Solangelo || Oneshots

Love

Nico era follemente innamorato di Will Solace.
Aveva iniziato ad amarlo sin dalla prima volta in cui i suoi occhi marrone scuro si erano posati su quelli azzurri del biondo.

Amava ogni suo particolare.
Ogni suo difetto.
Ogni sua virtù.

All'inizio Nico non sapeva cosa significasse di preciso la parola "Amore".

Come si faceva ad amare?
Amore significava tenersi per mano, baciarsi in pubblico, farsi regali, toccarsi?

Nico non lo sapeva.
Pensava di non essere in grado di amare.

Poi arrivò Will Solace, figlio di Apollo, un grandissimo rompipalle.

Con i suoi occhi che sembravano zaffiri, la pelle abbronzata, i capelli biondi, le camicie colorate e le infradito, era la persona più diversa da Nico che ci si potesse immaginare.

Eppure, appena gli aveva rivolto la parola, tutto per Nico aveva perso il proprio valore.

L'unica cosa che veramente importava era Will.

Ma solo quella notte, quando Nico era stretto tra le braccia di Will e, guidato dalla lussuria, gli dava baci ardenti di passione, capì finalmente cosa significava amare.

Amare è lasciarsi andare.
Amare è dare tutto e non pretendere nulla in cambio.
Amare è non arrendersi mai.
Amare è condividere il dolore con la persona che si ama.
Amare è vivere per se stessi e per la persona amata.
Amare è riporre piena fiducia in qualcuno.
Amare è essere uno e due allo stesso tempo.

Will era follemente innamorato di Nico di Angelo.
Aveva iniziato ad amarlo sin dalla prima volta in cui i suoi occhi azzurro chiaro si erano posati su quelli marroni del moro.

Amava ogni suo particolare.
Ogni suo difetto.
Ogni sua virtù.

All'inizio Will credeva di sapere perfettamente cosa significasse la parola "Amore".

Pensava di sapere benissimo come si facesse ad amare.
Amore significava tenersi per mano, baciarsi in pubblico, farsi regali, toccarsi e altre cose simili.

Will ne era assolutamente certo.
Era perfettamente in grado di amare.

Poi arrivò Nico di Angelo, figlio di Ade, un completo disastro.

Con i suoi occhi di una tonalità calda di marrone, la pelle bianca cadaverica, i capelli neri, le magliette nere e la spada in ferro dello Stige, anch'essa nera, era la persona più diversa da Will che ci si potesse immaginare.

Eppure, appena gli aveva rivolto la parola, tutto per Will aveva perso il proprio valore.

L'unica cosa che veramente importava era Nico.

Ma solo quella notte, quando Will stringeva Nico tra le sue braccia e, guidato dalla lussuria, gli dava baci ardenti di passione, capì finalmente cosa significava amare per davvero.

Amare è lasciarsi andare.
Amare è dare tutto e non pretendere nulla in cambio.
Amare è non arrendersi mai.
Amare è condividere il dolore con la persona che si ama.
Amare è vivere per se stessi e per la persona amata.
Amare è riporre piena fiducia in qualcuno.
Amare è essere uno e due allo stesso tempo.

Nico non sapeva se stava facendo le cose nella maniera giusta.
Nemmeno Will ne era certo.

Eppure il moro affondò le dita nei capelli del biondo, quest'ultimo gli lasciò baci umidi sul collo per poi scendere fino all'altezza della clavicola e mordicchiarne la pelle.

E ai due parve la cosa più naturale del mondo.

Di un'unica cosa erano certi, quella notte.
Se il sentimento che provavano entrambi non era Amore, allora l'Amore non esisteva.

*****

Okay,  questo capitolo un po' più fluff è per farmi perdonare per il capitolo precedente :')

Sono abbastanza sicura che sia stata una scelta di merda ripetere una parte della storia cambiando solo il punto di vista da quello di Nico a quello di Will, ma volevo enfatizzare il fatto che entrambi provano gli stessi sentimenti e questo (all'inizio) mi sembrava un buon modo per farlo.

Ora spero solo che la oneshot non sia venuta schifosa >\\\<

Comunque vada, voi commentate per farmi sapere se vi è piaciuto il capitolo.
A presto,
Una fangirl non proprio sana di mente.

Ps. Quanto bella la foto ad inizio capitolo?! *-*