Never

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Questa storia parla di due ragazzi. Uno era alto, biondo, abbronzato e con gli occhi azzurri. Irradiava calore ovunque si trovasse. Letteralmente. Dopotutto era figlio del dio del Sole.
E poi c'era l'altro, dalla corporatura minuta, occhi scuri e capelli perennemente spettinati.
Parlava poco, si vestiva sempre di nero. Gli piaceva considerarsi una macchia scura di infelicità in un mare di allegria.
Si autodefiniva l'ultima ruota del carro, o l'amico inutile che non fa realmente parte della storia e che prima o poi scomparirà.

Insomma, diciamo che il nostro Nico di Angelo non era la persona più allegra e gioviale del mondo. E nemmeno la più cordiale.
Quindi cosa pensate che possa succedere se due ragazzi completamente diversi come Will e Nico si incontrassero?
Beh, penso sappiate tutti che gli opposti si attraggono. Tant'è che i due ragazzi, che erano come il bianco e il nero, come la luce e il buio, come l'estate e l'inverno, finirono per condividere sorrisi, occhiate furtive, risate senza alcun senso logico ed innumerevoli pomeriggi passati a guardare il sole tramontare o fare qualsiasi altra cosa li rendessi più vicini l'uno all'altro.

Ma non dilunghiamoci troppo. Ero partita con l'intenzione di raccontarvi cosa successe quel giorno nuvoloso di settembre, quando ancora i nostri due protagonisti erano dei giovani alle prese con le pene d'amore.

Era un giorno piuttosto tranquillo quello, per gli standard del Campo Mezzosangue.
I semidei della cabina di Ares cercavano di allearsi con la cabina di Efesto per la prossima Caccia alla Bandiera.
I ragazzi di Atena erano nella loro cabina a leggere o ad ideare nuove strategie.
Dalla cabina di Ipno si sentiva il russare dei semidei addormentati, e in particolare di Clovis, il capocabina.
I figli di Apollo giocavano a basket, si esercitavano con il tiro con l'arco e facevano i turni in infermeria.
L'Athena Parthenos svettava superba sulla Collina Mezzosangue, affiancata dal Pino di Thalia, ai piedi del quale il Vello d'Oro splendeva di luce propria.

Insomma, tutto era nella norma.
Ma se quel giorno foste entrati in infermeria, avreste potuto ammirare un raro esemplare di figlio di Apollo stressato che, invece di compilare l'inventario dei farmaci, pensava in modo ossessionato ad un certo figlio di Ade tenebroso.

"Dove diavolo è finito? Perchè non torna? Per le lire di papà, mi manca da morire. E se fosse ferito?" Erano solo alcuni dei pensieri che gli giravano nella mente, con la potenza di un uragano Katrina.

Will Solace, figlio di Apollo e Naomi Solace, stava tamburellando le dita sul tavolo per la frustrazione, componendo messaggi, in un codice morse tutto suo, che gridavano il nome di Nico di Angelo.

All'improvviso si sentì un pop e una figura nera si accasciò su pavimento dell'infermeria.

《Hey, Will.》 Disse Nico di Angelo, con un espressione stanca in volto, non prendendo nemmeno la briga di alzarsi dal pavimento.

Solo poi il biondo notò che il ragazzo era coperto dalla testa ai piedi da numerose ferite e lividi.
《Per tutti gli dei, Nico!》 Esclamò Will con una palese nota di preoccupazione nella voce.
Prese il figlio di Ade in braccio e lo posò in uno dei letti dell'infermeria.
Immediatamente diede dell'ambrosia al moro ed iniziò a bendargli i tagli.

《Come hai fatto a feririti?》 Chiese il figlio di Apollo quando le ferite minori avevano già cominciato a rimarginarsi grazie all'effetto dell'ambrosia.
Nico si sedette e guardò Will negli occhi.
I loro volti erano molto vicini. Se uno dei due si fosse spostato in avanti ancora un pò, avrebbero potuto sentire il fiato dell'altro sulla propria pelle.
《Un'impresa. Dovevo recarmi in un posto abbastanza lontanto, ed avevo deciso di usare un viaggio ombra. Poi però mi sono accorto di essermi stancato più del dovuto e non ho fatto in tempo a riposarmi che sono stato attaccato da dei mostri. Alla fine non ce l'ho fatta e sono tornato di nuovo qui con un altro viaggio ombra.》 Spiegò Nico.
《Quindi fammi capire..》Will era a dir poco furibondo. 《 Tu hai fatto non uno, ma due viaggi ombra?!》 Strillò indignato.

Nico alzò gli occhi al cielo, o meglio al soffitto dell'Infermeria. Sapeva che sarebbe andata a finire così.
Will gli tirò uno schiaffo sul braccio.
《Ahia》 disse Nico fingendo di essersi fatto male sul serio.
《 Questo è perchè mi hai disubbidito facendo dei viaggi d'ombra. 》 disse il biondo.

Era sinceramente preoccupato per Nico. Quante altre volte gli avrebbe disubbidito? Quante altre volte avrebbe messo in pericolo la propria vita? La vita di un semidio non era facile. A maggior ragione se il semidio in questione era figlio di uno dei tre Pezzi Grossi.

Fu quello il momento che Will si sere conto di dover passare ogni singolo momento che poteva con Nico di Angelo.
Fece la prima cosa che gli venne in mente.

Si spostò in avanti, ad occhi chiusi. Affondò le mani nei folti capelli del moro e poggiò le labbra sulle sue. Un casto e dolce bacio.

Il figlio di Ade, dal canto suo, ricambiò subito, godendosi tutto di quell'attimo. Le mani di Will che l'accarezzavano. Il sapore insolito delle labbra del biondo sulle sue.
Era un momento perfetto.
Divino.

Dopo qualche altro secondo, i due si separarono. Nico guardò intensamente Will negli occhi.
Una calda tonalità di marrone e un azzuro cielo si incastrarono l'un con l'altro e mai più avrebbero smesso di cercarsi.
《E questo per cos'era?》 Chiese il figlio del Signore degli Inferi con un sorriso divertito.
《Questo era per dirti di rimanere con me e non lasciarmi mai. Mai.  Ordini del dottore.》 Rispose il biondo, sorridendo.

E fu così che iniziò la loro storia. Storia che, a quanto pare, sarebbe finita bene. A quel bacio, ne seguirono tanti altri. Alcuni dolci e pieni di significato. Altri invece carichi di passione.
Ma c'è una cosa di cui sono assolutamente certa, e che ora vi dirò.
I cuori di quei due ragazzi, da quel giorno, erano diventati un tutt'uno. Lo sono ancora oggi. E lo saranno per molti anni a venire.

*****

Salve a tutte ragazze (mi rivolgo a voi al femminile, dato che sono più che sicura che i fanboy che shippano la Solangelo semplicemente non esistono).

Questa sarà una raccolta di oneshoots sulla Solangelo, ovvero una delle mie ship preferite in assoluto.

Dato che sono incapace di scrivere una vera e propria fanfiction con più di dieci capitoli, ma avevo un sacco di idee su questa coppia, mi sono decisa a fare una raccolta di storie brevi su di loro.

E quindi eccoci qui. Pubblicherò ogni qualvolta mi verrà un'idea carina, perciò gli aggiornamenti non saranno regolari.

E niente, spero che questa prima fanfiction vi sia piaciuta.

A presto,
Una fangirl non proprio sana di mente.

Solangelo || OneshotsDove le storie prendono vita. Scoprilo ora