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«Cosa c'èchiese, cercando di sembrare cattiva, ma in realtà era solo stanca e Mesut se accorse, perché prese il suo viso a coppa tra le mani e la guardò dispiaciuto.

Sembrò così tenero e indifeso che Yara ebbe l'impulso di buttarsi tra le sue braccia e piangere, far andare tutte le sue lacrime a bagnare la felpa del ragazzo avanti a lei che la stringeva e la cullava.
Poteva sentire il suono del cuore di Mesut vibrare, in piena armonia con il suo. Sembrava la sinfonia perfetta di due amanti, di due persone che si volevano davvero.

«Perché mi hai fatto questo Mesutchiese dopo un po' la ragazza. Si trovavano sul divano, Mesut la prese in braccio e la portò con se per farla stare comoda, per farla rannicchiare sul suo petto.

Il tedesco sospirò. «Mi spiace Yara, mi spiace così tanto mormorò, anche lui sentiva gli occhi lucidi, ma doveva restare forte, perché fu la prima volta che vide Yara piangere, cadere e ritornare fragile. Lui non poteva permettersi di crollare, doveva essere la roccia in quel momento e doveva tenere su lei, perché dopo avrebbero formato un "noi" o almeno lo sperava.

«Perché non mi amisussurrò ancora più piano questa volta. Il cuore che le martellava ovunque, specialmente nella testa. Sentiva una pressione inimmaginabile, da quanto tempo non piangeva così tanto? A singhiozzare tra le braccia di qualcuno?

Da troppo, troppo tempo e faceva dannatamente male.

«Io ti amo Yara. Ho sempre amato te ma...» Mesut si fermò, leccandosi il labbro.
Voleva dire che aveva paura, perché era meglio fingere di amare Amine e scoparla pensando ad un'altra, piuttosto che lottare per averla, che poi non avrebbe dovuto fare alcunché, visto che Yara già era completamente sua, aspettava solo lui.

Ma le ragazze erano così differenti e Amine era la scelta più facile, perché Yara era fottutamente complicata, eppure l'amava per questo.

«MaYara attese che Mesut continuasse la frase, ma invano.

Il ragazzo davvero non sapeva cosa dire, come convincerla a credere in lui, perché, diamine, sapeva di aver sbagliato.
Così l'allontanò di poco dal suo petto e ritornò a prendere il viso della giovane tra le mani.

Se non avesse avuto modo di esprimere a parole ciò che provava per lei, lo fece con i fatti: la baciò, un lungo ed intenso bacio d'amore.

Yara capì subito ciò che cercava di trasmettergli l'amico, perché sia il suo cuore che la sua anima vibrarono all'unisono e si aggrappò a quel bacio come se si trattasse di vita o di morte.

Mesut voleva Yara e Yara voleva Mesut niente di più facile e niente di più reale.
Si amavano, incondizionatamente da tempo e, finalmente erano insieme.

«Ti amo mormorò Mesut, sfiorando le labbra rosse e gonfie di lei.

«Ti amo disse lei, stringendolo forte a .

Non c'era niente di più vero.

Ask; Mesut ÖzilDove le storie prendono vita. Scoprilo ora