A malavoglia vado ad aprire.
Sean-hei bellezza!-mi sorride malizioso. Non rispondo e vado verso la mia stanza e lui mi segue. Ci mettiamo a studiare quando mi arriva un messaggio. Schad. Apro subito il messaggio.
Schad: |hei piccola, tutto bene? ti ha toccata? Se vuoi lascio stare di giocare e vengo a farvi compagnia!|
Mi scappa un sorriso a trentadue denti quando finisco di leggere. Schad è sempre stato quello più coccolone con me forse perchè sono la più piccola insieme a Queen e ci conosciamo da moltissimo. Esatto io e Queen siamo più piccole di Schad, Coll e Stefan. Coll e Stefan frequentano il quinto anno mentre Schad è stato bocciato tre volte al quinto anno.
Sean-hei bellezza ci sei?! Il tuo ragazzo ti ha percaso proposto una scopata?- chiede alzando un sopracciglio. A quelle parole torno seria.
io-vaffanculo!- non sono un tipo tutta coccole e abbracci, sono abbastanza acida con le persone che non conosco.
Rispondo al messaggio.
io: |grazie! non ce n'è bisogno, non mi ha neanche sfiorata! ora vado, prima finiamo prima se ne va!|
Poso il messaggio e mi rimetto a studiare.
Dopo venti minuti di tentato studio inizio a distrarmi cantando 'Pretty Hurts' di Beyoncè a bassa voce e tenendo il ritmo con la matita sul libro.
SEAN'S POV
Sto leggendo il paragrafo quando Alex inizia a cantare a bassa voce tenendo il ritmo con la matita. Girano voci di corridoio che sia un vero portento nel canto. Chiudo il libro facendo meno rumore possibile e l'ascolto cantare. Ad un tratto si blocca e riapre il libro continuando a leggere.
io-perchè ti sei fermata? sei brava!- le chiedo
Alex-perchè dobbiamo finire questo compito e ti stavo distraendo!- continua a guardare il libro.
io-ok! idee per il progetto?-le chiedo riaprendo il libro.
Alex-nessuna!- afferma sbuffando.
Tutto d'un tratto mi viene un'idea.
io-che ne dici di cantare il progetto!?- mi viene un sorriso e quando anche lei capisce cosa intendo mi sorride di rimando.
Alex- si ci sto!- ci mettiamo a lavorare sul testo di questa canzone che riguarda l'argomento per il progetto e dopo aver svritto anche lo spartito, mettiamo tutto assieme e cantiamo.
ALEX'S POV
Anche se mi costa ammetterlo Sean ha avuto una bella idea. Abbiamo finito il progetto velocemente e ora siamo seduti in terra ed io sto suonando un po' la chitarra accennando ogni tanto le parole di 'Uncondictionally' di Katy Perry.
Sean-non sei poi cosi antipatica come sembri..-afferma ed io lo guardo stranita, non è da lui fare complimenti, ma quando si accorge della mia reazione continua la frase-..sei peggio!- ci avrei scommesso!
io-senti chi parla! la simpatia fatta persona!- dico ironica. Prima che mi possa rispondere mi arriva un messaggio. Queen. Saranno appena tornati dal campetto da basket.
Queen: |hei tesoro tutto ok?| tutti molto protettivi oggi.
Io: |si non preoccupatevi!| rispondo sorridendo.
Queen: |beh non vorrei diventare zia troppo presto!| a quel messaggio mi scappa una piccola risata e Sean se ne accorge.
Sean-cosa c'è di divertente?-mi domanda incuriosito.
io-nulla!- rispondo a Queen dicendole di farla finita con quella storia e riposo il telefono sul comodino difianco al mio letto.
io-vado a prendere qualcosa da bere, ne vuoi?- chiedo alzandomi e andando verso la porta.
Sean-no grazie!- dopo che mi ha risposto scendo in cucina a prendere una lattina di coca-cola.
SEAN'S POV
Appena la sento scendere le scale prendo il suo telefono dal comodino. Registro il mio numero e poi mi invio un messaggio sul mio telefono. Lo riposo proprio nel momento in cui sta entrando e per fortuna non si accorge di nulla. Mi divertirò con lei.
Passiamo altri quindici minuti a mettere per iscritto il nostro progetto e poi vado via.
ALEX'S POV
Sean è appena andato via e dato che non ho voglia di mangiare dico a mia madre che non ho fame e vado a letto.
Sto dormendo beatamente quando una luce che filtra dalla finestra mi provoca fastidio. Decido di alzarmi dopo dieci minuti buoni cercati a riprendere sonno, inutilmente, e vado a farmi una doccia. Rimango sotto il getto d'acqua per un tempo indefinito, ma presumo troppo dato che sento mia madre urlare dall'altro lato della porta di sbrigarmi perchè sono in ritardo e ho solo dieci minuti.
Mi precipito verso il mio armadio e metto dei pantaloni blu scuro, una t-shirt rossa della 'Duff ' e le blaizer rosse con lo sbaffo bianco. Prendo lo zaino assicurandomi che il compito sia li dentro e corro giù per le scale. Appena esco trovo Schad che mi aspetta in auto. Gli avevo inviato un messaggio mentre mi vestivo e mi è passato a prendere.
Salgo in macchina di corsa e ci avviamo verso la scuola.
Schad-sempre in ritardo è piccola?- mi sorride.
io-ho perso tempo sotto la doccia!- gli schiocco un bacio sulla guancia e mentre parliamo siamo arrivati. Saluto Schad con un altro bacio e corro nella mia aula.
prif-alla buon'ora Williams!-
io-scusi prof!-mi vado a sedere accanto a Sean dato che è l'unico posto libero.
Sean-pensavo non saresti venuta!- bisbiglia
io-ho solo fatto ritardo!- rispondo
Sean-me ne ero accorto!-
Dopo aver consegnato il compito la professoressa ci assicura un otto sulla votazione finale e ci manda a sedere.
Quando arriva ora di pranzo vado in cortile dove ci sono gli altri e mi siedo difianco a Schad, che mi saluta con un bacio sulla guancia.
Stefan-com'è andato il compito?-
io-tutto ok!- affondo tra le braccia di Schad. Non mi sento molto bene e quest'ultimo lo nota.
Schad-hei piccola tutto bene? sei pallida!- mi chiede preoccupato
io-non mi sento molto bene!- rispondo.
Schad- vieni ti accompagno in infermeria!- mi mette le braccia attorno alle spalle e, portandomi lui il mio zaino, mi accompagna in infermeria.
Dopo dieci minuti l'infermiera mi avverte che ho solo qualche linea di febbre, ma per non rischiare che salga meglio che vada a casa. Dopo aver compilato il permesso sia a me che a Schad per farmi accompagnare, usciamo.
Durante il viaggio chiudo gli occhi per il mal di testa e mi addormento.
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you are my drug
RomanceAlex Williams è una ragazza alta, maga, curve al posto giusto, capelli lunghi e neri e occhi celesti. Ha degli amici a cui tiene molto, ama divertirsi e non si fa mettere i piedi in testa da nessuno. Un giorno viene messa in coppia per un progetto s...