3. Parole
Se c’era una cosa che Deidara sapeva era che Sasori era un tipo di poche parole.
Al biondo non aveva mai dato nessun fastidio, se non per un piccolo particolare.
Non lo aveva mai sentito dire due parole a cui il biondo teneva.
A cui dava molta importanza.
Se un tempo gli avessero detto che sarebbe stato tanto legato a quelle due paroline probabilmente sarebbe scoppiato a ridere, avrebbe detto loro che erano degli idioti e ci avrebbe riso nuovamente sopra per diversi giorni.
Invece, a guardarlo ora sembrava una di quelle stupide ragazzine fissate con l’amore e tutto il resto e la cosa lo innervosiva non poco.
Tuttavia, era deciso a sentirgli dire quelle due paroline che a lui spesso erano scappate, particolarmente quando era troppo impegnato a gemere sotto il tocco eccitante di Sasori.
Si alzò dal letto, smettendo di osservare assente il soffitto, preso dai suoi pensieri e decise.
Sarebbe riuscito a far dire a Sasori quelle due parole che voleva sentir pronunciare dalla sua calda voce.
Sarebbe riuscito a fargli dire “Ti amo”.
Uscì velocemente dalla sua stanza, cercando con lo sguardo Sasori.
Il ragazzo era tranquillamente seduto sul divano del soggiorno che leggeva un libro dalla copertina blu con dei caratteri argentei.
Lo raggiunse velocemente e si lasciò cadere sul divano, facendo levare uno sbuffò del rosso che borbottò un « Addio pace… »
« Sasori. – disse seriamente – Tu mi ami? »
Il rosso si voltò a guardarlo, scrutandolo come per capire se fosse serio o se stesse scherzando.
« Che domanda del cazzo » decretò infine dove aver appurato che il biondo era serio, tornando alla sua lettura.
« Se speri che così stia zitto mi spiace deluderti ma non funziona! Rispondi! Se non lo fai continuo a darti fastidio! Parla! Mi ami? Su! Avanti! Rispondi, rispondi, rispon… »
Scocciato, Sasori lo mise a tacere baciandolo, tirandolo a sé.
Deidara non si sarebbe arreso facilmente, fargliele dire era la sua missione, ma al momento quel bacio gli bastava.
Sapeva che quel bacio non era solo un bacio da “Vedi di stare zitto che mi stai annoiando” ma conteneva più significati di quanto le parole potevano esprimere… E forse c’era anche un “Ti amo”…
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10 volte sasodei
Randomstoria NON mia, ma che mi è piaciuta molto, intanto ringrazio , la creatrice di questo capolavoro molto scorrevole e scritto bene, perchè diciamocelo, su efp le storie sono tutte scritte meglio di quelle su wattpad, quindi, buona lettura a tutti, e...