Woman in Black - Il consigliere della morte

Capitolo 2.

1 mese dopo:
"Tick, Tack, Tick, Tack," L'orologio tichettava nella camera di Derry, l'ospedale era molto... molto grande.
Rose stanziava in un altra camera, la sua era rosa, colori vivaci e accesi.
Nulla fermava la tristezza di Derry da parte dei suoi genitori, pensava solo che era colpa sua, che non doveva mandare Rose a spegnere la luce...
Dopo 1 ora, il tempo di fare una buona colazione a base di Cioccolato e biscotti, la professoressa di Derry e la maestra di Rose gli andarono a prendere, sul loro volto si riconosceva la tristezza.
-Siete pronti?- -Dobbiamo andare alla stazione ferroviaria- -Si prendiamo tutto e siamo pronti per partire- Derry era felice di incontrare i suoi amici, persino Rose era felice di giocare con le sue amiche.
La stazione ferroviaria si trovava a 2 chilometri dall'ospedale, tutte le scolaresche recatosi vicino al treno presero posto nelle cabine ad aspettare l'attesissimo arrivo al'Orfano Trofio.
Dopo 3 ore aspettati nel treno arrivarono a Whincest distante 30 minuti dalla *Valle delle paludi*.
L'Orfano Trofio era assomigliante ad un castello °Reale°, Il legno era lugubre e nero, finestre sporche.
Dentro alla casa non era per niente confortevole, ma almeno si presentavano delle candele per illuminare le stanze presenti.
Nel salone erano presenti le brande, lenzuola bianche e ben pulite.
-E grandissima la casa!- Disse uno appartenente alla scolarescha delle medie -Troppo grande per i miei gusti- .
-Ragazzi sistematevi nei vostri letti e preparatevi per la cena-.
La cucina era molto grande, poche luci, sedie metà rotte, candele quasi finite, insomma una delle ambientazioni horror preferite di Derry.
Rose era più spaventata di tutti, non sapeva cosa le prendesse, stava per vomitare ma non lo avrebbe mai fatto.
La cena era davvero buona, pollo cotto a puntino, insalata vera, uova strapazzate e buona acqua naturale.
Finito la cena tutti erano pronti per andare nelle loro camere.
Erano le 10:00 di sera, Derry si trovava in corridoio per visitare di nascosto il luogo, davanti a lui si presentava una stanza, ovviamente, per curiosità e per stupidità entrò.
La stanza era appartenente ad un Bambino..., ma nulla dava conforto in quella camera perché il letto aveva le lenzuola coperte di sangue...