Voglio che tu sappia,
tante cose.
Davvero troppe.
Alcune te le ho già dette,
ti ho già detto che eri la mia unica ragione per svegliarmi quando il cellulare vibrava nel comodino,
ti ho già detto che sei la cosa più bella che io abbia mai visto,
ma non ti ho detto altro.
Non ti ho detto che mi tenevi lontana dalla realtà,
che sentire la tua voce mi faceva stare bene,
che non mi ero innamorata delle tue attenzioni, ma di te.
Volevo che sapessi che ogni poesia col cuore frantumato dentro questa raccolta maledetta, va a te.
Volevo che sapessi che ancora oggi ascolto la tua voce,
perché dopo ne vale la pena di asciugarmi le lacrime.
Volevo anche dirti che desideravo che tante cose mi si levassero davanti,
ma l'ultima della lista eri tu.
Adesso vedo le luci spegnersi
dentro casa mia,
mi si spegne l'anima,
spengo tutto,
ed i miei pensieri diventano solo un insieme sconnesso di ricordi di te.
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Giallo, Girasole
PoesíaUna raccolte di cose. Picchì nan cia fazzu a fari nendi, almenu scrivu.