Prologue. Last summer.

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D a m i a n o .

Non c'è contatto di mucosa con mucosa
eppur mi infetto di te,
che arrivi e porti desideri e capogiri
in versi appassionati e indirizzati a me ...

Ha una voce che mi fa seccare la gola, dolciastra mi fa venire sete come una marmellata di fragole. Sta cantando una canzone dei Marlene Kuntz, che non si sente più alla radio.

E' seduta su uno sgabello in mezzo all'erba,  una Fender rosa pastello adagiata sulle cosce, le sue dita sono sottili e ne pizzicano le corde. Mi avvicino abbastanza da riuscire ad intravedere di che colore porta lo smalto. Abbastanza per sentire questo stordimento, quest'emozione alla bocca dello stomaco, che mi rapisce mentre ormai le sono di fronte, più vicino di chiunque altro e lo noto subito: darebbe la vita per la musica, anzi no, c'è qualcos'altro, qualcosa di più difficile interpretazione, come se la vita le fosse stata d'un tratto sottratta.

E' la prima volta che la vedo, forse frequenta il Virgilio. Dovrei chiedere a Vic.

Chissàchissei, ragazza con gli occhi diversi.

e porgi in dono la tua essenza misteriosa,
che fu un brillio fugace qualche notte fa;
e fanno presto a farsi vivi i miei sospiri
che alle pareti vanno a dire "ti vorrei qua"...

E' il 6 di giugno e le scuole sono finite ieri, qui a Roma. E' il primo giorno delle vacanze estive ed Argine  è cominciato oggi come ogni anno, ormai alla sua terza edizione. Avremmo dovuto partecipare anche noi, ma io e Vic abbiamo pensato che forse è meglio se riserviamo le energie per tentare il grande salto, quello che, se tutto va secondo i nostri piani, ci cambierà la vita: X factor 2017. Manca ancora un anno, ma non è affatto troppo presto per iniziare a farmela sotto. Questa volta però sono determinato, è da quando sono nato che sogno la stella sulla walk of fame, ed è proprio lassù fra le stelle che condurrò i Maneskin.

Perchè so' Damiano David, il re de Monteverde. E me prenderò ogni cosa.

E invece te chi sei? Chissei, sirenè? Mi confondi col tuo s u e g. * E quasi mi fai scordare di tutti li sogni mia, perchè mi chiedo, se mai volessi sapere di che colore porti le mutandine, da che parte dovrei cominciare?

.. questa è la canzone che scrivo per te,
l'ho promessa ed eccola.
riesci a scorgerti? sì che ci sei,
prima che ti conoscessi ...

Gli studenti intorno a lei la osservano come si osservano le cose belle, ma non la capiscono. Forse alcuni di loro la conoscono, forse fin troppo bene.. ma di certo no, non la possono comprendere. Non la possono afferrare.

Effimero soffio di vento che vi trapassa i cuori giusto il tempo di sconquassarvi gli ormoni. Siete comuni mortali davanti ad una poesia. La bellezza vi scivola fra le dita. La bellezza non ve la potete semplicemente scopare.

La bellezza è droga cristallina che scorre nelle vene, un'onda che sovrasta l'autocontrollo e riempie gli occhi di lacrime mute. Si chiama commozione. Ispirazione.

Interruzione.

Lei mi guarda, la brezza le muove i capelli scuri e per un istante immagino come si devono sentire le pischelle del Montale, quando durante l'intervallo mi diverto a provocarle, soffiando loro il fumo sul viso, perchè è così che mi sento. Di cristallo, all'improvviso.

Le vola via il cappello da zingarella e decido di scattarle una fotografia.  Estraggo il telefono dalla tasca dei jeans, notando al volo un messaggio di Victoria.

"Ritrovo al solito posto, per le cinque. Ho due nuovi giri di basso che sò na bomba. Daje, sfigato."

Mi stavo dimenticando delle prove, che praticamente son tutto ciò di cui m'importa. Mi si contorce lo stomaco in uno spasmo, la guardo mentre chiude gli occhi sull'ultima nota del pezzo e non so se ho voglia di tirarmi una sega o di scrivere una nuova canzone.

Scende dallo sgabello e quasi senza prestare attenzione alla folla intorno a lei, si appresta a scollegare i cavi dello strumento dall'impianto che l'organizzazione del festival ha predisposto all'interno di Parco Rosati.

C'è qualcosa che vorrei sapere, ma le volto le spalle e torno sulla mia strada, verso le stelle.



NOTE:  non so se ci sia davvero qualcuno che abbia intenzione di leggere questa storia senza alcuna pretesa, nata infondo solo per combattere la noia. ad ogni modo ci tengo a precisare che, ovviamente, i fatti ed i personaggi qui descritti, sono totalmente frutto della mia immaginazione. Damiano ed i ragazzi della band sono ritratti secondo la mia personale percezione. ci saranno capitoli più sexy e perciò chiedo a chiunque si possa sentire offeso, di non proseguire nella lettura. ancora qualche appunto prima di darvi la buonanotte; le parti scritte in corsivo sono canzoni, citazioni, o come piu spesso accadrà, pensieri personali. i pov si alterneranno. non sono di Roma, quindi spesso anche i luoghi saranno semplicemente inventati e per la stessa ragione, non farò un uso spropositato del romanesco, ma quanto basta per caratterizzare i protagonisti della storia. se inserisco asterischi nel testo, controllate sempre le note sul fondo del capitolo per la spiegazione. *SUEG che ho utilizzato anche per dare il titolo all'intera storia, come alcuni di voi sapranno, è un termine utilizzato per italianizzare in maniera anche un po' ironica lo SWAG degli americani. e per me in particolar modo, è un quid astratto che trapela nell'aura di alcune persone che ritengo essere magnetiche.  Se avete voglia ditemi che ne pensate, anche se ho pubblicato solo un misero prologo per ora. Notte amici di penna.

Sueg .  [ maneskin ]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora