The night before the end.

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La notte sembrava apparentemente bella. La quiete che placava fuori dalla finestra di quella stanza faceva sembrare quella notte - quell'ultima notte - come tante.

Anche per Ryuzaki - o Ryuga, o Elle - quella sarebbe stata una comunissima notte, dove si sarebbe alzato il giorno dopo sapendo che poi lo avrebbe fatto anche la volta successiva. E ancora, e ancora.

Ma quanto voleva che fosse tutta una messa in scena.
Quanto voleva che si fosse sbagliato su tutto, quanto voleva che Light non fosse ritornato ad essere Kira.
Quanto voleva non avergli tolto le manette e poterlo abbracciare in quel letto che senza di lui era diventato vuoto.

Allungò la mano accanto a lui sul materasso, sempre nella solita posizione accovacciata, con le ginocchia strette al petto, come se volesse abbracciare qualcosa, o qualcuno.

Si toccò il polso, sentendo la mancanza delle manette che per più di tre mesi avevano segnato la vicinanza tra lui e Light, le loro ricerche per il caso Kira, i loro litigi, i loro scherzi le loro risate.

Un giorno litigarono perché Light aveva mangiato la sua torta alla fragola senza permesso e Ryuzaki arrivò a non parlargli per un giorno intero.

Ma si tornava sempre al punto di partenza. La notte aveva spento il portatile e si era messo nel letto con Light, chiedendogli scusa per il suo comportamento infantile.

Forse era l'unica volta in cui era arrivato a solo qualche centimetro di distanza e, se non fosse stato per la sua natura apatica, l'avrebbe anche abbracciato.

Che stupido, ho sprecato un'ottima occasione...

Non aveva mai provato quel sentimento per nessun'altro, soltanto quella volta il suo stomaco sentiva una sensazione di vuoto incolmabile, anche se avesse mangiato tonnellate di dolci.

Forse, il fatto che avesse sempre considerato come ovvia la sua presenza lo faceva stare male, adesso.

Light è morto... il mio Light è morto... ed è stato Kira ad ucciderlo...

Trattenne a stento le lacrime e cercò di coprirsi di più con il plaid, dato che la schiena era esposta al freddo.

<Light...> sussurrò stropicciandosi gli occhi.

Si sedette sul letto - non nella sua solita posizione ma pur sempre tenendo la gobba - e si infilò le scarpe come al suo solito.

Poi si alzò e si sedette accovacciato dietro al portatile, aprendo la raccolta delle immagini e osservandone in particolare una, la prima.

Era il suo logo, la L nera su sfondo bianco che aveva sempre caratterizzato il più famoso e in gamba investigatore del secolo.

Cliccò sulla freccetta sinistra, per scorrere le foto verso la più recente: casi risolti, scene del crimine eccetera. Tutto così, per circa duecento foto. Quando si era deciso a chiudere la cartella, cambiò completamente idea trovando la prima foto riguardante il caso Kira, quella con Lindle L. Tailor che moriva in diretta e in allegato c'era il video ripreso da uno spettatore dal maxischermo di una città del Kanto.

Se lo ricordava bene quell'episodio, quello fu il primo passo per giungere a Kira.

Tante foto di questo caso, della polizia e degli avanzamenti.

Infine ne vide un'altra.
Erano lui e Light alla cerimonia di ammissione all'università di Tokyo, entrambi stavano tenendo il discorso.
Sorrise, rendendosi conto che aveva prima incontrato Kira, poi Light Yagami.

Chiuse il computer, deciso a non piangere quella notte.

Prese la coperta e si ributtò nel letto, con l'intenzione di dormire almeno un'ultima volta nella sua vita.

The night before the end // LawLightDove le storie prendono vita. Scoprilo ora