2 settembre 2771 Massachusetts Institute of Technology

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-Ci dica signor Jaren che argomento ha portato per la sua tesi di laurea in Ingegneria?-

-Intanto, buon pomeriggio a tutti signori e signore, sono qui per parlarvi di un argomento molto importante e molto oscuro a noi uomini, non sto certamente parlando della materia oscura, se avessi fatto una tesi del genere, naturalmente, avrei dovuto iscrivermi a fisica e non di certo a ingegneria. Ma dov'eravamo rimasti. Sì, ci sono. Come tutti noi sappiamo non c'è niente di più veloce della luce, come lo stesso Einstein afferma E=mc2 cioè "E" indica l'energia contenuta o emessa da un corpo, "m" la sua massa e "c" la velocità della luce nel vuoto, ovvero 3 × 10^8 m/s. Einstein non solo ci ha insegnato questo, ma  ha anche introdotto la teoria dello spazio-tempo. Secondo la relatività generale, lo spazio-tempo è una varietà lorentziana di dimensione 4. Il termine "lorentziano" indica che lo spazio tangente in ogni punto è dotato di un prodotto scalare di segnatura. Informalmente, questo sta a indicare che lo spazio-tempo  è localmente modellato sullo spazio-tempo di Minkowski. Questo prodotto scalare di segnatura è più precisamente un tensore, detto tensore metrico.

Come nelle varietà riemanniane, il tensore metrico governa tutta la geometria dello spazio cioè definisce una "distanza" fra punti e quindi una nozione di geodetica, intesa come "cammino più breve" fra due punti. La geometria locale vicino a un punto dello spazio-tempo non è però indipendente dal punto, come accade nello spazio newtoniano e in quello di Minkowski. La geometria locale qui è determinata dalla quantità di massa (e energia) presente nel punto: la massa genera curvatura, che viene misurata da alcuni strumenti matematici raffinati quali il tensore di Riemann, il tensore di Ricci e la curvatura sezionale. Detto in parole più volgari ci sono due maniere per far si che si riesca a unificare lo spazio con il tempo: uno è quello di riuscire ad andare ad una velocità più alta della luce percorrendo un percorso che ha una distanza che si avvicina il più possibile a zero, l'altra è creare un centro di massa molto alto per riuscire a bucare questo tessuto. Partendo dal secondo presupposto  che vi ho appena elencato questo potrebbe portare alla distruzione sia della terra  che  del sistema solare pertanto ho deciso di sperimentare il primo. Usando le equazioni del campo di Einstein e le teorie di Maxwell sulla cromodinamica quantistica, cioè lo studio dell'interazione dei quark, ho dedotto che se fossi riuscito con il calcolo di probabilità a far collidere due quanti con una velocità prossima a quella della luce usando la forza centrifuga avrei potuto creare una macchina del tempo-

-Mi scusi signor Jaren come crede di dimostraci tutto ciò-

-Semplice Signorina Mavis farò un viaggio nel tempo e vi porterò una cosa significativa di quell'epoca-

-Come possiamo noi sapere che non si tratta di un imbroglio?-

-Questo non lo so nemmeno io, signorina, ma le posso assicurare che sarò qui pochissimo dopo la mia partenza, poiché il tempo scorre in maniera relativa, se fossi rimasto via più tempo avreste potuto pensare che si trattasse di un imbroglio ma questo non lo è proprio-

-Allora ce lo dimostri Signor. Jaren-

-Il tempo di mettere in funzione la macchina...Ecco fatto. Cari professori a presto-

Uno strano viaggio nel tempoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora