: «Quarto livello dedicato ai traditori dei benefattori» Harry camminava alle sue spalle guardandosi attorno.

Camminarono per diversi minuti giungendo così al primo livello del nono girone infernale.

«Abbiamo superato i gironi tre e due quello dei traditori di ospiti e patria. Stiamo entrando in quello dei traditori dei parenti» disse Tom senza troppi giri di parole.

Varcarono l'ennesima soglia ed entrarono nell'ultimo livello di quel girone, che oltrepassarono senza induggiare oltre, arrivando infine alla pozza dei giganti o per meglio dire il Tartaro.

Intanto ad Hogwarts Severus stava parlando con Sirus.

«Harry ha varcato le soglie degli inferi, sono le due di mattina e non so a che punto della sua strada sia, ma spero che presto o tardi torni indietro con Draco» disse il pozionista un po' preoccupato per quello che poteva accadere, anche perchè non aveva idea di chi potesse guidarlo in quel percorso.

«Solo lui può riportare, Draco indietro e sono certo che ci riuscirà prima di Natale» gli rispose Sirius facendolo sedere tra le sue gambe mentre gli avvolgeva i fianchi con le braccia.

L'uomo si accomodò tra di esse anche se con un po' di riluttanza odiava certe effusioni, ma se era Sirius a farlo poteva fare una piccola eccezione.

I due rimasero a lungo in quella posizione, ma alla fine andarono a letto nella stanza che il pozionista occupava a Hogwarts.

Il giorno dopo avrebbero dovuto spiegare l'assenza di Draco e Harry non sapendo come le altre serpi potessero prendere la notizia.  

Inferno, Purgatorio e ParadisoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora