10. [REVISIONATO]

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Edoardo
Mi fissa negli occhi, come per capire se sto scherzando, invece sono ancora più convinto di ciò che ho detto.

"N-non è vero..." balbetta con lo sguardo basso.
"Invece si" le dico alzandole il viso per poter vedere i suoi occhi azzurri.
"Edoardo..."
Non riesce a trattenere il pianto.
"Perchè piangi?" le asciugo una lacrima con il pollice.
"Il tuo viso non è fatto per le lacrime" continuo cercando di consolarla.
"Mi sto innamorando di te"

Datemi un pizzicotto

"Davvero?" domando sperando che lo ripeta.
Quelle parole suonano come una dolce sinfonia alle mie orecchie.

Lei annuisce semplicemente e non posso fare altro che metabolizzare ciò che mi ha appena confessato.

"È sbagliato" afferma cercando di allontanarsi da me.
Non la lascio andare, ho troppo bisogno di sentire la sua pelle a contatto con la mia.

"No, non lo è"
"Guardami: non sono alla tua altezza, cosa potrò mai darti io al posto di altre ragazze?"
"Non dire così... Per me sei meglio di molte altre persone e soprattutto molto meglio di me, ma sai che sono  un' egoista  del cazzo e non ho intenzione di lasciarti andare".

Cogliendomi alla sprovvista, allarga le sue piccole braccia e le stringe attorno a me. Ricambio il gesto e le faccio appoggiare la testa sul mio petto.
Tra i suoi capelli sento il suo profumo di lavanda.

"Ti amo Edoardo"
Mi stacco un attimo per guardarla in faccia e cercare una conferma a ciò che ho appena sentito.
"Ridimmelo"
"Ti amo"

Non posso evitare di sorridere, ed è un sorriso che va da una parte della testa all' altra. Dalla A alla Z, come dice la pubblicità del dentifricio.

"Anche io, Sara. Non sai quanto ho aspettato di sentire queste parole uscirti dalla bocca"

La riabbraccio, per sentirla sempre più vicino a me. La prendo in braccio e la porto sul letto. Mi sdraio, tenendola su di me.
Lei sorride e passa l'indice sulle mie labbra. Mi piace troppo sentire le sue carezze, più di tante altre cose che ho fatto con altre ragazze.

Ma lei è speciale, lei è diversa, lei è unica.
Sento vibrare qualcosa sul letto, con la mano cerco il cellulare che sta squillando

"Dimmi Manuel" rispondo scocciato.
Mai come ora avrei voluto che il mio migliore amico non mi telefonasse.
"Ti prendo un biglietto per sta sera allo yoki?"
Sara deve aver sentito, così si sporge per continuare ad ascoltare la conversazione.
"Ehm non lo so, non credo" dico.
La bionda inizia a gesticolarmi con le mani, la osservo confuso senza capire cosa mi vuole dire.
"Ah, ehm...ah ah" continuo con Manuel.
"Prendine due" mi sussurra.
"Senti Manuel vengo, ma fammi avere 2 biglietti. Ciao" chiudo la conversazione per discutere di questa cosa con lei.

"Come mai due?"
"Vengo anche io" mi informa allegra.
"Davvero?" sono senza parole. Mi sorprende ogni giorno di più: un attimo prima ha paura a confessare i suoi sentimenti e quello dopo vuole venire in discoteca.
"No per finta!" scherza.
"Come mai tutto questo coraggio?" Le chiedo ridendo.
"Bho non lo so"
"Mi piace..." mi avvicino e la bacio.

Com'è possibile che mentre mi odia dopo si lascia andare così tanto? Ma a me lei piace così: lunatica e con i suoi mille sbalzi di umore.

"Devo andare a prepararmi!"
"Ok passo a prenderti alle 19:00, così prima di andare mangiamo qualcosa insieme, solo io e te"
"Sto diventando una ragazza nomade, non sono mai a casa"
"Non posso dire di essere dispiaciuto di questa cosa"
"Il telefono, grazie"
"Cosa ottengo in cambio?"
Mi lascia un bacio fuggente e io glielo restituisco.

Even the flowers cry|| COMPLETA {IN REVISIONE}Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora