Era Mia,non sapevo chi le avesse dato il mio numero
ne tanto meno immaginavo cosa volesse a tarda notte da me
insomma il messaggio diceva in modo esplicito
"scendi giù."
mi affacciai e la vidi, era molto bella,
sembrava cercasse protezione da me
anche se non capivo il motivo.
Mi apprestai a scendere le scale senza svegliare nessuno
e sgattagliolai fuori dalla porta.
Le chiesi "che ci fai qui tutta sola alle 4 del mattino?"
mi rispose con una voce tremante e imbarazzata
"avevo bisogno di chiederti scusa"
le risposi: "scuse accettate"
subito dopo la portai in piazza
al solito posto dove ci incontravamo occasionalmente
chiedendole
"cosa ti spinge ad odiare questa società ?"
non rispose subito,
tremava,
sicuramente qualcosa in passato l'aveva sconvolta,
le vidi scendere una lacrima dal viso,
poi iniziò a parlare.
"prima pensavo a divertirmi
ad essere al centro dell'attenzione,soltanto per seguire un modello
mio fratello,che era proprio uguale a te,questo mi ha spinto a parlarti,
a cercarti quando meno te lo aspetti"
incuriosito le dissi:"tuo fratello dove sta?"
non aveva la forza per rispondere,
così appoggiò la sua testa sulla mia spalla,
mentre le lacrime scendevano dal suo viso.
Non parlammo più per una decina di minuti,
anche se avevo intuito cosa fosse successo a suo fratello.
Non volevo toccare più quel tasto perché anche se la conoscevo da poco non volevo vederla piangere
sembrava una ragazza apposto
avevamo iniziato proprio male
ma pur discutendo innumerevoli volte
ebbe la forza di piangere con me.
Sentivo quasi come se cercasse protezzione da me,
volevo solamente capirla
volevo passare ancora del tempo con lei
era l'unica con cui avrei avuto la forza di parlare della mia vita privata
proprio come aveva fatto lei.
La portai in un bar in centro
era ancora buio
le presi una tazza di caffè,
mi sorrise asciugandosi il viso.
Sembrava esserci un atmosfera magica
d'altronde chi mai mi avrebbe svegliato alle 4 del mattino?
Mi chiese:"hai da fare oggi?"
le dissi:"no,non ho nulla da fare, posso portarti in giro,se ti va"
mi sorrise acconsentendo con uno sguardo.
La portai fuori città
in un bel posto,
vicino ad un lago.
Iniziai a parlarle:"sai venivo spesso qui con i miei quando ero bambino,mi piaceva molto questa tranquillità,
crescendo, ci tornai spesso soprattuto quando mi sentivo giù"
mi chiese incuriosità:"perchè mi hai portato proprio qui?"
non volevo sembrare sdolcinato,perciò
non risposi in un primo momento.
Guardai fisso l'orizzonte,
ma poi risposi,
:"questo posto sembra così simile a te,questo posto è riuscito a sopportare gran parte dei miei dispiaceri,
quando resto solo qui nessuno può giudicarmi,forse proprio come te,che nonostante quello che sono hai deciso di non giudicarmi".
Continuai a fissarla nei suoi profondi occhi verdi,
era bellissima,
con i suoi lineamenti,
il suo sguardo innocente.
Poi le presi la mano, con l'altra le acarezzai viso,
poi iniziammo a baciarci.
Il rumore delle foglie ci accompagnava,
il sole sembrava accarezzarci la pelle
e noi non volevamo più staccarci.
Era una ragazza fantastica,
era un bene averla conosciuta .
Subito dopo ci incamminammo
per tornare in città
mi disse che il pomeriggio avrebbe avuto da fare
perciò la lasciai andare.
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Lei🌂
RomanceUn ragazzo adolescente in balia del gruppo di cui si circonda, finché non incontra...🌂