Capitolo 2

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07:00
Suona la sveglia.
Ma dico io, chi l'ha inventata che problemi aveva...
Mi siedo sul letto e sbadiglio.
-aah la schiena..-
Mi brucia la schiena, avrò dormito male sicuramente.
Fa qualcosa se decido di dormire altri 5 minuti?
Mi ritorno a sdraiare ma prima che la mia schiena possa toccare il materasso fa capolinea dentro la camera mia madre..
-jane è tardi svegliati, devi andare a scuola.-
Fa il giro del letto ed apre la porta del terrazzino.
-mamma si muore di freddo potresti chiudere perfavore-
Dico in tono abbastanza irritato.
- deve cambiare l'aria è poi tu devi andare a lavarti e a fare colazione.
Su vai-
Appoggio il primo piede a terra e subito dopo l'altro.
Il pavimento e congelato.
Esco dalla mia camera ed entro in bagno.
Il mio aspetto fa proprio schifo.
I miei capelli sono lunghi e castani, ma ora come ora sono tutti arruffati e pieni di nodi.
Comincio a spogliarmi, quando tolgo la maglietta sento il bruciore aumentare.
-ma che cavolo...-
Dallo specchio vedo un lungo graffio percorrere tutta la mia schiena. Inizia dalla spalla destra e finisce un po più sotto dei reni.
-avrò sbattuto ieri mentre sistemato gli scatoloni-
Finita la doccia mi vesto e scendo in cucina.
-amore la colazione è sopra la tavola-
Mi siedo e comincio a mangiare un pezzetto di toast con la Nutella.
-mmm, la Nutella di mattina e qualcosa di divino.-
-sbrigati se non vuoi arrivare tardi a scuola-
Saluto mia mamma ed esco di casa.
La scuola dovrebbe essere dopo la piazza...
Chiedendo informazioni dopo 10 minuti arrivo a scuola.
-finalmente arrivata-
Prima di entrare noto molti gruppetti di ragazzi all'entrata della scuola. Come sempre sono l'unica a non fare parte di nessun gruppo. Cammino verso l'entrata, quando entro vado in segreteria.
-buongiorno come posso esserti utile?-
Mi chiede la segretaria.
-sono nuova qui, dovrei frequentare il terzo anno.-
-puoi ricordarmi il tuo nome-
-janette findea-
-a eccola qua. Sei nel corso D. Primo piano aula 20.-
Ritiro il foglio e vado alla ricerca dell'aula 20.
Apro la porta ed entro dentro. Non c'è nessuno apparte una ragazza seduta al primo banco con la testa china. Sembra stia dormendo.
Decido di avvicinarmi e parlare.
-ciao...-
Niente.
-mi chiamo janette, sono nuova.
Posso sedermi vicino a te?-
Alza piano la testa e mi guarda.
Ha i capelli biondi e gli occhi azzurri,e magra quanto me, penso che anche l'altezza sia simile.
-ciao. Si puoi sederti-
Mi siedo accanto a lei e comincio a parlare.
- come ti chiami?-
-laura-
-che materia abbiamo a prima ora?-
-chimica poi fisica, inglese, italiano e latino.-
Giornata rovinata...
Mi guarda e riprende a parlare.
- da quando sei qui?-
-da ieri. Mi sono trasferita nella casa vicino alla piazza, quella bianca con il giardino fuori.-
-ne hai di fegato per trasferirti lì-
-perché scusa?-
-non ho visto famiglia che è stata più di due settimane li dentro-
- dovrei preoccuparmi?-
-sono solo voci, magari sono false-
-già, ci spero-
Suona la campana ed entrano tutti dentro la classe, alla fine entra un uomo sui 30 anni si siede e comincia la lezione.
Laura alza la mano e parla.
-scusi prof. C'è una nuova ragazza non la presenta alla classe?-
guardo prima Laura e poi il professore. Tutti gli occhi sono puntati su di me.
-signorina findea può presentarsi alla fine dell'ora. Bene cominciamo.-
Laura mi pizzica il braccio.
-aai Laura ma che fai?-
-lascialo stare, ha appena divorziato e non si è ancora ripreso-

Finita la scuola ritorno a casa.
-ciao mamma. Sono a casa-
Sento dei passi salire per le scale e la porta di una camera chiudersi.
-mamma?-
Entro in cucina e vedo un foglio sul frigo.
" ciao jane, penso di fare tardi.
   Dentro il forno ci sono gli avanzi
   Di ieri. Mangia e fai compiti sarò
   Di ritorno questa sera.
    Un bacio
                      La mamma
                                                                   "

Ma allora sopra chi c'è?
Prendo un coltello e salgo piano le scale. Tutte le porte sono chiuse.
Entro nella mia camera tutto apposto e in ordine. Entro in quella di mia mamma e non vedo nulla di strano.
Entro in bagno e anche li non c'è niente di strano.
-sarà la stanchezza...-
Mollo la tensione ed esco dal bagno.
Scendo le scale ma qualcosa mi spinge e mi fa cadere.
in pochi secondi non capisco più niente, ho sbattuto la testa in ogni scalino e alla fine per terra. Tutto il mio corpo e indolenzito.
Dal piano superiore sento degli scricchiolii e mi sembra pure che qualcuno stia sussurrando il mio nome.
Provo ad alzarmi e a mettermi seduta, mi porto una mano alla testa.
-aaaah-
Dico mugolando. Mi alzo piano e mi appoggio al muro.
Vado in cucina e mi stendo sul divano.
Qualcuno mi ha spinto ne sono sicura.
Chiudo gli occhi e cado nel sonno più profondo...

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