"Nessun organismo vivente può restare sano a lungo in condizioni di assoluta realtà;
Si crede che perfino le allodole e cavallette sognino.
La Casa sulla Collina, dove non era sanità ma follia, sorgeva in alto, isolata, piena di
tenebra; là era stata per ottant'anni, e prometteva di starvi per altri ottanta.
All'interno, le sue mura si incrociavano regolarmente; i mattoni si sorreggevano a
vicenda nel modo abituale;
i pavimenti e i soffitti erano solidi, e le porte quasi sempre chiuse.
Sul legno e sulla pietra della Casa sulla Collina posava un fermo silenzio, e
qualunque cosa vagasse là dentro, vagava in solitudine."Shirley Jackson
La maledizione della Casa sulla CollinaIntro
La gente comune tende a dimenticare gli accadimenti brutti, si ricordano per un pò, per parlarne con gli altri , per condividere le proprie opinioni, ma piano piano questi evaporano, lasciando dietro di se solo un vago e flebile ricordo.
Ma ciò che accade nella Casa dei Sogni a New Orleans, bè quello nessuno riuscìì a dimenticarlo, forse solo perchè coinvolse dei poveri piccoli innocenti bambini o forse perchè nessuno poteva credere che una così bella casa, tenuta da così belle persone, potesse essere in realtà un covo di stupratori, pedofili e compagnia bella.
Finì sui giornali ed in tv.
Tutti ne parlavano e le poche misere verità che si celavano dietro calunnie e bestemmie finirono per languire e sparire da questo mondo, anche perchè i pochi che sapevano la verità si erano sentiti screditare, additare o meglio ancora avevano subito pesanti ritorsioni private.
Così che le verità vennero insabbiate, la casa fu chiusa, i pochi bambini rimasti in vita liberati e condotti in ospedali psichiatrici al fine di guarirli e reinserirli nella società.
Ma tutto venne fatto in sordina e dunque celermente, così che i primi bambini ad essere riportati alla "vita" non erano del tutto guariti.
Qualcosa in loro era morto definitivamente in quella casa e nessuna verità era lì in loro aiuto.
Dunque vennero portati alle loro famiglie, preservati, accuditi, amati.
Il tempo passò e questi bambini divennero adulti. Si costruirono percorsi di studio, lavori, famiglie, doppie vite... soprattutto doppie vite.
Perchè se prendi una persona, lo riempi di botte, gli fai perdere ogni singola speranza, ogni singola traccia di umanità e poi lo liberi, quella persona non è più la stessa.
Quei bambini, ora adulti, resteranno sempre come intrappolati in quella casa.
In un eterno caleidoscopio di immagini, di suoni e di emozione che ogni giorno lambirà le loro menti, e farà uscire la bestia che è insita in ognuno di noi.
1.Era il 1975 e la casa viveva i suoi momenti d'oro e nessuno poteva immaginare che quello sarebbe stato l'anno preciso in cui tutto quello sarebbe scoppiato come un palloncino.
Nata come casa privata era di una coppia di tranquilli signori quarantenni i quali non potevano avere figli e così avevano deciso di fare del bene, ospitando ed istruendo i bambini di ceti sociali più bassi, coordinati dagli assistenti sociali del posto e ricevendo fondi dall'intera città.
La casa si trovava nel garden district ed era una meraviglia per gli occhi.
Si sviluppava su tre livelli ed era circondata da un immenso giardino curatissimo pieno di piante, alberi, giochi per bambini tavolini e persino un gazebo bello ampio dentro cui, nelle piovose sere d'estate, venivano organizzate piccole cene private.
L'intera proprietà era circondata da un altissima siepe che non mostrava nulla ad un occhio esterno e , visto che molti degli "ospiti" che vi soggiornavano venivano da famiglie con problemi di alcool e droga, era capibile come scelta di privacy.L'interno della casa si sviluppava sia verso l'alto e sia verso il basso, dunque contava una grossa cucina ed una grande sala da pranzo, un salotto e due bagni. Ai piani superiori si trovavano ben otto camere da letto singole, due doppie ed una padronale più tre bagni.
Ogni singola stanza era curata in ogni singolo dettaglio. Le camere delle bambine avevano fiocchi rosa, lenzuola candide e profumate, mentre le stanze dei bambini avevano richiami all'azzurro, al verde ed erano allo stesso modo decorate.
Invece per quanto riguarda il piano interrato quella era la stanza dei giochi.
Quando la polizia vi fece irruzione, dopo che una malandata bambina di sei anni riuscii a scappare da quell'inferno, trovarono ad accoglierli una casa perfetta, da rivista, una di quelle case che ogni donna vorrebbe, così immacolata.
I letti erano perfetti perchè in quegli anni nessun bambino vi aveva mai dormito, nell'aria vi era un dolce profumo di fiori perchè nessun cibo veniva fatto o consumato in quella cucina ed i cuscini del divano sembravano così invitanti e morbidi perchè nessun deretano vi si era mai posato.L'unica stanza usata era quella che si sviluppava sotto la casa, celata dietro una porta di ferro spessa che ricordava quella di un bunker.
Lì dietro vi erano i sogni infranti dei bambini.
Era una stanza enorme interamente dipinta di rosso, sia pareti che soffitto e pavimento, ma della gradazione rosso sangue.
Miasmi vari si mischiavano nel luogo, pipì, merda, sangue, putrefazione ma su ogni cosa quello che prevaleva erano i bambini.
Non ne erano rimasti molti ,attaccati alle pareti, ma cumuli di vecchi escrementi e liquidi a terra, segnava che in passato erano molti di più.
Erano rimasti in cinque.
Ognuno assicurato al muro tramite un gancio fissato nella colonna vertebrale, nudi e con attaccato al braccio destro una flebo che li nutriva.
Erano in ordine misto d'età , di sesso e di nazionalità.
I più avevano il corpo pieno di lividi, tagli, punti di sutura,segni di frustate, amputazioni varie, con ai piedi pozze di urina, escrementi e sangue.
In mezzo a questi torreggiava una figura femminile, la quale impugnava una videocamera e filmava il tutto, inquadrando ogni singolo bambino e declamando, con voce da soprano, i dati del suddetto, nome, età, segni particolari, usura anale o vaginale ed infine prezzo.Quando le forze dell'ordine invasero il luogo la donna tentò di scappare ma inciampò nel cavo della telecamera e rovinò a terra su un gruppo di vecchi e malandati bisturi che comunque fecero il loro lavoro, tranciandole di netto la carotide e perchè no , passandole anche un poco di tetano.
La donna non sopravvisse ma il marito si e fu lui a chiarire tutti i punti, fu lui, in un impeto di salvezza personale e di riscossione a narrare tutti i fatti, tutto ciò che accadeva in quella casa, ma ciò non gli procurò salvezza.
Si uccise da solo in carcere dopo una condanna a sette ergastoli.Poco dopo uscìì sui giornali il seguente articolo:
New Orleans 18 Luglio 1975
di L. Jackson"Le case non sono maligne ma le persone che le abitano si. E' questo che la gente non capisce.
Si continua a dire "qualcosa in quella casa li ha fatti impazzire" ma non è così.
Una casa è solo calce e pietre, l'animo umano invece è fatto di materia e di anima e di problemi. Ma soprattutto è la psiche che comanda e se la psiche è marcia allora non può nascere del bene.
Questo è il caso di Rose K. e Matthew D. due persone che negli anni si sono fatti amare da tutti noi e che per quindici anni hanno salvato dalla strada e da soprusi di vario genere i bambini con l'intento, solo dichiarato, di ridargli vite migliori.
Tutti noi , almeno una volta, siamo stati alle feste che organizzavano nel giardino della loro casa e tutti noi abbiamo visto quei bambini, così amati, così educati, così ben vestiti e che ci rivolgevano sorrisi e lacrime di gioia.
Tutti noi abbiamo visto quella casa , nel tempo, svuotarsi, ma nessuno ha mai pensato di chiedersi " ma quei bambini dove finiscono?".
O perchè piangono di gioia quando li vediamo o anche perchè sono così magri. No. Tutto era nascosto ai nostri occhi ciechi che non volevano vedere la realtà.
Eppure ora la verità è lì e loro non ci chiedono più aiuto, perchè per anni hanno pregato in noi e per anni li abbiamo liquidati con una carezza sulla testa ed un " ma come sei bello oggi." oppure "piangi perchè sei felice di essere scappato a quell'orrore vero?".
No. Loro l'orrore ce lo avevano in casa.
In quegli "amici" che andavano e venivano, in quelle famiglie che decidevano improvvisamente di adottare proprio quel bambino in particolare.
Io stessa a pensarci sto male.
Rose e Matthew erano persone bianche, pure di cuore, religiosi senza eccedere nel fanatismo.
Io stessa son scesa nella stanza dei giochi e credo che non guarderò mai più nessun bambino se non prima di aver pensato a quei sogni morti a quelle vite spezzate, a quel giro di pedofilia che andava e veniva da quella stessa casa che per anni ho amato in silenzio.
Pregherò, fino alla fine dei miei giorni, che quei cinque bambini sopravvissuti riescano a superare tutto questo, riescano a dimenticare e riescano a vivere la vita che gli spetta.
Pregherò affinché tutti i pedofili di questo mondo muoiano tra atroci sofferenze e che l'inferno li pigli tutti, perchè quello è il loro posto, non qui, su questa terra, ad inquinare le vite altrui, a trasformare la luce in buio."
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La casa dei sogni perduti
Mystery / ThrillerLa polizia non sa più che pesci pigliare. Ogni tre anni, puntuale, viene ritrovato un corpo. Uomini, Donne, Bambini, non c'è uno schema se non la presentazione che l'assassino da di se, ogni volta inscenando composizioni che rubano lo sguardo. Così...