3. [REVISIONATO]

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Sara
Il giorno dopo, prima di entrare a scuola, racconto tutto a Vale.

Lei è dell'opinione che è stato gentile ad aiutarmi, ma che devo stare attenta a non fidarmi troppo.

La rassicuro che faccio tutt'altro, infatti è così.

Ci avviciniamo al portone d'ingresso della
scuola e il comitato dei rappresentanti degli studenti ci comunica che la scuola oggi sarà chiusa a causa di un'interruzione della corrente.

ALLORA I MIRACOLI ESISTONO!

"Che cosa facciamo?" chiedo a Vale mentre andiamo via dalla scuola.
"Beh mi ha appena messaggiato Marco... Anche lui è a casa da scuola e mi ha chiesto se vado da lui, sai è tanto che non ci vediamo" mi fa gli occhioni dolci.
Marco è il suo ragazzo

BEATA LEI.

Stanno insieme da un po' di tempo, ma a volte lui è davvero stronzo e mi chiedo Vale come fa a sopportarlo con il carattere che ha...
"Va bene vai tranquilla io mi troverò qualcosa da fare." le dico sorridendo.
Non posso dirle di no.
"Grazieeeeee" dice saltellando e dandomi un bacio sulla guancia.
Così rimango sola e dopo aver pensato a cosa fare in questo tempo che un'anima buona ha deciso di concedermi,
mi ritrovo a passeggiare vicino al liceo scientifico.

Trovo un muretto e decido di sedermici sopra e cazzeggiare con il telefono: modestamente questa attività mi riesce molto bene.

Mentre sono totalmente concentrata a giocare a 'Candy Crush', mi sento toccare le cosce.

EDOARDO!?

"Che cosa ci fai qui?" gli domando secca, spostandomi per evitare che mi tocchi ancora.
"Potrei chiederti la stessa cosa"
"Hanno chiuso la scuola per l'interruzione della corrente. Te che spiegazione hai?"
"Non mi andava di andare a scuola" afferma sorridendo.
"Ok bene io ti saluto" cerco di prendere lo zaino e scendere dal muretto ma lui mi blocca prendendomi le ginocchia.

D'istinto mi sposto indietro ma finisco per sbattere la testa.
"Fanculo!" impreco a voce più alta di quanto pensassi.

Lui sospira e mi riprende dalle ginocchia portandomi più avanti.

"Perché scappi cucciola?"
"Non chiamarmi cucciola!" Cerco di andare indietro di nuovo, ma la sua presa su di me è molto forte.
"Senti, sei davvero troppo tesa... rilassati!"
Scuoto la testa, ma in un attimo mi trovo giù dal muretto, in mezzo alle sue gambe, con la schiena al muro.
"Ascoltami, dato che siamo entrambi senza un cazzo da fare ti porto con me"dice sorridendo.
"Eh? Io non ho niente da fare tu invece puoi o andare a scuola o gentilmente lasciarmi in pace"
Cerco di liberarmi da quella posizione, ma lui mi blocca le mani con una sua.

SONO COSÌ PICCOLA?

Stranamente non ho paura di quel gesto, perchè sento come se lo facesse per scherzo, non per farmi del male.
"Se prometti di non scappare ti lascio, altrimenti ti porto con me così. A te la scelta"
"Ok lasciami" mi arrendo.

Prendiamo il tram di una linea che non frequento, poi scendiamo ad una fermata in mezzo al nulla... solo tanta erba ovunque.

"Dove stiamo andando?"
"Zitta e lo scopri"

Passiamo in mezzo ad una fitta rete di alberi e arriviamo fino ad un piccolo laghetto. Cavolo è davvero bello qui, ed è così tranquillo... È il posto adatto per i miei pensieri.
Ora che so dov'è credo che ci tornerò più spesso.

Mi siedo sulla riva e inizio a guardare il cellulare, ma subito vedo che mi sparisce dalle mani.
"Come ti permetti? Ridammi subito il mio telefono!"
"Tranquilla dopo te lo ridò, non te lo rubo" dice lui sorridendo e infilandolo nella tasca della sua felpa.

Indossa sempre felpe o, più precisamente, io lo conosco da 2 giorni ed entrambi aveva una felpa.

SI MA È BELLO COME POCHI CON LA FELPA ADDOSSO.

Oggi ne indossa una nera della 'Thrasher'.

WOW!

Ok devo imparare a controllare i miei pensieri.

Vedo che anche lui si siede a terra, dietro di me.
Allunga le mani, prende i miei fianchi e mi posiziona in mezzo alle sue gambe.
In quel momento, sento che ha un profumo talmente buono che credo di essermici persa dentro.
Così, anche se ho paura di ciò che faccio, decido di lasciarmi andare e mi accoccolo appoggiando le testa al suo petto.

"Perché sei così spaventata quando un ragazzo ti tocca?"
"Non ho paura di essere toccata da un ragazzo, ma dalle persone in generale. Non mi fido di nessuno, tranne che della mia migliore amica e della mia famiglia".
Perché sto confessando certe cose ad uno sconosciuto?
"Dovresti imparare a fidarti..."
"Non è facile, non sai cosa ho passato" continuo inalando il suo profumo.
"Raccontamelo"
"No... Non credo sia il caso"
Perché vuole sapere così tanto di me?Sembra avere un atteggiamento...
Premuroso?
"Non ti sforzo adesso, ma prima o poi so che me lo dirai" sollevo leggermente la testa e vedo che sta sorridendo.
Ha un bel sorriso.
Sento la sua mano iniziare ad accarezzarmi la schiena e inizio a rabbrividire.
"Tranquilla"
Mi fissa negli occhi per un tempo lunghissimo.
"Hai dei bellissimi occhi azzurri" aggiunge poi.
Mi limito a sorridere e ad arrossire per il complimento.

"Perché mi hai difesa ieri?" gli torno a chiedere.
L'ultima volta che gliel'ho domandato, la sua risposta non mi ha per niente soddisfatta.
"Non lo so, ma ho visto che quando è salito quel bastardo ti guardava male.
Poi quando sei scesa e ho visto che ti stava attaccato... Non ci ho più visto."
"Non mi conosci nemmeno"
"Chi li capisce gli istinti..."
Mi accarezza la guancia lentamente, come se avesse paura di rompermi solo con quel leggero contatto.
È tremendamente dolce con me nonostante sappiamo solo i nostri nomi.

"Che scuola fai?" gli chiedo curiosa.
"La 4^ scientifico"

Ma questo significa che... Ha 18 anni e io solo 15!

D'istinto mi stacco da lui e mi alzo.

"Che succede?" mi chiede fissandomi ancora seduto.
"Hai 18 anni praticamente?" chiedo mangiandomi le unghie.
"Si a maggio ne compio 18..."
Improvvisamente ho dei brividi lungo la schiena che non assomigliano per niente a quelli che ho appena avuto quando la sua mano mi ha toccata.

Si alza e viene verso di me, mi solleva dolcemente il mento con l'indice e mi guarda negli occhi.

"Che cosa ti succede? Cosa ti spaventa?"
"Sono troppo piccola per avere a che fare con te."
"Hai 10 anni?" chiede lui ridendo.
"No ne ho 15!"
"Sara sono solo 3 anni!"
"Ma io sono una ragazzina praticamente e tu un adulto!" inizio ad alzare il tono della voce.
"Non ti potrei mai fare del male"

Prendo lo zaino in fretta.

"Dammi il telefono" e gli porgo la mano.
Lui lo tira fuori dalla felpa e me lo passa.
Lo prendo e mi giro per andarmene, ma sento prendermi il braccio.

In un attimo mi trovo 2 braccia forti sui fianchi e delle labbra morbide sulle mie.

Even the flowers cry|| COMPLETA {IN REVISIONE}Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora