Capitolo 14

22.1K 818 21
                                    

Aria's pov

Mi fido di lui.
È il mio compagno e mi fido,ora.
Apprezzo come tratta la mia famiglia e anche se non sono molto felice che i miei genitori hanno accettato di andare via di casa "momentaneamente", lo apprezzo davvero tanto.
Perché mi rende felice sapendo che non lo posso essere senza la mia famiglia, conta davvero molto per me.
Sapeva che scappavo un giorno, lui l'ha aspettato senza fare nulla, poi è venuto a riprendermi per riportarmi da lui, con la mia famiglia.
Pensavo che se fossi tornata non mi avrebbe più voluto o che fosse come minimo infuriato, invece no, mi ha fatto pure un complimento ed era felice che io fossi forte.
Avevo paura di perderlo ancora prima di averlo trovato.
Lui ha passato la notte insonne per me, per fare da guardia a casa dei miei genitori senza chiedere nulla in cambio, solo la mattina quando i miei erano svegli lui ha bussato alla porta, ma solo per proporgli il "patto".
Pensavo che lui volesse tenermi chiusa prigioniera dopo la mia fuga, ma non è così.
Ora sono in giardino o meglio:nel roseto, mi è piaciuto questo posto, è stato il primo luogo in cui inconsciamente ho aperto il cuore a Micheal.
"Che fai qui tutta sola?"chiede una voce dietro di me  spaventandomi, non sono abituata ad avere molta gente intorno a me.
Micheal mi ha assicurato che qui non poteva entrare nessuno che non conoscessi già, è una zona privata.
"Scusa non volevo spaventarti,solo che mi stupisco che tu non sia in camera."afferma Amelia imbarazzata.
Gli sorrido rassicurante, è una brava persona che si imbarazza molto facilmente, ma è davvero brava, un'ottima amica.
"Non voglio più stare rinchiusa,se posso..."dico in un sussurro, so che mi ha sentita perché annuisce piano.
Chissà cosa fa qua, non voglio essere una seccatura, ma sono curiosa.
"Vieni spesso qua?"chiedo cortesemente.
"Non più."biascica facendo un lungo sorriso amaro,che scaccia via scuotendo la testa.
Chissà cosa significa...
"E te?Ti piace questo posto?"chiede centrando il soggetto del discorso su di me.
"Sì,mi piace questo posto."dico passando una mano tra i fili d'erba curata.
"Continuo a lavorare."afferma alzandosi e andandosene via, oggi è una giornata triste per lei, lo sento da come parlava, biascicava le parole...
Vorrei sapere cosa le è successo, ma non penso di conoscerla bene quindi non ho il diritto di chiedere.
Dopo mezz'ora sento nuovamente dei passi dietro di me, appena si fermano mi volto a guardare la persona dietro di me che mi guarda con un sorriso enorme in volto che mi contagia, Micheal.
"Ehy."mi saluta sedendosi vicino a me.
"Ehy."gli rispondo osservando i suoi movimenti con le sue braccia muscolose al punto giusto.
Ma che sto dicendo?
"Hai già finito di lavorare?"chiedo dandogli una veloce occhiata.
"No, ma è ora di pranzo."afferma porgendomi un piatto di bistecca con verdure accanto.
"Non dovresti mangiare insieme al branco?"chiedo stupita, da quel che mi raccontava mio padre l'Alpha doveva mangiare con il suo branco,a capotavola di un grande tavolo, perché lui non lo fa?
"Dovrei, ma il mio branco sa che sono in ufficio a lavorare, può mangiare anche senza di me."afferma alzando le spalle come se non gli importasse.
Gli farei notare che anch'io posso mangiare senza di lui, ma mentirei molto probabilmente ,la sua presenza sta diventando indispensabile, ma non voglio che trascuri il suo branco per me.
"Non che tu hai bisogno di me,ma preferisco stare qui."aggiunge subito.
"Guarda  che non mi sono offesa..."gli faccio notare cercando di essere il meno acida possibile, anche se mi fido di lui mi devo abituare a trattarlo normalmente, certe volte vedo ancora nei suoi occhi gli occhi di suo padre ed è difficile ,ma con il tempo mi abituerò, ne sono sicura.
"Lo so, lo dico solo per precisare,non voglio che pensi male."dice finendo il contenuto del suo piatto.
"Hai già finito?!"chiedo strabiliata dalla sua velocità nel mangiare, io sono solo a metà mentre il suo piatto è completamente vuote, com'è possibile?
"Sono sempre veloce a mangiare, fin da piccolo."afferma ridacchiando facendo fare lo stesso anche a me.
"Quindi tu finisci prima di tutto il branco?"chiedo divertita.
"Più o meno, c'è sempre qualcuno che non mi lascia mangiare, come vecchi che vogliono discutere su delle cose da vecchi oppure lupe che ci provano senza successo e tante altre cose noiose."dice facendo una smorfia infastidita.
"Quindi ti ho salvato da tutte quelle cose,no?"chiedo divertita dalla sua faccia.
"Esattamente."risponde con un sorriso i volto, l'ho già detto che è bello quando sorride?Molto probabilmente sì.
"Un giorno dovrò essere la Luna,vero?"chiedo in un sussurro,ma sono abbastanza sicura che mi ha sentito lo stesso,insomma è un lupo,per lo più Alpha.
"Quando sarai pronta,non preoccuparti,io so che ho la mia Luna,il branco può vivere lo stesso."afferma stringendomi il ginocchi per assicurarmi.
E se io non fossi mai pronta?

               NOTA AUTRICE

in questi giorni non vi assicuro che riuscirò a fare i capitolo lunghi,ma mi impegnerò.
Che ne pensate?
Ciao!

HOPE( In Revisione)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora