Il lavoro di un artista.

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È la terza volta che scrivo questo capitolo. Forse Wattpad vuole urlarmi che a voi non interessa davvero come un artista effettivamente lavori. Mi limiterò a dire l'essenziale.

Noi stiamo per affrontare un percorso di disegno manga. I disegnatori nel lavoro possono essere due tipi: illustratori e fumettisti.

-Illustratori: tutti amano questo lavoro, nonostante sia molto difficile. Un cliente ti dà una commissione dopo averti rintracciato (c'è bisogno di molta pubblicità) e tu devi accontentarlo sotto ogni aspetto prima della scadenza. È normale rifare il disegno più volte prima del modello definitivo. Si possono usare varie tecniche, lavoro in digitale o cartaceo, acquerelli, copic, tutto. L'importante è seguire la commissione. Di solito tende a concentrare tutta la sua bravura in un disegno alla volta.

-Fumettista: tutti noi leggiamo fumetti o, in questo caso, manga. Ma voi avete idea del lavoro che c'è dietro? Certo, nemmeno io visto che effettivamente non sono una mangaka, ma partiamo da quello che so. La persona che scrive i fumetti che leggiamo si chiama fumettista, ma dato che io sono specializzata in questo campo, lo chiamerò mangaka (non chiedetemi gli accenti perché sono una frana in questo amen). Che lavoro c'è dietro un fumetto? Il mangaka si presenta alla casa editrice in cui vuole iniziare a pubblicare il suo primo fumetto e porta tutti i numeri con storia completata e già disegnata.

No.

No. Fidati.

NO.

Assolutamente vietato. Il manga è tenuto molto poco in considerazione qui in Italia per via della sua mente chiusa. È necessario perciò (e questo vale per ogni tipo di fumetto) che il prodotto vada a soddisfare il maggior numero di persone possibili. Ed è qui che entra in ballo l'editor. Analizziamo la situazione come fosse un videogioco:

L'autore è il giocatore principale, con la sua tunica verde, il suo cappello rosso o i suoi aculei blu.

L'editor (o sceneggiatore) è quel personaggio, che all'inizio del gioco può risultare irritante ma molto molto utile, che dà "consigli" (...seh) che tu devi necessariamente seguire.

A lui dovrai consegnare un "soggetto scritto", ossia il riassunto del riassunto della storia scritto in poche righe, massimo una pagina. E lui te la stravolgerà modificandola. O ti dirà che non va bene. Benvenuto nel mondo dei fumettisti.

Una volta modificata (lasciando naturalmente le cose buone) la storia, potrai presentarla all'editore, che la accetterà.

A quel punto dovrai creare uno storyboard o Name note, ossia uno schizzo delle tavole che vuoi presentare.

Anche qui ti daranno delle scadenze, ma a differenza dell'illustratore tu dovrai fare centinaia di tavole e disegni che, una volta consegnati, potrebbero non andare bene e dovrai rifare da capo e vorrai suicidarti. Senza contare che al lettore (il Boss finale del gioco) potrebbe non piacere ciò che scrivi e potresti dover creare due volumi autoconclusivi. Sì, perché la storia di un manga si evolve in base a chi legge, a cosa vuole leggere e come. Il mangaka non è dio della storia che scrive (a meno che non sia molto bravo o molto famoso), il lettore lo è.

Molti mangaka dormono pochissime ore a notte quando la scadenza si avvicina. So già che se mai farò questo lavoro sarò altamente instabile mentalmente in quei periodi ( Kane_Wolf mi affido a te e alla cioccolata che mi farai mangiare per non buttarmi dal balcone, ok?).

Mh? Cosa dici? Nonostante tutto questo voglio fare la mangaka?

Sì certo.

...Una kamikaze? Be'... È possibile. Ma hey, è il mio sogno. Moltissime ragazze anche più sensibili (...e instabili) di me ci sono già riuscite, perciò perché io non dovrei, dato che la voglia non mi manca?

Se si ha la buona volontà, si può fare qualunque cosa. Anche andare bene a scuola. Peccato che quella stia iniziando a mancarmi.

Detto questo, come fa le tavole un mangaka?

Solitamente i manga sono sempre in bianco e nero, con i grigi resi grazie ai retini, ma esistono anche volumi a colori.

Si fa in maniera analogica o con programmi di disegno appositi (vedi "IbisPaint X, l'amore di ogni disegnatore") e la bravura del mangaka aumenta man mano che pubblica numeri (infatti lui cresce stilisticamente).

Sia nel caso del fumettista che del disegnatore però una cosa è importantissima: l'artista, in qualunque campo, è un perenne studente. Per rimanere bravo, devi continuare a studiare e non solo dai libri di disegno. Studia sempre, SEMPRE la realtà intorno a te. Le pieghe degli abiti, i chiaroscuri, le luci e i contrasti, tutto.

E smettetela di accusare tutti di copiare.

"Un artista copia, un vero artista ruba."


(Pablo Picasso)

Impariamo i primi passi del manga copiando i disegni dei nostri anime preferiti e in quel momento siamo artisti. Ma è solo quando rubiamo tecniche, scheletri, modalità di disegno e le modifichiamo fino a farle diventare nostre che rubiamo l'arte e siamo veri artisti.

Rubare un oc è male.

Osservare come i capelli di quell'oc cadono sulle sue spalle e cercare di capire il perché di quel movimento fino a saperlo fare sui nostri personaggi anche in varianti è benissimo.

La differenza c'è.

Direi che mi sono dilungata abbastanza in questo secondo capitolo, nel prossimo parleremo degli strumenti di disegno basilari (...e non) di un disegnatore.

~Nyxes🐰

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