Capitolo 4.
La mattina arrivò svelta.
Severus e Sirius un po' perplessi lasciarono le stanze del pozionista e raggiunta la sala grande attesero, ma fu Silente ad alzarsi dal suo posto e dire semplicemente: «Il signor Potter e il signor Malfoy non saranno presenti a lezione per un po' di tempo. Stanno bene, ma hanno una missione da portare a termine da soli»
Quelle parole sorpresero gli studenti, ed un brusio si alzò dai banchi dopo che il preside si fu accomodato nuovamente al suo posto.
Intanto Harry e Tom fermi davanti alla fossa dei giganti osservarono la sua profondità, ma un ponte comparve davanti a loro e lo attraversarono.
Il respiro dei giganti nelle sue profondità lo faceva oscillare violentemente, ma Harry era sempre più sicuro e risoluto nell'andare avanti in quel suo cammino. Non si sarebbe fermato fino a raggiungere la sua destinazione.
Raggiunta la sponda opposta del baratro entrarono nell' ottavo girone infernale: «Da adesso passeremmo per dieci cerchi: Falsari, Seminatori di scandali, Consiglieri di frode, Ladri, Ipocriti, Barattieri, Indovini, Simoniaci, Adulatori e Seduttori» le parole di Tom non fecero ne caldo ne freddo al ragazzo che gli rispose: «Vorrei tornare a Hogwarts prima di Natale. Smettiamo di perdere tempo con parole inutili»
L'uomo l'osservò sorpreso, non immaginava che la loro battaglia l'avesse reso meno restio al divertimento e si che lui si stava divertendo moltissimo.
Non persero altro tempo e ripresero il loro cammino senza indugiare un attimo.
Harry lo seguiva senza pensarci troppo e solo sei ore dopo lasciarono quel girone entrando nel settimo.
Tom fece per descrivere al ragazzo dagli occhi di giada quali gironi avrebbero oltrepassato, ma lui lo anticipo: «Tre cerchi nel settimo girone dedicati a Bestemmiatori, Usurai e Sodomiti, Suicidi e Scialacquatori e Omicidi, Tiranni e Predoni. Il primo cerchio dovrebbe essere il tuo cerchio o mi sbaglio?»
«Non sbagli» rispose Tom sogghignando divertito mentre lo conduceva oltre quel girone prendendo varie scorciatoie per evitare il traffico che si creava ogni volta in quel luogo.
I due si fermarono a riposare un attimo, Harry sapeva bene, però, che non poteva mangiare niente che provenisse da quel luogo e doveva attendere di uscirne per potersi nutrire come doveva.
Tom aspetto che si riprendesse: «Non è facile per un essere vivente camminare per gl'inferi senza soffrire la fame e non poter toccare niente di quello ci circonda»
«Tom, non farmi la morale! Se tu non avessi marchiato Draco adesso lui non sarebbe dove si trova ed io non dovrei passare per questi luoghi pur di raggiungerlo e riportarlo indietro» sbottò il ragazzo dagli occhi di giada.
L'uomo alzò le mani in segno di resa e divertito disse: «E se tu gli avessi detto che lo amavi fin dall'inizio non sarebbe restato dalla mia parte avrebbe chiesto aiuto alla persona che ama» quelle parole colpirono Harry che a quello non aveva proprio pensato e il senso di colpa gli fece mancare il respiro pesandogli sul cuore.
Nonostante quel peso Harry si rialzò e con l'uomo che lo guidava riprese il cammino, oltrepassando l'ennesimo burrone, per raggiungere il sesto girone.
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Inferno, Purgatorio e Paradiso
FanfictionLa guerra era finita. Il suo termine aveva portato con sé delle sorprese a tutti gradite, infatti, Silente, Piton, Sirius, Lupin e Tonks in realtà erano vivi e vegeti avevano usato semplicemente un livello di trasfigurazione molto elevata, mandando...