Chap 6

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Stavo rincorrendo Todoroki. La pioggia scendeva. Lo seguii fino a che arrivai a casa sua e lui mi sbatte la porta dietro. Ero chiuso fuori di casa sua. Iniziai a suonare il campanello ripetutamente. Evidentemente non c'era nessuno oltre a lui. "Todoroki esci! Non sto scherzando! Se non lo fai... Se non lo fai..." Ero disperato e non sapevo cosa dire per fargli aprire. Poi, però, Todoroki mi fece entrare. Mi scrutava dalla porta, con viso rassegnato. "Ok. Entra. Forse almeno una spiegazione potrei dartela" disse. Si girò e salí le scale. Io chiusi la porta e lo seguii. Si sedette sul letto ed io per terra accanto a lui. Rimanemmo in silenzio per qualche secondo. Poi iniziò lui "Diciamo che... Forse mi piaci. Da un bel po'. Tipo da sempre. So già cosa vuoi dire 'e allora perchè non mi hai accettato quando ti sei dichiarato?'. Quando tu mi hai detto quelle parole, il mio cuore si è scaldato. Il mio solito temperamento freddo si era totalmente dissolto. Ti volevo saltare addosso, basicamente. Non ero il Todoroki che conoscevo. E questo è il primo punto: non volevo farti vedere che non sono come credi.
Poi c'è il punto due: mio padre. È ovvio, lo odio. Avrei anche potuto tenerlo nascosto, ma l'avrebbe scoperto prima o poi. Ha sempre voluto che io fossi il migliore, quel bastardo. Quindi se scoprisse che mi piace un ragazzo..  beh probabilmente mi farebbe cambiare scuola. Terzo punto: non avevo idea di cosa dovevo fare, dato che... Sei la mia prima cotta.
Quarto punto: ho accettato solo da poco di essere gay. All'inizio pensavo fosse solo una simpatia per te, quindi bastasse non andare con te per perdere questi sentimenti. Ma evidentemente mi sbagliavo.
Dopo questo ti chiederai perché ti ho baciato. La risposta è abbastanza ovvia. Mi piaci ed eri a pochi centimetri dalla mia faccia.
L'ultima cosa è perché sono scappato. Semplicemente perché non volevo sembrare stronzo, o farti vedere che sono debole. Scusa Midorya. Non pretendo che tu ora ti metta con me. Non me lo merit..." Non riuscì a finire di parlare, dati che lo bacia nel mentre. Delle lacrime di felicità scendevano dalle mie guance. Finalmente era mio. Cavolo se lo perdono. Ora posso stare con lui.
Il bacio era dolce e soffice. Ci staccammo. "Ti ordino di mettermi con me. Non accetterò un no, ora" dissi io guardandolo nei suoi bei occhi. Lui li chiuse e annuì, ritornando a baciarmi. Mi teneva stretto a lui. Sentivo i suoi muscoli stringermi forte e i suoi capelli sfiorarmi la faccia, mentre le nostre labbra si assaporavano. Ci si misero in mezzo anche le lingue e il bacio divenne appassionato. Lui era caldo. Io mi lasciavo trasportare da lui. Ci staccammo per guardarci negli occhi "Non sei arrabbiato con me?" Mi chiese lui. Io scossi la testa. "Grazie Midorya. Sono un coglione".
Oggi avevo realizzato entrambi i miei obiettivi. Mi ero finalmente messo con lui ed avevo anche scoperto il suo lato nascosto: quello caldo e bisognoso. Ero davvero felice.
"Ah, dimenticavo. In spoiatoio sei pregato di non fare cose strane, dato che l'altro giorno stavo per impazzire. Ed era anche un po' imbarazzante" disse lui ridacchiando. Io diventai rosso come un peperoncino.
Un'ora dopo
Ero ancora a casa sua. Ero seduto sulle sue gambe, le sue braccia mi tenevano da dietro. Giocavamo ai videogames. Era tutto così normale e stupendo. Questa si che era felicità.

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Lo so che posto in tempi strani, ma ehi, non so perché. In ogni caso sento odore di smut nell'aria. Quindi aspettate il prossimo capitolo mi raccomando. Mi fate un piacere se mi seguiste su una fanpage con dei miei amici (trattiamo di tutto, io anime, altri fandom in generale, videogiochi, calcio).
Fanpage-- lllamah.squad
Grazie per seguire la mia storia!

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